Agente della Polizia Penitenziaria sventa suicidio di un detenuto nella casa circondariale di Ravenna

Martedì scorso, 23 febbraio, nella struttura dell’istituto penitenziario di Ravenna, un effettivo delle forze dell’ordine è intervenuto tempestivamente salvando la vita a un detenuto che, per ragioni personali, aveva tentato il suicidio. Lo segnala la Fp Cgil Ravenna, ritenendo giusto portare all’attenzione dell’opinione pubblica l’impegno quotidiano degli agenti della Polizia Penitenziaria

“La Casa Circondariale di Ravenna rappresenta un esempio di sana gestione degli istituti penitenziari, troppo spesso trascurati nel nostro Paese – dichiarano dalla Fp Cgil Ravenna -. I tagli nel settore, infatti, sono stati costanti e progressivi, l’età media degli agenti in servizio continua a crescere, malgrado la funzione sociale che si riconosce a queste strutture”.

“Compito degli istituti penitenziari è quello di rieducare i cittadini che hanno infranto la legge, provvedendo al reinserimento in società degli stessi. Il clima che si respira in questi luoghi dev’essere, quindi, sempre improntato a una collaborazione tra tutti gli attori, affinché si evinca chiaramente il servizio reso e si ricordi che la detenzione non ha, nel nostro ordinamento, natura punitiva. L’attenzione ai soggetti sottoposti temporaneamente a una restrizione della propria libertà, la volontà di assisterli in un percorso di crescita, è dunque un elemento cardine della nostra società. Ravenna, in tal senso, può rivendicare la presenza sul proprio territorio di una struttura in grado di adempiere questa missione” proseguono dal sindacato.

“Non sappiamo, ad oggi, se, come da regolamento di servizio 82/99, l’agente riceverà una lode o una menzione per il servizio svolto. Sappiamo, però, che è grazie allo sforzo profuso da donne e uomini della Polizia Penitenziaria, impegnate ogni giorno in questo difficile servizio, che le istituzioni riescono a dare dignità e senso al concetto di seconda opportunità. Nel paese di Beccaria ci sembra una notizia da non trascurare” concludono dalla Fp Cgil Ravenna.