Iniziati i lavori per portare la fibra ottica ultraveloce in molte zone di Cervia

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In questi giorni sono iniziati i lavori per portare la fibra ottica in diverse zone del territorio che ancora erano scoperte o che non erano servite dalle tecnologie più avanzate.

Nelle aree nere e grigie del Comune i lavori verranno effettuati da Tim, che ha inserito Cervia nel piano nazionale di cablaggio in tecnologia Fiber to the Home (FTTH).

I lavori partiranno a breve interessando in questa prima fase la zona della Malva Nord, via Roma e via G. Di Vittorio a Cervia, per poi proseguire a Milano Marittima, Pinarella e Tagliata. L’obiettivo di Tim è quello di collegare circa 11 mila unità immobiliari.

Nelle aree bianche, quelle cioè non appetibili per investimenti privati, sono partiti i lavori di Open Fiber, società che si è aggiudicata tramite gara del Ministero per lo Sviluppo economico, la realizzazione e gestione dei collegamenti alla banda ultralarga. Anche la rete realizzata da Open Fiber è in modalità FTTH, mentre una piccola quota di collegamenti sarà in FWA, cioè tramite ripetitori collegati alla rete FTTH, il che permette di raggiungere una certa velocità di connessione anche nelle zone più impervie.

Gli interventi, che sono partiti da Villa Inferno, prevedono una durata di un anno circa e interesseranno le zone di Savio, Castiglione di Cervia, Tantlon, Pisignano, Cannuzzo, Villa Inferno, Sant’Andrea e Montaletto.

Di seguito le informazione tecniche relative ai due interventi delle aziende titolari dei lavori: SCHEDA 1SCEHDA 2.

L’assessora alla Sviluppo Tecnologico Bianca Maria Manzi: “Siamo molto contenti di poter annunciare alla città questi interventi, che ci permettono di migliorare le reti tecnologiche nel nostro territorio, soprattutto in quelle aree ancora scoperte o poco servite. Nell’ultimo anno, a causa della pandemia e delle conseguenti restrizioni, la necessità di avere collegamenti efficaci e veloci è diventata sempre più un’urgenza, sia per le famiglie sia per le aziende. Smart working, didattica a distanza e incontri da remoto hanno infatti bisogno della tecnologia più avanzata”.

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