Per chi vuole ripartire e viaggiare in Italia è in arrivo il passaporto verde, in attesa della green card europea

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Prove tecniche di vacanze e di viaggi. Con il decreto del 21 aprile il governo Draghi ha dato il via libera agli spostamenti tra regioni gialle a partire dal 26 aprile, senza alcuna certificazione. Inoltre ha annunciato la creazione di un passaporto verde per muoversi in Italia a prescindere dal colore delle regioni e quindi anche nelle regioni arancioni e rosse. Il pass servirà per attestare di essere vaccinati, di aver fatto un tampone antigenico o molecolare con risultato negativo 48 ore prima di partire, o di essere guariti dal Covid. Obiettivo del pass è favorire la ripresa del turismo e dei viaggi, senza lasciare indietro nessuna delle regioni italiane, consentendo alle strutture ricettive di riaprire contemporaneamente alla ripresa – nelle regioni gialle – delle attività di ristorazione con spazi all’aperto e a noi di pianificare senza intoppi le vacanze estive. Contemporaneamente, servirà a riavviare il settore degli eventi, dato che si pensa di poterlo utilizzare anche per appuntamenti come fiere e concerti.

Le strade per ottenere il passaporto verde come abbiamo detto sono tre: vaccinazione, guarigione o tampone. A seconda del caso cambia la validità del pass. Nei primi due casi, dura sei mesi, che diventano solo 48 ore in caso di test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo. Il lasciapassare sarà rilasciato in formato cartaceo o digitale e, si chiarisce, “cessa di avere validità qualora nel periodo di vigenza semestrale l’interessato venga identificato come caso accertato positivo”. Per il vaccino, la green card verrà rilasciata già dopo la prima dose.

Nel caso del cittadino vaccinato, la carta verde sarà rilasciata dalle strutture sanitarie che hanno somministrato la dose. Vale lo stesso principio anche per il tampone, la certificazione può essere richiesta a chi ha svolto il test (strutture sanitarie pubbliche e private, farmacie, medici di medicina generale o pediatri di libera scelta). In entrambi i casi, contestualmente al rilascio, la documentazione sarà disponibile nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato. Nel caso della guarigione dal Covid, invece, la green card è rilasciata o dall’ospedale dove si è stati ricoverati o dal medico di famiglia in caso di terapie domiciliari. Si chiarisce anche che “le certificazioni di guarigione rilasciate precedentemente alla data di entrata in vigore del presente decreto, sono valide per sei mesi a decorrere dalla data indicata nella certificazione, salvo che il soggetto venga nuovamente identificato come caso accertato positivo al Sars-Cov-2”.

Ovviamente sono previste sanzioni per i trasgressori e costerà molto caro falsificare il documento. Si rischia anche il carcere. Le sanzioni in ogni caso vanno dai 400 ai 3mila euro. Il passaporto verde italiano sarà in vigore fino a quando non arriverà il già annunciato passaporto verde europeo. In quella piattaforma confluiranno tutte le carte verdi degli stati membri.

IL GREEN PASS EUROPEO

Per muoversi in Europa, sarà rilasciato un passaporto verde o green card cartacea o digitale (con un QR Code) che sarà rilasciata gratuitamente ai cittadini dell’Unione sempre che abbiano fatto il vaccino, un tampone negativo nelle 48 ore, o essere guariti dal Covid. Il commissario europeo Thierry Breton ha confermato più volte che l’obiettivo della Commissione UE è di fare entrare in vigore l’uso della green card entro quest’estate, per consentire agli europei di viaggiare e di fare le vacanze vacanze. Sarà un certificato volontario e non obbligatorio e servirà non solo a viaggiare tra i Paesi dell’Unione ma a riprendere una vita normale, ovvero per accedere anche a luoghi pubblici come stadi e teatri.

Restano sul campo però due grossi problemi da superare. Il primo è che con pass di questo tipo si discriminano i cittadini che non sono ancora vaccinati (o non hanno avuto il Covid), specie quelli dei Paesi più poveri. Il secondo limite è di tipo legale e tecnologico e riguarda gli spostamenti fuori dall’Europa.

Intanto sono andate avanti le sperimentazioni di voli Covid-tested: IATA International Air Transport Association ha proposto un sistema che ha valore internazionale, lo Iata travel pass: anche in questo caso un certificato di avvenuta vaccinazione o di negatività al Covid che – nelle intenzioni dei suoi ideatori – consentirà di viaggiare ovunque nel mondo evitando quarantene. Emirates, Swiss Air e Iberia sono tra le compagnie che lo hanno appena avviato con con successo su alcune tratte, ma purtroppo la strada è ancora lunga perché sia esteso ovunque.

PER CHI VUOL VIAGGIARE ORA

Finché non entrerà in vigore almeno il pass europeo che consentirà la libera circolazione tra tutti gli stati dell’Unione, per andare in vacanza all’estero non resta che sottostare alle regole d’ingresso e di uscita di ogni stato, a partire dall’Italia. Il nostro Paese vieta di viaggiare per piacere verso destinazioni ad alto rischio (su tutte il Brasile) ma per un principio di reciprocità non vieta di spostarsi per turismo nella maggior parte dei paesi europei o a basso rischio (l’elenco C che si trova sul sito della Farnesina www.viaggiaresicuri.it) anche se fino al 30 aprile impone tampone e quarantena di 5 giorni al rientro. Quarantena che diventa di 10 giorni se invece ci si vuole spostare verso Australia, Nuova Zelanda, Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia (paesi dell’elenco D).

In entrambi i casi bisogna poi fare i conti con eventuali restrizioni all’ingresso dei turisti. Se si vogliono prenotare le vacanze in un paese straniero, per ora perciò non resta che informarsi sulle regole di entrata e di uscita (il punto di riferimento resta sempre il sito della Farnesina www.viaggiaresicuri.it), e in questi casi è meglio sottoscrivere un’assicurazione di viaggio per evitare di perdere eventuali quote versate (diversi tour operator le propongono, insieme a eventuali tamponi necessari, già nel pacchetto vacanza).

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Commenti

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  1. Scritto da Italo

    W l’Italia libera!

  2. Scritto da Obezio

    Carta verde a chi è già vaccinato, rilasciato dalle “strutture sanitarie”….un pò vago. Io sono a posto ma ho solo un certificato cartaceo rilasciato al Pala. Non è ancora annotato nel mio fascicolo sanitario.

  3. Scritto da cromwell

    Allora perchè a Ravenna il certificato di vaccinazione viene consegnato solo dopo la seconda dose?

  4. Scritto da Danilo

    Da lunedi’ si puo’ girovagare per tutte le regioni gialle senza alcun passaporto? Ho capito bene?

  5. Scritto da Direttore

    Sì, è così. LA REDAZIONE