Corte d’Appello a Bologna boccia la sentenza di condanna di primo grado verso Giuseppe Musca e la moglie
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Sorpresa in Corte di Appello a Bologna per il processo a carico di Giuseppe Musca e della moglie Susi Ghiselli, condannati in primo grado a Ravenna rispettivamente a 10 anni e mezzo e 8 a anni di carcere per bancarotta fraudolenta in seguito al fallimento di Arca, Romauto e Asa Holding. In sede di appello i giudici bolognesi hanno accolto l’eccezione sollevata dalla difesa dichiarando la nullità del decreto di giudizio immediato e ordinando la restituzione degli atti alla Procura della Repubblica di Ravenna. La sentenza di primo grado è stato quindi bocciata per un vizio di forma non nel merito. Quindi per Musca e la moglie nessuna condanna ma nemmeno assoluzione e processo sostanzialmente da rifare.
A questo punto possono accadere due cose. La Procura di Ravenna può impugnare la sentenza di Bologna e ricorrere in Cassazione, oppure richiedere un nuovo rinvio a giudizio e un nuovo processo. La notizia è riportata dai due quotidiani oggi in edicola Il Resto del Carlino e Corriere Romagna.
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Vizi di forma,prescrizioni e quant’altro, questa è la repubblica che ha creato la mia generazione!!!chiedo scusa a nipoti e figli!!!!
Questa è la giustizia italiana…..!