Camper in sosta sanzionati. L’Associazione Nazionale Camperisti chiede annullamento multe e modifica Regolamento

Isabella Cocolo, presidente e legale rappresentante dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti, associazione titolare dell’interesse collettivo degli utenti in autocaravan, ha presentato un’istanza per l’abrogazione o la modifica dell’art. 15 del Regolamento di Polizia urbana di Ravenna e per l’annullamento dei verbali di violazione e di allontanamento ricevuti da diversi camperisti.

“A seguito di numerose segnalazioni abbiamo appreso che il Comune di Ravenna, ai sensi dell’art. 15 del Regolamento di Polizia urbana, sanziona e allontana gli utenti in autocaravan che si trovano in sosta sul territorio comunale” sottolinea la Cocolo, citando in particolare l’art. 15 co. 3 vieta, fra le varie, le “occupazioni permanenti di strade… provocate dal rimessaggio, ovvero dal deposito nel periodo in cui non vengono utilizzati, di camper…”;  l’art. 15 co. 4 vieta, fra le varie, “qualsiasi attività assimilabile a campeggio, vale a dire occupazione di spazi ed aree pubbliche e sottrazione, pertanto, del libero uso alla comunità, effettuata tramite parcheggio e stazionamento prolungato di veicoli adibiti a dimora occasionale…”; l’art. 15 co. 6 prevede che il mancato rispetto delle suddette prescrizioni sia “assoggettato, ove applicabili, alle norme di cui agli articoli 9 e 10 del decreto-legge 20 febbraio 2017n. 14, convertito nella legge 18 aprile 2017, n. 48”.

“Tali limitazioni, gravemente lesive del diritto alla circolazione degli utenti in autocaravan, risultano in violazione di legge e viziate da eccesso di poterespiega la presidente della ANCC: “L’art. 15, al comma 3, opera anzitutto un’impropria commistione tra natanti e veicoli e, nell’ambito di questi ultimi, fra autoveicoli e rimorchi utilizzando altresì termini non previsti dalla legge (le parole “camper” e “roulotte” non sono contemplati dal c.d.s.); L’art. 15, co. 3 e co. 4, vieta l’occupazione della strada dimenticando che tale fenomeno è regolamentato dall’art. 20 del codice della strada, appunto, “Occupazione della sede stradale”; L’art. 15 del Regolamento, inoltre, non tiene conto dell’art. 157 c.d.s. che definisce la sosta quale sospensione del veicolo protratta nel tempo con possibilità di allontanamento del conducente né considera la distinzione tra sosta e campeggio. In particolare, nel vietare l’occupazione “effettuata tramite parcheggio” il comma 4 dell’art. 15 del Regolamento di Polizia urbana sostanzialmente identifica la sosta con l’occupazione della strada – prosegue – . In tal modo punisce erroneamente una condotta lecita – la sosta – equiparandola a una condotta illecita – l’occupazione/campeggio. La confusione è confermata dall’utilizzo di ulteriore terminologia equivoca, quale lo “stazionamento prolungato”: fenomeno che non è definito da alcuna disposizione normativa”.

La Cocolo sottolinea che “la terminologia impiegata può creare confusione nello stesso organo accertatore posto che i commi 3 e 4 dell’art. 15 del Regolamento di Polizia urbana vietano entrambi l’occupazione delle strade e non si comprende come si possa distinguere tra “rimessaggio” o “deposito” (co. 3) e “stazionamento prolungato” (co. 4). L’art. 15 del Regolamento, inoltre, per come formulato e applicato, non tiene conto dell’art. 185 c.d.s. che, da un lato, equipara le autocaravan a tutti gli altri veicoli ai fini della circolazione stradale e, dall’altro lato, precisa che la sosta delle autocaravan non costituisce campeggio se l’autoveicolo non poggia sul suolo, salvo che con le ruote, non emette deflussi propri , salvo quelli del propulsore meccanico e non occupa comunque la sede stradale in misura eccedente l’ingombro proprio dell’autoveicolo medesimo”.

“La distinzione fra sosta e fenomeni diversi quali il campeggio è confermata nelle recenti sentenze del T.A.R. Liguria n. 111/2021, T.R.G.A. Trento n. 179/2020 e T.R.G.A. Bolzano n. 69/2019 che hanno accolto i ricorsi della scrivente avverso provvedimenti limitativi della circolazione stradale delle autocaravan – prosegue -. L’applicazione dell’art. 15 del Regolamento di Polizia urbana alle autocaravan in sosta, dunque, ha il duplice effetto di sostituirsi alla legislazione nazionale e al contempo eludere le disposizioni del D.lgs. 285/92.

La presidente della ANCC evidenzia inoltre che “il Comune di Ravenna ha già tentato di sanzionare le autocaravan in sosta sulla base dell’ordinanza n. 1450/2002 istitutiva del divieto di campeggio. Invero, con sentenza n. 590/2018 il Giudice di Pace di Ravenna ha annullato una sanzione comminata sulla base dell’ordinanza n. 1450/02. Quanto all’art. 15 co. 6 del Regolamento di Polizia urbana, il richiamo agli artt. 9 e 10 del D.L. 14/2017 appare erroneo. L’art. 9 del citato D.L. riguarda le aree interne delle infrastrutture ferroviarie, aeroportuali e di trasporto pubblico e non la sede stradale. Inoltre i fenomeni che il citato art. 9 intende contrastare non hanno nulla a che vedere con la sosta di un autoveicolo. Si dubita, peraltro, che un regolamento comunale possa estendere l’applicazione di un decreto-legge a ipotesi diverse da quelle ivi previste, senza contare l’incertezza derivante dall’uso dell’espressione “ove applicabili””.

