Ravenna. Al Pallavicini 22 inaugura la mostra di Manuela Carabini ‘La materia per fare anima’

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A Ravenna sabato 1 maggio dalle 16:30 alle 20 presso lo spazio espositivo Pallavicini 22 inaugura la personale di Manuela Carabini “La materia per fare anima”. La mostra resterà allestita fino a domenica 9 maggio ed è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19:30, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19:30. È consigliata la prenotazione.

Dopo la ferita di questi mesi, nel presente ancora sospeso, Manuela Carabini – riporta la nota – ci invita ad ascoltare il suo canto alla vita, ad incontrare la materia che si fa anima e l’anima che si fa materia. L’arte di Manuela Carabini è agonistica: c’è un vero certamen, una lotta quasi fisica tra il suo corpo di artista e la materia che modella, ma è una lotta che non lascia sconfitti e, anzi, segna il tempo di una nuova alleanza. L’argilla a crudo viene impastata con una sensibilità materica che ci ricorda i cretti di Burri, e tuttavia le crepe, le spaccature sono curate con amore nuovo: piccole iniezioni di cera sanano quelle ferite, così come la paraffina a fuoco viene colata sulla terra e rifinita con la fiamma. Una potente alchimia unisce e contamina le quattro radici di Empedocle: a questi principi universali della vita, alla terra, all’acqua, al fuoco e all’aria, si richiamano in ideale continuità tutti i cicli qui presentati.

L’artista

Manuela Carabini ha lavorato in  Laboratori di pittura, scultura e scenografia, con vari artisti, scenografi e decoratori fin da giovanissima. Ha dedicato molte decorazioni per l’allestimento di spazi pubblici con arredatori del settore (mosaici, decorazioni e allestimenti).

Ha lavorato nei cantieri dei Carri allegorici del Carnevale di Gambettola per due edizioni (1990/92) per la progettazione dei due carri dei maestri del Laboratorio dell’imperfetto, apprendendo l’arte tradizionale della Cartapesta e della vetroresina.

È stata  la fondatrice della Compagnia del Serafino (Teatro di Figura) dal 1998 al 2005,  costruendo oggetti di scena e animando sul palco le figure: tre opere in scena hanno partecipato ai festival di Figura di Castel San Pietro Terme (BO), Festival Palazzo Ducale di Pesaro, Festival di Villa e Castella, Festival delle Figure di Cervia e altre rappresentazioni.

L’alchimia degli elementi acqua, aria, terra, fuoco, è la base sulla quale ruota tutta la poetica di immaginalista visiva. Questa veloce e impulsiva elaborazione ha un tempo fisiologico di attesa: esistono tre fasi fondamentali che determinano il tempo di lavorazione.

L’immagine pittorica materica riporta sulla tela una tecnica espressiva veloce, impulsiva , determinata dalla trasformazione della materia che viene modificata nel tempo (cretti argillosi) e incisioni che  determinano la sottrazione della materia stessa sulla tela. Usa molte materie sia naturali che sintetiche come la paraffina, plastiche, resine, catramine.

Manuela Carabini ha anche partecipato a numerose Rassegne d’arte e a Concorsi nazionali in Italia e all’estero (2015  Tokio  e Lisbona).

Spazio Espositivo Pallavicini22 Art Gallery

Pallavicini22 Art Gallery è parte di un più vasto disegno che mira a rilanciare il quartiere Farini grazie ad iniziative artistiche e culturali sul territorio. Lo spazio espositivo apre nel 2019 con alcuni principali obiettivi: dedicare alla città di Ravenna un’area destinata alle arti dove artisti e curatori trovino un luogo aperto alle proprie iniziative, dove sperimentare, proporsi, farsi conoscere; un luogo dove esperti e amanti d’arte in città possano riunirsi e confrontarsi in occasione di eventi e mostre; rendersi disponibile per ospitare performance, esposizioni temporanee, progetti, shooting fotografici ed eventi d’arte realizzata artisti nazionali ed internazionali.

Pallavicini 22 si avvale della collaborazione di Roberto Pagnani artista e collezionista e di Luca Maggio curatore e storico dell’arte.

Sulla base dei vigenti protocolli e linee guida anti-Covid, l’accesso allo spazio espositivo Pallavicini22 Art Gallery è consentito in modalità di fruizione contingentata o comunque tale da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza fra loro di almeno un metro.

La necessità di ricorrere a un sistema di prenotazioni per contingentare l’afflusso dei visitatori si trasforma nella grande opportunità di offrire una visita personalizzata, mirata e diversificata per tipologie di pubblico.

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