Ravenna, controlli anti-Covid. Comandante Giacomini: “Quadro generale confortante, comunità ravennate disciplinata”

Dopo aver stazionato in zona arancione, da pochi giorni l’Emilia-Romagna è tornata in zona gialla: ma come procedono, con un colore o con un altro, i controlli anti-Covid nel ravennate in quest’ultimo periodo? Lo abbiamo chiesto al Comandante della Polizia locale di Ravenna, Andrea Giacomini:

Comandante, com’è la situazione in giro? Le persone rispettano le regole e indossano correttamente la mascherina?

“C’è sempre un po’ di indisciplina, ma si attesta su livelli sostenibili. C’è un senso di insofferenza percepibile da parte delle persone, non necessariamente solo da parte dei giovani, che solitamente vengono additati come gli unici che ‘scalpitano’: sono invece varie le tipologie di persone che non sempre rispettano le regole. A fronte comunque degli episodi sanzionati, il quadro generale è un quadro confortante, soprattutto se lo si confronta con altre zone dell’Emilia-Romagna o dell’Italia: la comunità di Ravenna è, nel complesso, una comunità ordinata e disciplinata”.

Per quanto riguarda invece i pubblici esercizi, in particolare il settore ristorazione?

“Su quel versante c’è sempre un occhio più attento, soprattutto sui bar: questo perché, specialmente in periodo arancione, la cattiva abitudine più diffusa era quella di acquistare per asporto ma consumare poi nelle immediate vicinanze del pubblico esercizio. Il caffè spesso veniva acquistato nel bar ma consumato lì davanti, per intenderci, laddove invece la regola non lo consentiva. Con questo passaggio alla zona gialla invece gli utenti riescono a rispettare meglio regole e modalità di fruizione. Anche ora che siamo in zona gialla, però, si riscontrano alcune violazioni: non tutti rispettano il divieto di consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico dopo le 18, e scattano le sanzioni.”

Per quanto riguarda invece il fronte feste private? Mi riferisco agli ultimi episodi apparsi sulle cronache, come la festa di compleanno in un noto albergo a Cervia o quella in un bar sulla Ravegnana, a Ravenna. Controlli che, immagino, per la maggior parte avvengano su segnalazione.

“Sì, diciamo che in questi casi ogni singolo cittadino è una sentinella: è il controllore più capillare, non riuscendo noi ad essere dappertutto. C’è da dire però che gli episodi di questo tipo sono stati sporadici, peraltro tutti noti perché coperti dalla cronaca”.

A parte gli episodi segnalati (e sanzionati), dunque, le parole del Comandante Andrea Giacomini rassicurano: la nostra comunità nel complesso si sta dimostrando responsabile e attenta alle regole, atteggiamento che pare aver premiato visto il recente passaggio in zona gialla. Ma attenzione, mai abbassare la guardia: è proprio ora che dobbiamo tenere duro senza trasgredire le norme.

COSA SI PUÒ (E NON SI PUÒ) FARE IN ZONA GIALLA:
COSA SI PUÒ FARE IN ZONA GIALLA

Commenti

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  1. Scritto da zan

    Domanda x il comandante Giacomini: è possibile aumentare i controlli sulla viabilità stradale al di fuori delle mura ravennati? Le domando questo perché in zona stadio, specialmente nei giorni di mercato, se ne vedono di tutti i colori a partire dai parcheggi selvaggi, indicatori di direzione ormai in disuso, sensi unici diventati a doppio senso ecc.
    Grazie x la risposta.