Vaccini in azienda. Coop Bagnini Cervia risponde alla Lega: “Abbiamo solo colto un’opportunità, come tanti altri”

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Il gruppo consiliare in capo al partito della Lega non è d’accordo con l’azione della Cooperativa bagnini di Cervia, che ha messo a disposizione lo spazio aziendale per allestire un hub vaccinale per la campagna di vaccinazione dei dipendenti e loro familiari. Dopo la disponibilità comunicata dai bagnini cervesi infatti, i leghisti si sono subito schierati contro, lamentando che questa opportunità debba essere data a tutti. “Così facendo – rispondono dalla coop bagnini – dimostrano di ignorare completamente che la candidatura potevano e possono farla tutte le aziende italiane, come è stato riportato in questi giorni su tutti i media”.

“Informiamo il gruppo consiliare della Lega Salvini cervese – aggiungono dalla cooperativa – che la “vaccinazione in azienda” è una proposta del Governo Draghi (di cui il partito della Lega fa parte) attraverso i Ministri del lavoro e della salute che, nei giorni scorsi, hanno annunciato di voler coinvolgere le aziende e le aree produttive come siti da utilizzare per rendere più capillari ed estese le vaccinazioni. Il Governo ha così lanciato l’appello a tutte le Regioni per indagare la disponibilità delle stesse aziende. Appello che è stato recepito da tutte le associazioni di categoria”.

La Cooperativa bagnini è stata, infatti, invitata da Legacoop Romagna, che ha avviato un censimento delle disponibilità delle imprese associate, per capire quanto interesse ci sia a partecipare alla campagna vaccinale, fornendo spazi appositi o allestendo direttamente punti vaccinali nelle imprese.

“Apprendiamo dai giornali –proseguono i bagnini – che sono decine di migliaia le aziende che si sono rese disponibili in Italia, tra industria, media e piccola impresa, con il consenso dei sindacati. Nel Veneto del presidente Zaia è stata istituita una cabina di regia per dare indicazione alle imprese. 300 sono le cooperative che hanno risposto positivamente in Romagna, tra cui le cooperative bagnini della costa, Cesenatico, Rimini Sud e Cattolica, ma per il partito della Lega Cervia la Cooperativa bagnini avrebbe dovuto rimanere fuori da questa opportunità, chissà perché”.

“Specifichiamo – precisano – che la Cooperativa ha dato disponibilità dei suoi uffici per l’allestimento dell’hub, e del personale d’ufficio per le pratiche, ma non decide chi vaccinare né si può sostituire al personale sanitario. La Cooperativa aveva il dovere morale di dare una risposta positiva a un’opportunità del genere per agevolare la vaccinazione dei propri 100 dipendenti, tra cui i marinai di salvataggio, più i famigliari dei dipendenti, come previsto dalla proposta del Governo, investendo in una azione che, tra l’altro, rende la spiaggia sicura per i turisti e rientra nel programma dell’amministrazione che vuole promuovere Cervia come città sicura”.

“La Cooperativa ha, quindi, risposto positivamente a un’operazione nazionale – continuano -, inserita nel piano generale che sarà predisposto dalla Regione e che prevede la vaccinazione di tutte le persone a prescindere dal loro stato sociale e dalla loro condizione lavorativa e organizzato in modo tale che non si verifichino casi di disomogeneità di trattamento tra soggetti portatori dei medesimi diritti”.

“Il partito della Lega Salvini Cervia, impegnato nella sua campagna elettorale, dovrebbe trovare argomenti di dibattito più utili al confronto politico e, per evitare simili cantonate, essere più attento alle notizie riportate sui giornali, anche nazionali, e alle iniziative che partono dal Governo di cui, tra l’altro, fa parte”, concludono piccati dalla Coop Bagnini di Cervia.

 

 

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