Processo per il femminicidio di Ilenia Fabbri. Nanni la minacciava e più volte ha promesso di “farle la festa”. Ilenia era sola e impaurita. La figlia rifiuta di incontrare il padre fotogallery

Nella quarta udienza di oggi 10 novembre del processo per il femminicidio di Ilenia Fabbri – che si è svolta in Corte d’Assise a Ravenna – a tenere banco sono le minacce e le violenze psicologiche nei confronti della donna, uccisa all’alba del 6 febbraio 2021 nella sua casa di Faenza, da un sicario, Pierluigi Barbieri assoldato dall’ex marito Claudio Nanni. Questa la tesi dell’accusa.

Minacce estreme e reiterate (“piuttosto che darle tutti quei soldi pago qualcuno per farla fuori”). E violenze psicologiche (“senza di me non vali niente”), raccontate dalle testimonianze delle amiche e di un amico della vittima, ma che, in parte, trovano riscontro anche nei racconti di due amiche dell’ex marito. Un mosaico di dolore, di disagio, vissuto, emerge chiaramente, in grande solitudine da Ilenia, ricostruito passo dopo passo in una mattinata ancora una volta dedicata alla lista dei testimoni della Pubblica Accusa. Ma andiamo con ordine.

In apertura di udienza la PM Angela Scorza comunica alla Corte che i testimoni sono otto, anziché i nove previsti. Manca infatti all’appello Havasi Tibor Zoltan il titolare di una finanziaria con la quale Claudio Nanni ha investito 30.000 euro e alla quale chiedeva la restituzione dei soldi con una certa insistenza. Vive in Ungheria, ma non è stato possibile rintracciarlo. Sarà riconvocato per la prossima udienza in calendario per il 18 novembre, insieme ad alcuni agenti della polizia scientifica e della squadra mobile.

La prima a testimoniare è Laura Tredozi. Un’amicizia recente, la sua con Ilenia, che si è consolidata nel periodo del lockdown. “All’inizio – racconta la donna – la conoscevo di vista, perché lavorava nell’officina del marito. Dopo l’ho incontrata ad una festa: Ilenia era già separata”.

Ilenia si confida con la nuova amica, ammette che separarsi dal marito non è semplice: “Dice sempre il contrario di quello che io chiedo”. E la coinvolge, chiedendole di testimoniare in suo favore, nell’udienza del 26 febbraio del 2021, per la causa di lavoro che ha promosso contro il marito che non l’aveva mai pagata per il suo lavoro nell’officina di famiglia. Udienza che non si terrà mai, perché il 6 febbraio Ilenia viene barbaramente uccisa. “Mi diceva di avere paura – riporta Laura Tredozi – era preoccupata per l’udienza del 26. Mi farà ammazzare da qualcuno. E io le ho detto: scherzerai!”.

Fiorenza Conti conosce Ilenia nel 2002, entrambe fanno un corso della Regione che le ha portate a lavorare insieme in una palestra. “Le parlava dei rapporti con il marito?”, chiede la PM Angela Scorza. “Sì, sì. Nel 2016 le cose non andavano bene fra di loro. Inizialmente Ilenia mi raccontava che Claudio era apatico nei suoi confronti, era privo di interesse”. Le cose vanno via via peggiorando. Ilenia confida all’amica che “la situazione era molto brutta”. “Era sempre nervosa. Nel 2018 lui ha iniziato a farle terra bruciata attorno”.

Particolare confermato anche dall’amico di vecchia data, Mirko Moffa. “Inizialmente le aveva messo contro anche suo padre. A lui interessava solo vederla strisciare, la voleva morta. Ilenia ad un certo punto si è trovata sola, aveva realmente paura. Ma diceva: non mi devo arrendere, devo lottare, ho una figlia”. Moffa racconta anche che il Nanni cerca di fare firmare alla figlia Arianna, dopo la sentenza di separazione, un modulo per il cambio di residenza, adducendo come pretesto il cane che aveva acquistato per lei e che stava con lui. Mirko racconta anche di un’intrusione di ignoti nella casa di via Corbara. I ladri le portano via solo gli ori della mamma e lasciano lì il resto. Lei sospetta che ci sia lo zampino dell’ ex marito, che sia un’altra delle sue mosse per intimorirla. Anche per questo si informa per installare delle telecamere. “Poi, non avendo una lira, il discorso è finito lì” dice l’amico.

Claudio Nanni controllava l’ex moglie, tanto che le aveva fatto installare un Gps nell’auto “per poterla trovare al momento giusto e farle del male – , rincara la dose Lara Tozzola, amica di Ilenia fin dai tempi dell’asilo. – Lui, diceva, è il padre padrone mio, di Arianna, della casa”.

Sara Anedda e Ortensia Capirossi non hanno mai conosciuto Ilenia Fabbri, ma hanno avuto rapporti di amicizia con Claudio Nanni. La prima si trova con lui in un ristorante, a Ravenna, quando Nanni le chiede se conosce qualcuno per poter far del male a sua moglie “perché gli stava chiedendo tanti soldi.” “Lui mi disse – aggiunge la signora Anedda – che se la sua ex non avesse smesso di chiedergli soldi avrebbe domandato a qualcuno di farla fuori”. “Di fronte a questa richiesta mi sono arrabbiata – ammette la testimone – cosa dici, sei fuori di testa!”. La cosa finisce lì.

È il 9 febbraio 2021, tre giorni dopo il feroce assassinio di Ilenia, invece, quando Ortensia Capirossi si presenta spontaneamente al commissariato di Lugo. Ha sentito la notizia dell’omicidio al telegiornale, ha riconosciuto la foto di Ilenia e l’ha inevitabilmente collegata al marito e ad una cosa ben precisa che lui le aveva detto durante un breve periodo di frequentazione fra loro. “Fra gennaio e febbraio del 2018 – racconta – lo accompagnai dall’avvocato fu in quell’occasione che mi disse: prima o poi le mando qualcuno a farle la festa”. Subito dopo i due smettono di frequentarsi. Poi qualche tempo dopo la testimone porta la sua auto nell’officina di Nanni, gli chiede come va la causa di separazione e lui torna a ribadire il concetto: “Stai buona, mi vuole rovinare, prima o poi le mando qualcuno”.

Ma c’è un altro particolare, non privo di interesse. La signora Capirossi lavora per una finanziaria: si occupa di procacciare clienti. Nanni decide di investire con questa società prima diecimila euro poi altre ventimila. Attorno a fine novembre del 2020 chiede improvvisamente che gli vengano restituiti i suoi soldi. Li vuole in fretta. Li vuole in contanti. Dice che non si fida più dell’azienda, di essere convinto che lo prendano in giro. Scrive all’ex amica su whatsapp: “Spero per te di ricevere i miei soldi”.

Viene sentita poi come testimone una conoscente di Ilenia. L’udienza sta per finire, quando il difensore di Nanni, l’avvocato Umberto Furnari, fa richiesta per conto del suo assistito, di colloquio con la figlia Arianna. Quest’ultima, presente anche oggi in udienza, però non accetta e il Tribunale non dà parere favorevole.

L’udienza viene aggiornata a giovedì prossimo, 18 novembre, ore 9,30.