I tavoli del flash mob di Confcommercio e Confesercenti riempiono piazza del Popolo a Ravenna foto

Tante adesioni al flash mob di protesta “Ora Basta! Lasciate lavorare le nostre imprese”, indetto questa mattina in piazza del Popolo a Ravenna da Confesercenti e Confcommercio.

Disposti ordinatamente su cinque file, opportunamente distanziate per rispettare le norme anticovid, per tutta la lunghezza della piazza, tantissimi commercianti e gestori di pubblici esercizi di tutta la provincia (80 per l’esattezza, in piazza ma molti di più hanno chiesto di partecipare, dicono da Confcommercio) hanno aderito alla chiamata delle associazioni di categoria, scendendo in piazza con alcuni dei loro “attrezzi di lavoro” di tutti i giorni – chi un paio di occhiali, chi jeans e vestiti, chi valige o tazzine da caffè – e il cartello con il claim del flash mob.

“Il flash mob fa parte di una serie di iniziative messe in campo da Confcommercio e Confesercenti a sostegno delle categorie per dare voce a tutta l’amarezza degli imprenditori del territorio”, spiegano le associazioni di categoria, che hanno anche redatto un documento “per la gradualità delle restrizioni per i pubblici esercizi, come avviene per altre categorie, per poter dare ossigeno alle attività e consentire, seppur con enormi cali di fatturato, di poter restare sul mercato e continuare a lavorare”. Il documento insieme alla petizione che ad oggi ha raccolto 1000 firme e che chiuderà doomenica 14 febbraio, verrà poi consegnata al Prefetto di Ravenna e a Michele de Pascale, in qualità di presidente della Provincia.

Questa la proposta di riclassificazione per i pubblici esercizi:

·       zona gialla: apertura tutti i giorni fino alle 21,30 (ovvero in tempo utile per rispettare il coprifuoco delle 22.00) con asporto fino alle 22.00 e delivery sempre;

·       zona arancione: apertura fino alle 18.00, con asporto fino alle 22.00 e delivery sempre;

·       zona rossa: come ora, chiusura totale, con asporto fino alle 22.00 e delivery sempre”.