Inoltre “Il Comune di Ravenna è stato invitato già in passato a regolamentare il campeggio e attività similari tramite l’adozione di modelli di ordinanze previste nella relazione “Criteri per l’organizzazione delle aree adibite al parcheggio e alla sosta dei veicoli” presentata nel 2013 dal Dr. Fabio Dimita, Direttore amministrativo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in occasione della XXXII edizione delle Giornate della Polizia Locale (doc. 1)”.

Isabella Cocolo invita il Comune di Ravenna ad abrogare ovvero modificare l’art. 15 commi 3, 4 e 6 del Regolamento di Polizia urbana e ad annullare o revocare d’ufficio tutti i verbali di accertata violazione dell’art. 15 co. 3 e/o co. 4 del Regolamento di Polizia urbana e tutti i verbali di allontanamento sinora comminati; ad astenersi dall’applicare l’art. 15 del Regolamento di Polizia urbana alle autocaravan in sosta nel rispetto dell’art. 185 c.d.s. E conclude sottolineando che, in caso contrario: “quest’Associazione si vedrà costretta, suo malgrado, a intraprendere ulteriori iniziative a tutela degli interessi propri e della categoria che rappresenta con aggravi che saranno posti a carico dell’ente”.

Commenti

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  1. Scritto da Francesco

    Carissimi camperisti, purtroppo siamo governati in questo modo, per i parcheggi della città sono tutti con camper cittadini parcheggiati anche vicino le scuole dove in certi orari sarebbe piu’ sicuro avere posti liberi!!Ma nessuno muove un dito, poi se la prendono con quelli che vengono a consumare nel nostro territorio e invece di ringraziare provano a mandarli nei vari campeggi….

  2. Scritto da ST

    Io sto con il Comune.
    La distesa di camper parcheggiati a Marina, quasi tutti ad occupare ben più dello spazio di un auto, a rompere i rami degli alberi (più bassi dei camper), e qualcuno a disporsi spesso a campeggiare tirando fuori sdrai, tavoli, sedie…
    …è da anni uno spettacolo desolante, un muro impattante, brutto.
    Una bella sbarra a due metri, ed entrano solo veicoli che non rovinano le piante ed impattano meno 😉

  3. Scritto da Rusty

    Vorrei porre un quesito a Cocolo. Come mi devo comportare quando in estate vado al mare a Punta Marina e trovo i parcheggi occupati da camperisti che fanno le penniche e le spaghettate? Una semplice domanda.

  4. Scritto da Emanuele

    Queste richieste dovrebbero cadere nel vuoto, nel silenzio più assoluto. Per mille ragioni sono ridicole e offensive del civismo di una città, il cui consiglio comunale cittadino ha deciso una regola che va rispettata. Punto. La minoranza dei camperisti si adegui.

  5. Scritto da Maria

    Quel parcheggio alberato è vicino alla spiaggia e logicamentte comodo per tutti. Ma lì vicino fino al faro ci sono altri grandi parcheggi, sono sempre pieni però sono i camper a dar fastidio. Se uno tira fuori una sedia o un tavolo giustamente sarà multato, ma la sosta è parificata ad altri autoveicoli.

  6. Scritto da mg

    @Maria, infatti è così, ma chi è stato multato è perchè era all’interno del camper.Ora nessuno campeggiava a sentir loro….non si vieta la sosta, si vieta il campeggio

  7. Scritto da Giancarlo

    Carissimi leoni da tastiera , forse confondete il parcheggio del camper che è la stessa cosa del parcheggio della vostra auto ,con il campeggio ,cosa ben diversa. Se deve essere multato il camper che parcheggia , in egual modo dovrebbe essere multata anche la vostra auto. Poi se il problema è nato con gli zingari che campeggiano al Pala de Andrè , e i nostri amministratori non riuscendo a trovare rimedio hanno voluto prendere di mira la categoria , allora posso capire il loro pensiero. Poi probabilmente sono in maggioranza gli elettori senza camper , visto l’avvicinarsi delle elezioni!

  8. Scritto da Alex

    Ma se ci sono le aree di sosta apposite per poter campeggiare con i propri camper mi dite qual’è il problema ? Non paragoniamo un’ autovettura ad un camper le dimensioni e l’ ingombro non sono le medesime. Lo stesso discorso potrebbe essere applicato alle aree e spiagge per cani ,oppure alle zone fumatori all’ interno dei locali .

  9. Scritto da Lucio

    È così difficile creare parcheggi, aree, stalli dedicati esclusivamente ai camper? Anziché l’ennesimo supermegaultramercato, perché non adibire una zona consona a tutto questo, onde evitare problematiche e polemiche annesse…? A maggior ragione se Ravenna vuol esser fino in fondo città a vocazione turistica, mi vien da aggiungere.

    Tant’è.

  10. Scritto da Marco Maiolini Consigliere Comunale

    Purtroppo signora Cocolo lei ha molte ragioni, ma quando si è discusso il regolamento di polizia urbana tramite decine di commissioni consiliari, io stesso ho inviato la popolazione a partecipare e aiutare noi consiglieri per migliorare questo regolamento, ma non si è visto nessuno. Solo io del gruppo misto ho presentato 7 emendamenti, non le dico gli altri d’opposizione. Purtroppo cambiare adesso è più complicato, il momento giusto era prima del voto in consiglio. Per questo la partecipazione è fondamentale.