Coronavirus a Ravenna: 293 casi con 1.837 tamponi, 10 ricoveri, 108 guariti e 5 morti, una donna e quattro uomini

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INFORMATIVA SUI CASI COVID IN PROVINCIA DI RAVENNA DEL 19 MARZO

Nel territorio provinciale di Ravenna si sono registrati oggi 293 casi: si tratta di 146 maschi e 147 femmine; 128 asintomatici e 165 con sintomi; 283 in isolamento domiciliare e 10 ricoverati. Nel dettaglio: 164 da contact tracing; 81 per sintomi; 47 per test volontario; 1 test per rientro dall’estero. I tamponi eseguiti sono stati 1.837 per una media di 15,9 tamponi positivi ogni 100. Oggi la Regione ha comunicato 5 decessi: quattro uomini di 75, 93, 88 e 91 anni e una donna di 86 anni. Dall’inizio della pandemia a Ravenna sono morte per cause legate al Covid 855 persone. Sono state comunicate anche 108 guarigioni. I casi complessivamente diagnosticati da inizio contagio nel ravennate sono 24.130. Il dato sulla distribuzione dei casi odierni sul territorio:

  • 134 casi a Ravenna
  • 47 a Faenza
  • 22 a Lugo
  • 21 a Cervia
  • 13 Russi
  • 10 Castel Bolognese
  • 8 Bagnacavallo
  • 6 Cotignola
  • 6 Massa Lombarda
  • 5 Conselice
  • 4 Casola Valsenio
  • 4 Fusignano
  • 4 Riolo Terme
  • 3 Solarolo
  • 2 Alfonsine
  • 2 Brisighella
  • 1 Sant’Agata sul Santerno
  • 1 fuori provincia

LA SITUAZIONE IN REGIONE ER OGGI 19 MARZO

 Su un totale di oltre 36.000 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, sono 3.188 i casi di positività registrati in Emilia Romagna. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti ieri è dell’8,8%. Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 311.988 casi di positività. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 43,3 anni.

I CASI COVID ATTIVI I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 72.787 (+ 2.375 rispetto a ieri).

LE PERSONE IN ISOLAMENTO DOMICILIARE –  Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 68.852 (+ 2.368).

 LE PERSONE IN TERAPIA INTENSIVA I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 386 (+ 1 rispetto a ieri; questi numeri stanno crescendo ogni giorno) così distribuiti: 9 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), .26 a Parma (+1), 32 a Reggio Emilia (+1), 74 a Modena (-7), 116 a Bologna (-2), 33 a Imola (+3), 34 a Ferrara (invariato), 18 a Ravenna (+1), 10 a Forlì (+3), 9 a Cesena (invariato) e 25 a Rimini (+1).

LE PERSONE NEI REPARTI COVID – I pazienti ricoverati negli altri reparti Covid sono 3.549 (+ 6, anche questi numeri sono in crescita costante).

I GUARITI – Le persone complessivamente guarite, sono 771 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 227.858.

I VACCINATIAlle ore 16 sono state somministrate complessivamente quasi 650.000 dosi; quasi 223.000 sono le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

I DECESSI – Purtroppo, si registrano 42 nuovi decessi: 1 in provincia di Piacenza (una donna di 89 anni); 3 nella provincia di Parma (una donna di 83 anni e due uomini, di 59 e 87 anni); 5 nella provincia di Reggio Emilia (due donne di 94 e 95 anni; tre uomini, di 83, 84 e 85 anni); 7 nella provincia di Modena (tre donne di 50, 82 e 90 anni; quattro uomini, rispettivamente di 76, 84, 93 e 98 anni); 16 nella provincia di Bologna (11 donne: di 70 anni, tre di 84, poi 85, 86, 92 anni, due di 93, due di 95 anni; e 5 uomini: rispettivamente di 73, 75, 82, 87 e 94 anni); 3 nella provincia di Ferrara (tutti uomini, di 65, 77 e 99 anni); 5 in provincia di Ravenna (una donna di 86 e 4 uomini, di 75, 88, 91, 93 anni); 1 in provincia di Forlì-Cesena (un uomo di 87 anni); 1 nel riminese (un uomo di 92 anni). In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 11.343.

I CASI PER PROVINCIA – Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:

  • 78.260 a Bologna e Imola (+ 921)
  • 53.792 a Modena (+ 533)
  • 38.085 a Reggio Emilia (+ 239)
  • 29.820 a Rimini (+ 304, di cui 165 sintomatici)
  • 24.130 a Ravenna (+ 293, di cui 165 sintomatici)
  • 21.148 a Piacenza (+ 51)
  • 21.060 a Parma (+ 251)
  • 18.072 a Ferrara (+ 198)
  • 15.311 a Cesena (+ 195, di cui 163 sintomatici)
  • 12.310 a Forlì (+ 203, di cui 146 sintomatici)

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Commenti

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  1. Scritto da ST

    Continuo a sollecitare ai giornalisti di RavennaNotizie di chiedere, nei vari contatti che avranno con i responsabili dell’AUSL, i risultati del contact tracing sul COME ci si infetti. Non è possibile per chi, come me, sta attentissimo, va solo al lavoro e poi a fare la spesa, ma non visita nè riceve amici, e ormai non può più fare nulla, leggere di numeri così pesanti. O con le nuove varianti il virus attraversa le pareti, oppure ci devono essere delle spiegazioni. Continuare a leggere dei numeri così, senza spiegazioni, sta diventando veramente frustrante… e allora viene da chiedersi: se questo accade eprchè la gente non rispetta le regole, vale la pena davvero essere ligi e non permettersi neppure un (sicuro) giro in spiaggia?

