La passerella della Darsena arriverà al Ponte Mobile: Ravenna si aggiudica oltre 3 milioni di euro per completarla

La notizia è giunta ieri sera: al Comune di Ravenna saranno assegnati i 3milioni e 22mila euro frutto della richiesta di rimodulazione del Bando Periferie, che verranno investiti nel completamento della passerella esistente. Ai 280 mt attuali, che costeggiano la testata della Darsena, si andranno ad aggiungere  circa 1 km e 200-400 mt, fino a raggiungere il Ponte Mobile.

completamento passerella darsena progetto, Foto di Luca Concas Disegno di Elisa LanconelliFoto di Luca Concas, disegno di Elisa Lanconelli

L’ha annunciato questa mattina il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, accompagnato dall’assessora all’urbanistica Federica Del Conte e quello ai lavori pubblici Roberto Fagnani, impegnati nella realizzazione del progetto.

“Si tratta di un simbolo della rigenerazione e della nuova identità di questa parte della città che sta innescando anche una serie di investimenti privati molto importanti – ha detto il sindaco -. Quando abbiamo inaugurato il primo tratto avevamo preso l’impegno di completarla e ora possiamo dire che ci riusciremo”.

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Il primo tratto già realizzato e il secondo, la cui realizzazione è stata annunciata oggi, sono stati finanziati dal Bando Periferie, dunque con fondi statali, senza mettere mano “ai soldi dei ravennati”, ha ricordato de Pascale, che ha aggiunto: “prima di realizzare tutto l’intervento fino al ponte mobile volevamo testarne il reale apprezzamento da parte dei cittadini e per il completamento eravamo disposti ad investire anche fondi comunali, nel caso non fossero arrivati quelli statali”.

“Nel frattempo però – ha aggiunto – abbiamo avviato un’operazione di rimodulazione dell’intero progetto del Bando Periferie per chiedere di poter utilizzare tutti i finanziamenti che non erano andati a buon fine, cioè quelli che erano legati ad alcuni progetti privati che erano stati presentati in sede di bando ma che poi non avevano avuto seguito e rischiavano di andare persi. Visto che il bando lo consentiva abbiamo chiesto di concentrare tutte le risorse sul progetto della passerella. Non era scontato, ma è stato possibile e ne siamo molto felici”.

Dalla sottoscrizione della convenzione tra la presidenza del Consiglio dei ministri e il Comune di Ravenna nella primavera del 2018, sono stati realizzati totalmente o in parte diversi degli interventi programmati nell’ambito del Bando periferie ed altri sono in corso di costruzione.

Il cambio di scenario che ha portato il Comune a formulare al Governo la richiesta di rimodulazione dei fondi è stato dettato dal fatto che nei mesi scorsi, su esplicita domanda dell’Amministrazione comunale al Comitato di monitoraggio, è emerso l’obbligo della piena applicazione del Codice dei contratti pubblici anche per i soggetti privati. Alcuni di loro, per la complessità e per gli stretti vincoli dei bandi pubblici, non risultavano più interessati a proseguire nella realizzazione dei progetti, mentre altri hanno deciso di non attendere la risposta da Roma finanziando interamente gli interventi di propria competenza. Da qui la possibilità di ottenere che parte di quei finanziamenti del Bando periferie siano utilizzati per il completamento della passerella.

“Ci è stato riconosciuto anche – ha sottolineato il sindaco – il fatto di essere una città, tra quelle del Bando Periferie, che ha già realizzato e cantierizzato interventi importanti, sto parlando del primo tratto di passerella già concluso e la parte fognaria già appaltata e in corso di realizzazione. C’è quindi una credibilità di Ravenna come città che utilizza i fondi che le vengono assegnati”.

Ora i tecnici del Comune sono alacremente al lavoro per concretizzare il progetto, che si svilupperà con caratteristiche diverse dall’attuale, nei tratti successivi, anche perchè diversi sono gli ambienti che attraversa. È molto probabile che il successivo tratto sarà più dedicato allo sport e alla corsa, con meno panchine, che invece sono a servizio dell’area più antropizzata, vicina ai locali.

“Il messaggio però è che si completa quest’opera – ha chiuso il sindaco – e sia per i privati già insediati che per quelli che stanno guardando con interesse a quest’area, credo che sia un segnale di incoraggiamento e di sostegno molto forte”.

Il tempo massimo per la conclusione dei lavori – che ora dovranno essere progettati e appaltati -, imposto dal bando stesso è il 2023, ma dal Comune sperano di riuscire a portare tutto a compimento anche in tempi più brevi.

