Confcommercio e Federalberghi Ascom Cervia: “Le risse a Milano Marittima non sono semplici ragazzate”

Confcommercio e Federalberghi Ascom Cervia condividono la posizione assunta dalla Procura di Ravenna in merito alla movida violenta nonché la decisione relativa alle misure punitive messe in campo al fine di arginare i fenomeni di ordine pubblico che questa estate – come mai prima – hanno colpito duramente il centro di Milano Marittima.

L’Associazione e il Sindacato ritengono che la scelta della Procura rappresenti una ulteriore risposta a dimostrazione della presa in carico dei problemi di ordine pubblico legata alla città.

“Cervia e Milano Marittima sono la seconda destinazione per importanza della Regione Emilia Romagna e fra le prime dieci località a livello nazionale – sottolineano da Confcommercio e Federalberghi Ascom Cervia-. Questo successo si è consolidato negli anni per le scelte illuminate e le capacità delle amministrazioni che si sono succedute e dell’imprenditoria locale. Non è concepibile, né tantomeno tollerabile, che ad ogni fine settimana si ripetano episodi di disordine pubblico che mettono in pericolo turisti e residenti, mettendo costantemente in imbarazzo l’amministrazione e gli operatori del turismo che con sacrificio, specie in questi anni così difficili hanno scommesso ed investito sulla promozione e l’immagine di una città verde, ordinata, pulita e sicura. Continuando di questo passo, infatti, con le immagini che rimbalzano virali sui social e sulle testate giornalistiche il rischio è che si comprometta non solo la stagione attuale, ma irrimediabilmente anche le prossime”.

“Pur comprendendo che le giovani generazioni abbiano subito un impatto emotivo legato all’emergenza sanitaria, alla didattica a distanza e alla chiusura delle discoteche riteniamo che gli episodi accaduti non siano giustificabili come “bravate” rimarcano associazione e sindacato.

“Auspichiamo che la linea assunta venga mantenuta, scoraggiando in futuro l’idea che nella nostra città tutto sia concesso, compreso il divertimento sfrenato che possa liberamente sfociare in atti di violenza e aggressioni verbali e fisiche” concludono.