Ravenna in lutto per la morte dell’architetto Danilo Naglia. Aveva 93 anni. Suoi i progetti dell’Itis e di Casa Melandri

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Si è spento ieri 18 gennaio all’età di 93 anni l’architetto Danilo Naglia a cui si debbono progetti, realizzazioni e studi importanti per Ravenna.

Nato e cresciuto in una famiglia di artisti, padre pittore e madre pittrice e musicista, Naglia in giovane età frequenta il Liceo Artistico di Ravenna, che lo orienta alla scelta della Facoltà di Architettura dopo il diploma. Si iscrive all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV), presso il quale è allievo di Bruno Zevi, Ignazio Gardella, Franco Albini, Giuseppe Samonà, Giovanni Astengo, e dove si laurea con il massimo dei voti nel 1957. Il periodo universitario esercita una forte influenza sulla sua produzione successiva, che lo vede attivamente coinvolto in varie collaborazioni: la più significativa è quella con l’amico e collega Gino Gamberini, con il quale il sodalizio dura per più di dieci anni; altre di rilievo sono quelle con Sandro Gatti, Giorgio Piani, Renzo Stumìa, Leonardo Cordone, Giuseppe Grossi e Roberto Raffoni.

Iscritto all’ordine degli architetti della Provincia di Ravenna, è considerato uno dei professionisti più rappresentativi che abbia operato nell’area ravennate tra il 1960 ed il 1980, dove si concentra gran parte del suo lavoro.
Assieme agli architetti Gino Gamberini e Antonino Manzone progetta l’Istituto Tecnico Industriale Nullo Baldini di Ravenna (1959-61), uno fra i migliori esempi di collaborazione fra questi professionisti di diversa formazione e background culturale. Tra gli altri progetti più significativi, sono l’Hotel Bisanzio a Ravenna (1958-59) e la Casa Elia Trombini a Cervia (1953-57).

Molto attivo nell’ambito pubblico, a lui si devono i progetti di diverse strutture scolastiche a Ravenna, tra le quali la Scuola elementare Crocetta (oggi Garibaldi), ma anche di abitazioni private, tra le quali Casa Biagetti e Casa Melandri a Ravenna, Casa Unifamiliare in via Raffaello Sanzio a Lugo. Tra i suoi lavori più significativi, sono: Casa Ercolani (1960-62), Colonia Città di Tirano a Cervia (1965-66), Edificio di piazza Marsala a Ravenna (1981).

Così lo saluta su Facebook il vice Sindaco Eugenio Fusignani:Architettura & progetto fra etica, memoria e ragione. Basterebbe questo titolo di un suo libro per descrivere Danilo Naglia, che oggi ci ha lasciato. A lui si devono alcune delle opere più significative della città. Un Architetto, di quella scuola veneziana di Zevi, Samoná e Astengo, che gli darà quella forte impronta che ha influenzato tutta la sua opera. Ti piango, caro Architetto: per la tua grande cultura; per la tua geniale creatività ma soprattutto per la stima e l’amicizia che nutrivo per te. Fai buon viaggio, mio caro amico Architetto.”

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