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Da sinistra ass. Federica Del Conte, sindaco Michele de Pascale e ass. Roberto Fagnani

Commenti

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  1. Scritto da obezio

    Passarella davanti a resti fatiscenti di fabbriche e immobili. 3 milioni buttati nel cestino, in una zona che dovrebbe essere oggetto di un piano globale di riqualificazione. La zona più brutta di Ravenna.

  2. Scritto da cromwell

    Deve esserci una lobby potentissima per spingere questa spesa. Con via Guidone e altre strade del centro storico che ricordano Coventry nel ’45.

  3. Scritto da Direttore

    Non c’è nessuna lobby. C’è stato un bando nazionale con il quale il Comune di Ravenna si è portato a casa tot milioni di euro per riqualificare la Darsena e i soldi vanno spesi in Darsena, non in via Guidone (che non ci risulta guardi il mare). LA REDAZIONE

  4. Scritto da Emanuele

    Ottimo, davvero ottimo. Non sono soldi buttati via. Sono un stimolo alla riqualificazione del quartiere. Funziona così anche nel resto d’Europa, obezio. Poi potrà piacere o meno. Ma non sono denari buttati al vento. Lasciata a se stessa diverrebbe inoltre zona “di confine” dove l’illegalità potrebbe pervadere. Sono 3 mln spesi bene.

  5. Scritto da PAOLO79A

    X LA REDAZIONE
    Credo che il Comune abbia partecipato al bando nazionale richiedendo fondi per la riqualificazione della darsena.
    Non penso che da Roma abbiano il satellite puntato su quella zona di Ravenna e stiano svegli di notte fino alla sua riqualificazione.
    Credo gli altri utenti avrebbero preferito che il Comune segnalasse altri lavori anzichè quello in argomento. Se sbaglio chiedo scusa.

  6. Scritto da cromwell

    Suscettibile Redazione, per la geografia neanche la darsena guarda il mare. Che è 11 km più in là. Guarda acque interne abbondantemente inquinate che abbisognano di risanamento come dice Obezio.

  7. Scritto da Vittorio

    Pascale, che ha aggiunto: “prima di realizzare tutto l’intervento fino al ponte mobile volevamo testarne il reale apprezzamento da parte dei cittadini e per il completamento eravamo disposti ad investire anche fondi comunali, nel caso non fossero arrivati quelli statali”.
    Investimento dei fondi Comunali o statali, poi alla fine chi paga? ho qualche dubbio…………

  8. Scritto da MC

    Magari dentro ai 3 milioni si riesce a farci stare dentro anche qualche cestino per i rifuiti… speriamo.

  9. Scritto da Emanuele

    MC i cestini ci sono nel primo segmento di passeggiata, ci saranno anche dopo, suppongo.
    Ma perchè tutti commenti così negativi? Ma che c’è? Davvero sempre lamentarsi? Sempre??? Lor signori che fanno per il bene della nostra città?

  10. Scritto da jack

    E’ vero, i cestini ci sono e sono anche carucci, peccato che siano molto piccoli e non sufficienti ( vedi puntate precedenti con lamentele per l’immondizia accumulata vicino ad essi). Ma è vero, basta essere negativi ! Bisogna essere felici che il comune chieda alla comunità, compreso architetti, artisti, scuole ecc. progetti per riqualificare la darsena con 0 (ZERO!) euri da bando. Questo è condividere.Poi i soldini (oltre 3 milioni di euri !!) per la continuazione della passerella si sono trovati, meno male che sono dello stato… Comunque vado tutti i giorni alla darsena e vedo molta più gente passeggiare sulla strada che sulla passerella , ma forse è per non rovinarla..

  11. Scritto da Alvaro Ancisi

    INFO. Ravenna, arrivando 73.a su 120 concorrenti, non vinse il Bando periferie (del 2016!). Per concorrere aveva affastellato alla purchessia 12 progetti, alcuni immangiabili. Poi il governo ha deciso, aumentando i finanziamenti, di farle vincere tutte, riconoscendo a Ravenna 12 milioni. Due terzi servono, a prezzo over mercato, per un vecchio e sorpassato progetto di Hera, mai decollato, ma unico disponibile, volto a portare le fogne nella prima metà della Darsena in destra Candiano (lavori ancora da fare), lasciandone fuori l’altra e tutta la parte sinistra. Ma soprattutto senza mettere mano alla bonifica del nauseabondo canale. Non avendo speso gran parte del resto (tra cui un milione per fare del Sigarone un “uso temporaneo” con qualche funambolica attività socio-culturale), è stato concesso di buttarli tutti sulla passerella. Facile vincere gare con governi amici a Bologna come a Roma, avendo in pugno la lobby potentissima dell’ANCI, associazione nazionale dei Comuni.

