Conselice. Operazione “Digger Dog”, Polizia sequestra anche 180 grammi di hashish e 30 grammi di cocaina

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L’1 marzo 2022 s’è registrata una svolta importante nell’ambito dell’operazione investigativa denominata “Digger Dog”, che ha portato all’esecuzione di misure cautelari per il reato di spaccio emesse dal GIP del tribunale di Ravenna nei confronti di 20 cittadini italiani e albanesi. A carico di esse gli inquirenti hanno raccolto gravi elementi indiziari in relazione a fatti commessi in Romagna dal settembre 2019 al giugno 2020. La droga è stata scoperta da un cane della Polizia durante una perquisizione (da qui il nome “Digger Dog” per l’operazione).

L’ultimo sequestro è avvenuto nelle ultime ore ed ha base a Conselice: la Polizia ha svolto perquisizioni in casa di un uomo di 41 anni (uno degli ultimi ad essere segnalati dalla Polizia) trovando altri 180 grammi di hashish e ulteriori 30 grammi di cocaina. Il 41enne, che nascondeva anche materiale per il confezionamento della droga (un pusher in piena regola, si direbbe) è stato arrestato dalle Forze dell’Ordine.

IL RIASSUNTO DELL’OPERAZIONE DIGGER DOG

Le indagini ad inizio settimana sono state svolte dagli investigatori della locale Squadra Mobile con pedinamenti e un’assidua attività di intercettazioni ambientali sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Ravenna e nelle fasi operative avevano già condotto all’arresto di quattro persone e al sequestro di circa cinque chili di cocaina e 175.000 euro per finalità di confisca. Al vertice di questo articolato sistema, un cittadino albanese che si occupava di far arrivare la droga dall’estero e di smistarla ai colleghi. Le intercettazioni hanno portato a galla un complesso codice vigente tra i malviventi, in cui alle parole scambiate tra i ‘soci’, ad esempio,  “ci vediamo venerdì” corrispondeva il vedersi due giorni prima. Ad ogni segno di punteggiatura scritto nei messaggi, indicazioni ben chiare sui quantitativi di soldi e di droga.

In particolare, nel novembre del 2019, gli inquirenti avevano individuato e arrestato, nel faentino, un uomo in possesso di circa 110 grammi di cocaina. I successivi sviluppi dell’indagine avevano portavato ad ulteriori tre arresti nei mesi di marzo, maggio e giugno 2020 quando, in distinte operazioni, erano stati individuati dapprima un cittadino italiano in possesso di oltre 800 gr. di cocaina, poi uno straniero che trasportava sulla sua auto una confezione di circa 1 kg della stessa droga e infine, in una articolata operazione, era stata perquisita l’abitazione del custode e qui trovata una consistente partita di droga per circa 3 kg di cocaina. Contestualmente era stati indagati due complici nei confronti dei quali le forze dell’ordine avevano proceduto al sequestro di 175.000 euro in contanti, occultati nel cruscotto di un autoarticolato che trasportava autovetture verso l’Albania.

Durante la perquisizione in casa da parte degli agenti di Polizia, il suo cane corre in giardino e inizia a scavare. Qui la scoperta della droga nascosta. Così è stato ‘smascherato’ uno degli indiziati nell’ambito dell’operazione investigativa chiamata “Digger Dog” e che ha portato alle prime ore di oggi, 1 marzo, all’esecuzione di misure cautelari per il reato di spaccio, emesse dal G.I.P. del tribunale di Ravenna nei confronti di venti cittadini italiani e albanesi, a carico delle quali gli inquirenti hanno raccolto gravi elementi indiziari in relazione a fatti commessi in Romagna dal settembre 2019 al giugno 2020.

Al termine delle indagini su richiesta della Procura della Repubblica, il G.I.P. presso il Tribunale di Ravenna ha emesso venti provvedimenti di misura cautelare personale – di cui quattro in carcere, dodici in regime di arresti domiciliari e quattro sottoposizioni all’obbligo di dimora – nei confronti di altrettante persone, coinvolte a vario titolo nel concorso dei reati di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. 

Nel corso delle odierne operazioni, sono state perquisite abitazioni e alcune attività commerciali riconducibili alle persone destinatarie delle misure, con l’impiego di circa ottanta fra donne e uomini della Polizia di Stato, appartenenti Squadra Mobile, ai Commissariati di Faenza e Lugo, ai Reparti Prevenzione Crimine di Bologna, Padova, Pescara, Perugia ed alle unità cinofile di Bologna e Ancona.

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