Covid, Milano Marittima. Serate in discoteca annullate e biglietti non rimborsati: l’esasperazione dei clienti

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L’emergenza sanitaria in corso per il protrarsi della pandemia da Covid-19, con cui conviviamo ormai da quasi due anni, ha messo a dura prova il lavoro di molte attività commerciali dei più disparati settori. Il ramo alberghiero, della ristorazione, negozi e da ultimo anche i locali legati alla movida.

Le ultime misure adottate dal Governo e contenute nel Decreto Natale 2021, in vigore dall’alba della scorsa Vigilia, vietano tra le altre, l’organizzazione di feste e di concerti. Il Governo ha infatti deciso che fino al 31 gennaio 2022 saranno vietati gli eventi, le feste e i concerti che implichino assembramenti all’aperto.

Una notizia che ha colto impreparati gli addetti ai lavori. Le serate in discoteca, i concerti, erano già stati organizzati e i biglietti venduti. Tutto annullato. Una situazione davvero critica per i lavoratori e per i clienti, alcuni dei quali aspettano ancora il rimborso dei biglietti o una risposta dai locali su come procedere. Come i tanti commenti di lamentela lasciati sui social dagli utenti, dopo l’annullamento della festa di Capodanno in una discoteca di Milano Marittima.

“Abbiamo pagato anticipatamente le prevendite per la serata. Il responsabile alla comunicazione mi aveva assicurato fosse confermata e che in caso di annullamento, per qualsiasi motivo, sarebbe stata rimborsata. Noi clienti siamo ancora a mani vuotescrive un utente.

“Prevendite mai rimborsate, continuano ad inventare scuse per non farci riavere i soldi versati in anticipo” aggiunge un altro. “Si sapeva già dal 24 dicembre, ma avete confermato comunque la serata” proseguono sui social

Vorrei che questo comportamento non passasse inosservato. Abbiamo il diritto ad avere risposte chiare” chiosa un utente.

Il locale, di cui al momento non è stato possibile ricevere una dichiarazione, in ottemperanza ai divieti anti-Covid è stato costretto ad annullare la serata. Situazione che certamente avrà arrecato enormi disagi. Tuttavia, dall’altra parte, è diritto dei clienti e dei consumatori in generale, avere forme di rimborso adeguate e soprattutto, ricevere una comunicazione informata sui fatti che sia chiara e trasparente.

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