Misure anti-Covid: da oggi si mangia al ristorante anche al chiuso. Ecco i cambiamenti in vigore

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Pranzi e cene nei ristoranti anche al chiuso: da oggi 1 giugno si può. È questa la nuova norma (è un allentamento delle misure di contenimento anti-Covid) che entra in vigore oggi. Il processo di riapertura prende quindi un nuovo impulso. Rimane l’obbligo di mantenere il distanziamento, di indossare la mascherina all’aperto e al chiuso e rimangono vietati gli assembramenti. Ma continua il percorso verso la riconquista della normalità perduta.

Ristoranti anche al chiuso – I ristoranti da oggi 1 giugno possono accogliere i clienti all’aperto e al chiuso sia a pranzo che a cena. Si deve rispettare «un metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso e di almeno un metro di separazione negli ambienti all’aperto». I ristoratori devono esporre il cartello che indica il numero massimo di persone che possono essere ospitate. Inizialmente sembrava non fosse previsto un numero massimo di persone che devono essere sedute al tavolo in zona bianca, poi è arrivata la precisazione dal Ministero competente: anche in zona bianca come in zona gialla (per esempio l’Emilia-Romagna) rimane in vigore la regola dei quattro commensali a tavola a meno che non siano conviventi. Il buffet deve essere servito dal personale, il self-service è consentito solamente con prodotti confezionati in monodose. Il personale del locale deve sempre indossare la mascherina, i clienti invece devono indossarla quando non sono seduti al tavolo.

Nei bar ora si può consumare al bancone – Nei bar che non dispongono di posti a sedere «si deve consentire l’ingresso a un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno un metro di separazione». È consentita la consumazione al bancone purché venga rispettato il distanziamento di un metro. Quando non si mangia e si beve è sempre obbligatorio indossare la mascherina. È vietato sostare nelle adiacenze dei locali. Come nei ristoranti, anche nei bar vale la regola del buffet: il cibo deve essere servito dal personale e i clienti possono servirsi da soli soltanto se si tratta di porzioni monodose.

Feste e banchetti – Le feste e i banchetti post cerimonie civili o religiose possono essere organizzati in zona bianca, in zona gialla questo sarà possibile dal 15 giugno. Tutti gli invitati devono avere il green pass. Per i banchetti non c’è un numero massimo di invitati, dipende dalla capienza del locale. È consentita la presenza dei gruppi musicali, a distanza di 3 metri dal pubblico. Non è consentito il ballo, perché le discoteche sono chiuse.

Il pass verde – Per partecipare a numerosi eventi in fascia gialla e bianca, per andare all’estero serve la certificazione verde. Si tratta del certificato che viene rilasciato quando si è vaccinati, oppure guariti dal Covid-19, oppure ci si è sottoposti a un tampone con esito negativo. Il certificato deve essere rilasciato dalla struttura dove si viene vaccinati. Ha validità «dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale». Vale mediamente per 9 mesi (dipende dal tipo di vaccino). Se si è guariti bisogna avere il certificato dell’ospedale o del medico di base o del pediatra. Se si fa il tampone si può fare l’antigenico, il molecolare o il salivare nelle 48 ore precedenti.

Il pass serve per partecipare alle feste e ai banchetti «conseguenti alle cerimonie civili e religiose». Fino a quando non entrerà in vigore il pass europeo la certificazione verde può essere usata anche per andare all’estero, ma bisogna verificare le regole del Paese di destinazione perché alcuni Stati chiedono comunque che il turista sia sottoposto a tampone nelle 48 o nelle 72 ore precedenti. Per viaggiare in Italia il pass serve solo per andare nelle regioni che dovessero diventare arancioni o rosse (o per partire da queste), ma i presidenti di Regione e i sindaci possono emettere ordinanze per renderlo obbligatorio anche in fascia gialla o bianca. Anche i minori, dai 2 anni in su, devono avere il pass.

Si può tornare allo stadio e agli eventi sportivi all’aperto – Da oggi si torna negli stadi. È consentita «la presenza di pubblico in eventi e competizioni sportive all’aperto». I posti a sedere per le persone non conviventi dovranno prevedere il distanziamento e sarà obbligatoria la mascherina. La capienza non può essere superiore al 25% di quella massima e comunque non può superare le 1.000 persone. È preferibile la prenotazione dei biglietti online che possa consentire il tracciamento delle persone e per evitare gli assembramenti agli ingressi. Si devono prevedere percorsi differenziati tra ingressi e uscite.

 

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Commenti

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  1. Scritto da Wainer

    Avanti quelli che dicono “state a casa”!