Continuano i disagi nel trasporto pubblico. Start Romagna: mancano 140 autisti senza green pass o in malattia, “impossibile fare di più”

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Start Romagna comunica che “non ci sono modifiche sostanziali nella situazione del trasporto pubblico in Romagna.” La situazione riguardante gli autisti indisponibili ha visto nella giornata di ieri 19 ottobre “numeri in linea con quelli comunicati il giorno precedente, seppure in lieve flessione.”

Start afferma che ieri ha effettuato il 92 per cento delle corse: il 95 per cento nel bacino di Forlì-Cesena, l’88 per cento a Ravenna e il 92 per cento a Rimini. “L’adeguamento delle corse è stato definito e la situazione odierna sarà quella dei prossimi giorni e fino a quando non ci sarà la condizione per ulteriori interventi. – scrive Start – Sono state spostate ulteriori corse per aumentare il numero nelle fasce orarie di utilizzo da parte di studenti e lavoratori. Ciò comporta inevitabilmente la penalizzazione in altri orari. Tutte modifiche condivise con AMR – Agenzia della Mobilità Romagna.”

Sul sito web di Start Romagna, nei bacini di riferimento, sono riportate le corse non garantite per la giornata di oggi. Online, sul sito dell’Azienda, sono disponibili inoltre funzioni che consentono di avere informazioni in tempo reale su due fronti: sapere se il bus in arrivo ha una capienza al di sotto dell’80% ed è quindi a disposizione; conoscere in quanti minuti è previsto l’arrivo del bus alla fermata. Seppure con breve preavviso, danno notizia sulla disponibilità della corsa.

Start precisa che la “situazione di utilizzo massimo del personale per via della capienza dei mezzi ridotta all’80% e di orari scolastici immutati, la mancanza di una settantina di autisti senza green pass sommata a quasi altrettanti indisponibili per malattie e permessi e all’impossibilità di poter chiedere per la privacy ai propri dipendenti, fino a un paio di giorni prima del 15 ottobre, se erano muniti di green pass”, tutti questi fattori fanno capire come risulti “difficile garantire il normale servizio.”

“L’Azienda sta producendo uno sforzo enorme per limitare i disagi comprendendo le difficoltà di chi organizza le proprie giornate facendo conto sull’utilizzo del Trasporto Pubblico. Il numero di autisti dal 2018 è cresciuto da 701 a 711, quindi è una falsità dire che sono diminuiti, così come non risponde al vero la remunerazione che qualcuno ha improvvidamente dichiarato ai media e il confronto con gli operatori privati. – continua Start Romagna – L’azienda, alle prese con la mancanza di autisti come tutte le aziende del tpl italiane, ma condizione eguale nel settore privato, ha messo in campo una iniziativa che tutto il sistema italiano guarda con favore, il progetto Scuderia Start. L’obiettivo è assumere 45 autisti entro la Primavera, compartecipando ai costi per ottenere la patente, requisito che spesso ostacola le candidature. Mai prima d’ora s’era compiuto uno sforzo del genere, con la finalità di garantire il turn over, detto che il rapporto personale impegnato servizi svolti in Start non è certamente più basso di quello della media delle aziende del settore.”

“Infine, da più parti si torna a chiedere a Start Romagna di sostenere il costo o porzione di esso per i tamponi ai dipendenti: l’Azienda ribadisce che non le è consentito di offrire il costo del tampone ai dipendenti, neppure in forma parziale, ma è impegnata a ricercare strutture abilitate che possano fare i tamponi a prezzi calmierati presso le principali residenze della società” conclude la nota di Start.

 

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Commenti

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  1. Scritto da Aldo

    L’assurdo è che gli autisti senza green pass possono viaggiare come utenti.

  2. Scritto da Andrea

    L’assurdo Aldo che ci siano i novax.

  3. Scritto da ST

    Il Governo ha sbagliato a scegliere la via della sospensione dal lavoro senza che si perda il posto… occorreva prevedere il licenziamento.

  4. Scritto da PORTER

    Agli inizi della pandemia, quando eravamo meno protetti, il governo diceva quali attività erano permesse e quali no in base ai codici ATECO.
    La stessa cosa si doveva fare con il Green Pass dei lavoratori. Io prendo l’autobus tutti i giorni e anche in piena pandemia i servizi non sono mai venuti meno. Significa che il Covid non aveva colpito più di tanto gli autisti. Ora che molti sono vaccinati era proprio il caso di allontanare dal lavoro gli autisti senza Green Pass?

  5. Scritto da Gattorosso

    Sbagliato attaccare l’azienda, purtroppo anche tra gli autisti come in altre realtà ci saranno i novax che neanche intendono fare sempre i tamponi ed ecco il risultato, gli autobus non circolano!

  6. Scritto da Emanuele

    Novax = Ignoranza; Ravenna è il bacino con la minore regolarità del servizio (88%) in Romagna. A voi le conclusioni.

  7. Scritto da maurizio marendon

    Hanno obbligato alla vaccinazione i medici ed infermieri che svolgono un ruolo di pubblica utilità ma gli autisti, i tramvieri, i macchinisti dei treni che svolgono un pari servizio di utilità pubblica quelli non sono obbligati al vaccino e possono darsi malati.
    Questa è l italia che avete voluto

  8. Scritto da leo

    di sicuro ci si poteva pensare prima e forse si trovava qualche alternativa – ho letto
    di una azienda dove i non vaccinati e no green pass sono stati messi tutti insieme
    in un capannone a fare manutenzione con entrata diversificata dagli altri operai
    quindi cari autisti dimostrate che volete lavorare e magari proponetevi x lavare i mezzi pulire etc etc al sicuro e separati

  9. Scritto da agi62

    Forse l’unica alternativa a tutto questo casino è dare il via libera a tutti, ormai siamo vaccinati più del 80%, chi non si vuole vaccinare al massimo finirà in rianimazione mentre chi è vaccinato si spera che non stia troppo male, alla fine arriveremo all’immunità di gregge.
    I no-vax e i no green-pass saranno contenti e la vita riprenderà per tutti.

  10. Scritto da Remo

    A chi non ha patente e utilizza i mezzi pubblici Ravennati, oltre a mezzi vintage, per chiedere informazioni si chiama il 199 115577 a pagamento (indecenza pura!), organizzazione senza criteri per il distanziamento con un solo punto entrata7uscita, operatori che rispondono malamente agli utenti, per fare un esempio una ragazza sale sulla linea 1, chiedendo se va al Pala de André, come risposta: NON LO SO! NON LO SO!!!
    Mi fermo qui testimoniando il mio dissenso e disgusto a questa iniziativa…

  11. Scritto da Gattorosso

    A Remo: quindi??????
    Perché pubblicarlo? Non sapeva dove mandare il reclamo e lo ha scritto qui?

  12. Scritto da Remo

    A Gattorosso:
    Certo! Se un turista vuole visitare Ravenna deve essere informato dei disagi che arrecano questi soggetti.
    L’arma della malattia sono state utilizzate precedentemente prima della pandemia, durante le festività natalizie e pasquali, lo chieda agli autisti Romagnoli.