Abbonamenti col nome d’elezione per le persone trans sui bus di Start Romagna: la battaglia vinta dai genitori di Greta

Una brutta storia personale che si è conclusa con un bel finale collettivo. Ricordate quando raccontammo dell’episodio successo a Greta, la ragazzina transgender di Ravenna, su un autobus di Start Romagna che la riportava a casa da scuola? La giovanissima aveva scordato il biglietto e il controllore, non capendo la situazione, l’aveva costretta a dirle il suo nome (che per l’anagrafe è ancora quello registrato al momento della nascita), negandole la possibilità di chiamare i genitori per risolvere la situazione. Un coming out forzato, che aveva messo in grande difficoltà psicologica la ragazza.

I genitori, Cinzia e Luigi, che insieme hanno fondato l’associazione “Affetti Oltre il Genere” proprio per dar voce alle istanze delle famiglie dei giovanissimi che si trovano a vivere l’esperienza della varianza di genere, si sono rivolti a Start Romagna, per trovare una soluzione.

Va ricordato che Greta era costretta ad acquistare i biglietti del bus e non l’abbonamento, per evitare di trovarsi ad esibire documenti che riportano il suo nome anagrafico e non quello d’elezione. Il tutto anche, con un aggravio considerevole dal punto di vista economico per le tasche della famiglia che, per non metterla in situazioni capaci di produrle imbarazzo, l’ha sostenuta anche su questo fronte.

L’azienda si è dimostrata da subito molto sensibile alle richieste della famiglia di Greta. “Ci hanno convocato rapidamente – commenta Cinzia, la madre – e ci hanno proposto una convenzione, tra Start e la nostra associazione: questa prevede la possibilità per “Affetti Oltre al Genere” di farsi garante per tutte le persone che non vogliono presentare i documenti ai controllori per questioni di genere”.

“In virtù della convenzione – come spiega Lugi, il padre di Greta -, alle persone transgender che ne fanno richiesta viene erogata una tessera della nostra associazione, con la quale possono recarsi alle biglietterie Start Romagna per ottenere l’abbonamento. Qui, verrà erogata la tessera dell’abbonamento, con la foto abbinata al nome d’elezione della persona e verrà applicato sulla tessera dell’associazione un bollino argentato, leggibile dagli strumenti in dotazione ai controllori, che lo rende a tutti gli effetti un documento di riconoscimento”.

In questo modo non sarà necessario far sapere a nessuno il nome assegnato alla nascita.

I vertici di Start Romagna si sono anche resi disponibili a formare il proprio personale di biglietteria e addetto ai controlli sulle tematiche di genere, per sapere come relazionarsi al meglio con le persone trans e con varianza di genere.

“Si tratta di una cosa fresca – chiude Luigi -, ma ci sono già le prime persone interessate, a breve cominceremo con la distribuzione delle tessere”.

“È stato molto bello per noi sentire il desiderio da parte di Start di riconoscere la realtà delle persone transgender e l’impegno a voler essere inclusivi – commenta Cinzia -. Soprattutto in questo periodo, a pochi giorni dall’affossamento del Ddl Zan, registriamo un piccolo passo avanti nelle nostre quotidiane battaglie per i diritti dei nostri figli e di tutte le persone transgender, perché possano vivere una quotidianità più serena. Occasioni come questa insegnano anche ai genitori che è importante far emergere i disagi vissuti, che non bisogna tenerseli dentro, ma combattere per trovare soluzioni”.

“Abbiamo affrontato subito la segnalazione pervenuta dall’Associazione ‘Affetti oltre il genere’ e trovato, tramite una convenzione e una procedura dedicata, la soluzione che consentisse di superare il disagio – affermano da Start Romagna -. Tale procedura è ora possibile per coloro che ne sentono l’esigenza. Intanto siamo contenti che il disagio per Greta sia rientrato con soddisfazione di tutti. Abbiamo anche iniziato a formare il personale Start Romagna che opera agli sportelli delle biglietterie e al servizio di costumer care, nonché quello della società esterna che si occupa della controlleria, perché in presenza di casi analoghi il tratto della sensibilità sia diffuso e garantito”.

L’accordo sta generando un’onda con effetti che vanno oltre il ristretto confine provinciale: sia Start Romagna che Affetti Oltre il Genere si sono resi disponibili a promuovere la convenzione anche in altre città ed è possibile che presto si diffonda ad altri territori.

Commenti

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  1. Scritto da rockfeller

    Una stupidaggine senza limiti “…che non vogliono presentare i documenti ai controllori…”. Peccato che per legge sia obbligatorio fornire i documenti o le proprie generalità ai pubblici ufficiali durante un controllo.
    Tale obbligo è disposto dal codice penale, il quale prevede il dovere per tutti i cittadini di dare indicazioni sulla propria identità personale ad un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni. Quindi Start Romagna conta più del codice penale???

  2. Scritto da batti

    rockfeller, il nome scelto è certamente collegato al proprio. sicuramente a un controllo quello scelto sarà come quello anagrafico,evitando che qualche stupido si voglia far notare