  12. Scritto da Alvaro Ancisi

    COMMENTO. Prima si fanno i risanamenti, le nuove strutture e le relative infrastrutture poi le passeggiate amorevoli. Le passerelle, comunque le si giudichino, non sono una nuova periferia. Il successo del primo tratto da 700 mila euro è tutto da dimostrare, specialmente a chi in Darsena ci vive. 4 milioni di denaro pubblico legittimano l’opinione che si è smarrito l’ordine delle priorità.

  13. Scritto da Francesco

    costo 2200 euro al metro!

  14. Scritto da MC

    Non si tratta di essere lamentosi a tutti i costi…
    Ma di pretendere che i soldi delle mie, delle nostre tasse, non finiscano in progetti che non hanno alcuna utilità pratica ma sono solo orpelli ornamentali di dubbio gusto peraltro.
    Io preferirei che qualcuno si occupasse di sistemare le piste ciclabili e le strade (che il Comune tra l’altro dovrebbe sistemare con gli introiti delle multe) e non scempi che ogni 6 mesi sono messi peggio di prima.
    Sarebbe bello anche che quando si aprono dei cantieri si abbia una data certa di fine lavori (vedi cavalcavia ponte Teodorico, che avrebbe dovuto essere terminato entro fine 2020).
    A Ravenna invece i radical chic sinistroidi rappresentati da questo sindaco, sono stati capaci solo di far spostare da piazza Kenney le toilette pubbliche perchè non appagavano la loro vista e gusto estetico.

  15. Scritto da PV61

    Speriamo che il tutto non faccia la fine di quel bar/ufficio/negozio, non saprei come definirlo, sotto la pensilina degli autobus a poche centinaia di metri. Finito e mai utilizzato !!

  16. Scritto da Direttore

    Purtroppo su questi soldi si continua a fare grande confusione. 1) I soldi sono erogati nell’ambito del Bando Periferie e vanno spesi con la finalità di riqualificare le periferie o aree urbane degradate. 2) Ravenna ha partecipato al bando e ottenuto finanziamenti solo ed esclusivamente per progetti riguardanti la Darsena di città, non si possono prendere quei soldi e impegnarli altrove. LA REDAZIONE

  17. Scritto da Ezio Fedele Brini

    Dal mio libro di qualche anno fa: “…all’origine c’è il viziaccio degli amministratori di tarare i progetti sui filoni di finanziamento disponibili. Non si fanno le scelte sulla base di una rigorosa analisi del valore, ma si sceglie quello che promette un agevole accesso ai fondi disponibili.” Siamo sempre lì.

  18. Scritto da Mattia

    Ieri è apparso un commento molto interessante che descriveva la zona come una zona degradata come Bagdad bombardata poi è sparito!
    Che cosa è successo, Vi hanno chiesto di eliminarlo?
    Se cosi protesteremo! tra l’altro è vero la zona fa pena e prima di invaderla di inutili legnate va recuperata interamente altrimenti si invitano i cittadini a frequentare zone degradate e magari mal frequentate… qualcuno prenderà la responsabilità!

  19. Scritto da Direttore

    Signor Mattia non sappiamo se sia comparso un commento che paragonava la zona a Bagdad bombardata, a noi non pare. Nel caso, si tratta evidentemente di un’iperbole roboante quanto piuttosto infantile. Ad ogni modo, la informiamo che la redazione non riceve ordini di lasciare o togliere commenti da chicchessia. LA REDAZIONE

  20. Scritto da Emanuele

    Vedo con piacere che proprio le opere pubbliche, come in un altro post immaginavo, generano interesse e commenti. Ciascun ha il proprio punto di vista, in alcuni casi fondato, in altri assolutamente no. Ma tant’è. E’ proprio per questo e per un sano dibattito, che credo possa tranquillamente ammeterei (salvo rari casi, peraltro stimolati da una minoranza di componenti del governo cittadino) che l’amministrazione comunale non ha mai agevolato (vedasi ad esempio le sorti della piscina comunale). Dunque speriamo davvero che su queste pagine possa esserci una sezione dedicata alle opere pubbliche della nostra città, dalla progettazione alla esecuzione (sul futuro/sogni, già si sta facendo). Grazie anche per la professionalità di una Redazione che, a discapito di stupide dicerie, fa il proprio servizio in modo professionale.

  21. Scritto da Magda

    Anche a me sembra strano !
    Ai lettori di questo giornale, stiamo attenti !