  2. Scritto da Epos

    concordo col commentoda di ST e vorrei aggiungere: ci viene detto che osservando le precauzioni consigliate dai virologi il virus non si prende (ovviamente se tutto viene osservato anche dai conviventi). Quindi oltre 20.000 casi al giorno considerando una famiglia media di 4 persone almeno 5.000 persone al giorno non stanno attente ? E queste che si infettano oggi dopo un anno sono state “osservanti” per un anno e poi basta? Qualcosa non mi torna….. Sono un profano ma mi viene da pensare che il virus si trasmetta anche con modalità diverse e prendendo le solite precauzioni (distanziamento, mascherina). Certo senza precauzioni sarebbe ancor peggio, però….

  3. Scritto da mattia

    Concordo con ST. Avere più informazioni è sempre utile. Conoscere le occasioni in cui avvengono i contagi nel proprio territorio può permettere di prestare ancor più attenzione alle situazioni realmente critiche e anche dare maggiori motivazioni ad essere sempre e comunque prudenti. Così sembra solo un bollettino di guerra giornaliero con caduti e feriti più o meno gravi.

  4. Scritto da Francesco

    Il doppio della media nazionale, ma dopo il rosso che colore ci daranno, nero???

  5. Scritto da Serena

    Tanti casi, zona rossa dove? Parchi pieni di bambini e mamme che fanno comunella senza distanziamento. Alcuni negozi aperti e non sono sicuramente bene essenziale

  6. Scritto da RB

    Di nuovo sono d’accordo con ST. Questi numeri sono tristissimi e altrettanto triste è non capire da dove vengono: scuole (già chiuse) RSA (non sono già stati vaccinati?) luoghi di lavoro? Sarebbe estremamente importante sapere…

  7. Scritto da batti

    provo a buttarne li qualche occasione di contagio, parchi, feste in casa, molte, posti di lavoro, poi si va a casa e li baracca

  8. Scritto da Anna

    Con una percentuale di positività al 16% vuol dire che qualcuno se la cerca e non rispetta le regole trasmettendo il virus agli altri.

  9. Scritto da Emilia

    Io vedo sempre più persone che non stanno attente ,o non hanno le mascherine messe bene o non le hanno per nulla. Certo se ci sono altri sistemi di trasmissione non lo so però questa volta i contagi sono stati per lo più nelle scuole e quelle sono state chiuse l’8 marzo se non erro ,quindi non sono ancora passate le fatidiche 2 settimane. Cmq vedere simili dati è veramente angosciante!!!

  10. Scritto da mg

    Purtroppo non si sa più cosa pensare e nemmeno cosa consigliare…dal n.ro di contagi ai vaccini… è una situazione terribilmente angosciante.

  11. Scritto da Aldo

    Il Sindaco di fronte a questi numeri non dice niente, la primavera scorsa quando siamo andati bene era molto loquace.

  12. Scritto da Alan

    Non è molto political correct, ma chiudere le scuole in pieno contagio ha portato a contatto quotidiano i nuclei familiari nonni figli nipoti.
    So che non piace , ma il disastro è davanti a tutti.
    Ristoranti , sci, piscina , palestre e discoteche stavolta non penso siano imputabili.
    Dopo 18giorni rossi siamo peggio di prima.
    Subito detto che era una follia chiudere tutti in casa con focolai domestici incontrollabili.
    Adesso danno la colpa ai parchi.
    Avanti un altro.

  13. Scritto da anna

    concordo con quanto scritto da Alan. la chiusura delle scuole ha portato a un maggior contatto tra i familiari, soprattutto gli anziani che devono badare ai nipoti con tutti i rischi collegati.
    Dire che a Pasqua si possono incontrate al massimo 2 persone è a questo punto una presa in giro.

  14. Scritto da RB

    Ho letto questa mattina, 20 marzo, che ci sono stati oltre 30 casi diretti, 50 con i contatti, per un incontro di BILIARDO. Ravenna era arancione scuro, prima di diventare rossa, scuole e attività economiche chiuse e sale biliardo aperte! Oltre ai contagi da biliardo vengono riportati il contagio delle suore Tavelli e altri micro focolai nelle scuole elementari e materne. Sono 2 settimane che le scuole sono chiuse. Spero che anche Ravenna notizie vorrà comunicare queste notizie

  15. Scritto da batti

    ho buttato li la mia anch io va be, e tutto ci sta, ma la pelle è la nostra e dopo un anno si è capito come funziona, più o meno, e i giovani non ci lasciano la pelle ma molti prendono certe mazzate

  16. Scritto da Italo

    Con questi numeri e commenti raggiungeremo nel breve l’immunita’ del gregge!!!