Ravenna, inchiesta Mib Service: evasione delle imposte su redditi e valore aggiunto. Decreto di sequestro per un valore di 2,3 milioni coinvolge 35 imprenditori
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Ci sono anche la Papeete Srl, per 384.676 euro e la Villapapeete srl, per 147.142, tra le società destinatarie di un decreto di sequestro emesso a Ravenna dal Gip Corrado Schiaretti, su richiesta della Procura della Repubblica. Il provvedimento è a carico di 35 imprenditori per un totale di circa 2,3 milioni di euro. La notizia è rilanciata da Repubblica online.
L’accusa principale è di avere utilizzato fatture relative a operazioni ritenute inesistenti per evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto. Al centro dell’inchiesta della Guardia di Finanza ravennate, c’è la società ravennate Mib Service nata nel 2010 con il dichiarato scopo di affiancare gli imprenditori del settore turismo, ristorazione e discoteche fornendo loro consulenze mirate e trasformandosi, secondo gli inquirenti, in una sorta di superstruttura attraverso un elaborato metodo di riassunzione dei dipendenti e, in alcuni casi, degli amministratori delle stesse aziende clienti (ai vertici Mib è stata contestata l’associazione).
Papeete e Villapapeete di Milano Marittima sono entrambe riferite a Rossella Casanova, sorella di Massimo Casanova, 51 anni, imprenditore bolognese anima del Papeete Beach ed europarlamentare della Lega eletto nel 2019: a Bruxelles fa parte delle Commissioni Trasporti e turismo e della Commissione per la pesca.
Fra i 35 imprenditori coinvolti dal sequestro di beni ci sono anche nomi molto noti dell’imprenditoria ravennate. Il nome più eclatante e la cifra più consistente è però quella del Papeete per via del suo patron e del suo abituale frequentatore: Matteo Salvini. Fu qui che il segretario della Lega aprì la crisi di governo nell’estate del 2019, con lo slogan “datemi i pieni poteri”.
FRATOIANNI (SI): “Però, che bella gente dalle parti della Lega”
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i sig. ristoro, e pure magari contrarissimi di reddito di cittadinanza, e cercatori di aiuto all impresa, se fanno così dove li prendono i soldi?????
Forse Fratoianni si è fermato all’inizio della lista delle imprese turistiche coinvolte. Se la scorre tutta, troverà anche nomi più vicini alla sua parte politica.
Pecunia non olet.
È tutto un magna magna.
E Fratoianni, come giustamente fa notare un altro commentatore, forse dovrebbe rileggersi la lista per avere un quadro piú completo della situazione.
Il malaffare non ha colore politico: è intrinsecamente umano.
sig lucio una grande verità
Cosa c’entra Fratoianni???
Si parla della Lega, leggere attentamente signori!!!
@mirko…centra perche’ ha strumentalizzato la notizia condannando e mettendo in evidenza solo gli avversari frequentatori del locale…Lei , invece ,dovrebbe leggere attentamente nomi delle aziende e persone coinvolte:-))) e capire cio’ che legge. Buone ferie..