Lugo, scoperta la nuova facciata del Teatro Rossini. Ranalli: entro l’anno la consegna dell’opera e a ore il bando del nuovo direttore

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Il Teatro Rossini di Lugo ha scoperto la sua nuova faccia, un po’ più pallida di quella precedente. Ciò che è più importante è che il teatro cittadino di Lugo è ormai prossimo alla riapertura, dopo un lungo stop (dalla primavera del 2019) per lavori di consolidamento strutturale e restauro, i più significativi dopo la riapertura del 1986.

Il Teatro Rossini è il più antico teatro comunale dell’Emilia-Romagna tra quelli tuttora esistenti. La sua costruzione fu deliberata dal “Consiglio della Comunità” addirittura nel settembre del 1757. Nel luglio dell’anno successivo cominciano i lavori, seguiti da Francesco Ambrogio Petrocchi, architetto della stessa Comunità. Nel 1760 i lavori vengono affidati al celebre architetto e scenografo Antonio Galli, detto il Bibbiena, che porta a termine la costruzione e dipinge di sua mano l’interno. Nell’agosto 1761 durante la Fiera annuale, ebbe luogo l’inaugurazione ufficiale con l’opera Catone in Utica di Pietro Metastasio.
Nel 1813 vi si esibì il celebre violinista Niccolò Paganini mentre nel 1814 vi fu rappresentata per la prima volta un’opera del giovane Gioachino Rossini, il Tancredi. L’anno dopo viene messa in scena L’Italiana in Algeri; nel 1818 è allestita La gazza ladra. Nel febbraio del 1859 finalmente il teatro fu intitolato al vivente Gioachino Rossini, compositore di fama mondiale, che da giovane – come si sa – aveva studiato musica a Lugo. Undici anni fa si è anche scoperto che Rossini suonò nel teatro che oggi porta il suo nome: avvenne nell’agosto-settembre del 1806. All’epoca adolescente, Rossini fu impiegato al cembalo (mentre il padre Giuseppe suonò il corno da caccia) nell’opera lirica La nobiltà delusa.

Nel gennaio 1849 Giuseppe Mazzini tiene qui un discorso come deputato di Lugo all’Assemblea Costituente della Repubblica Romana. Nel 1876 è il poeta Giosuè Carducci, eletto nel Collegio di Lugo, a tenere un discorso di ringraziamento agli elettori. Nel 1902 Arturo Toscanini, già celebre direttore della Scala di Milano, vi dirige l’Aida di Giuseppe Verdi. Durante il secondo conflitto mondiale l’edificio viene gravemente danneggiato dai bombardamenti. Nel 1983 il Consiglio comunale di Lugo approva il progetto di ristrutturazione e la riapertura avviene alla fine del 1986. Poi una programmazione praticamente ininterrotta fino alla primavera del 2019.

Il Sindaco Davide Ranalli su Facebook pubblica la foto del teatro con la facciata “scoperta” e commenta: “Ci sei davvero mancato”.

“Abbiamo tirato giù impalcature e teloni e liberato la facciata, perché si è conclusa l’opera di ritinteggiatura e per evitare che le impalcature potessero macchiare la nuova facciata. È un preciso segnale che mandiamo alla città:dichiara Ranalliil teatro sta tornando. I lavori vanno avanti ed entro la fine dell’anno il cantiere potrebbe essere concluso. I lavori di restauro e riqualificazione sono stati complessi e non sono mancati i problemi lungo il cammino, perché era dal 1986 che il Rossini non veniva ristrutturato a fondo e ne aveva proprio un gran bisogno.”

“Fra l’altro il bando di selezione pubblica del nuovo direttore è imminente;continua Ranalliè questione di giorni se non di ore, perché abbiamo bisogno di dare un’organizzazione stabile al teatro per una nuova programmazione di qualità all’altezza della nostra tradizione e delle aspettative dei lughesi.”

“Noi lavoriamo perché i tempi di consegna dell’opera siano rispettati, quindi parliamo di fine 2021.conclude il Sindaco Davide RanalliUna volta restituito il teatro alla città faremo una grande cerimonia di riapertura e per il 2022, con il nuovo direttore, sarà pronta una nuova programmazione che rinnoverà la fama del Rossini.”

Teatro Rossini

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