Federica Del Conte e i cantieri aperti: il 15 giugno riparte il palasport, a luglio apre la palazzina degli uffici comunali, ma il 25 giugno il ponte di Grattacoppa non sarà finito

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Federica Del Conte, Assessora ai Lavori Pubblici del Comune di Ravenna si trova a gestire in questi mesi alcuni cantieri “difficili” di importanti lavori pubblici, primo fra tutti quello del nuovo palasport. Cantieri che dopo avere attraversato tutti i problemi legati alla pandemia ora incontrano le difficoltà di approvvigionamento e il rincaro dei materiali e – in qualche caso – anche la grana delle interdittive antimafia che fermano i lavori, come nel caso del Consorzio Research a cui è affidato il palasport.

La buona notizia su questo fronte è arrivata nei giorni scorsi: il Presidente della sezione per le misure di prevenzione del Tribunale di Salerno, Gaetano Sgroia, ha sospeso per un anno gli effetti dell’interdittiva antimafia, emessa lo scorso 12 aprile dalla Prefettura di Salerno nei confronti del consorzio e nominato un commissario. Sulla scorta di questa decisione, possono riprendere dunque i lavori del Consorzio Research al nuovo Palazzo dello Sport di Ravenna, in Viale Europa, affidati a Cear e RH. Appare dunque premiata la linea di condotta dell’Amministrazione comunale di Ravenna che aveva deciso di attendere le decisioni della magistratura.

A Federica Del Conte chiediamo del palasport, ma ne approfittiamo per fare un breve escursus anche su alcuni altri importanti cantieri aperti.

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IL NUOVO PALASPORT

“Alla luce delle sentenze del Tribunale di Salerno che hanno sancito la sospensiva di un anno dell’interdittiva antimafia e portato alla nomina di un commissario per il Consorzio Research, ora ci sono tutte le condizioni perché i lavori al nuovo palazzetto dello sport di Ravenna possano finalmente riprendere. Il nuovo via libera al cantiere è fissato per mercoledì 15 giugno.dice Federica Del ConteAbbiamo un anno di tempo per arrivare a buon punto nella realizzazione dell’opera. Se non ci saranno ulteriori intoppi e imprevisti, diciamo che potremmo arrivare nei prossimi 12 mesi a costruire una fetta importante della nuova struttura, almeno per quanto riguarda le parti obbligatorie, quindi il corpo del palasport. Mentre le opere opzionali, come sappiamo, riguardano la sistemazione delle aree esterne al palazzo e gli allestimenti interni. Quando dico il corpo fondamentale del palazzetto intendo anche le due grandi palestre che fanno parte della struttura e la completano.”

Ovviamente date tutte le vicissitudini – Covid prima, interdittive e contenzioso poi e infine la crisi dei materiali – è inutile a questo punto fare un confronto con le previsioni di consegna (primavera 2021). Le date effettive di ultimazione dell’opera slitteranno probabilmente a fine 2023, incrociando le dita. Come è stato ribadito recentemente in un dibattito in Consiglio e come conferma Del Conte “i lavori già eseguiti sono pari al 30% dell’opera”. Fino alla sospensione dei lavori erano state completate le opere di fondazione e quasi ultimate le parti strutturali portanti che dovranno reggere le tribune. A bando c’era un’opera base da 15.500.000 euro (il corpo centrale del palasport con le palestre) e due ipotesi di varianti per implementazioni del progetto per altri 4.500.000 euro. In totale il bando ammontava a 20.000.000 di euro. La lievitazione complessiva dei costi finora è stata da 20 milioni a 21.750.000 euro, una crescita inferiore al 10%.

Ricordiamo che il nuovo palasport avrà una capienza di 6 mila posti, doppia rispetto al Pala De André, e sarà insonorizzato in modo da ospitare anche grandi concerti oltre ad essere teatro dei match di basket e volley. Le due grandi palestre saranno a disposizione delle principali società sportive, mentre in caso di emergenze tutta l’area di Viale Europa con i due palasport avrà anche la funzione di hub per la protezione civile. Infine, e non è poco, la gestione del nuovo palazzetto dovrebbe essere meno onerosa del “caro” Pala De André. I costi sostenuti sono tali oggi che le squadre ravennati hanno deciso in diverse occasioni di trasferirsi sui parquet di Faenza o Forlì anziché giocare fra le mura amiche.

nuovi uffici comunali via berlinguer

LA NUOVA PALAZZINA DEGLI UFFICI COMUNALI

Su questo fronte c’è una notizia, da tempo attesa. Finalmente c’è una data per la piena funzionalità alla nuova palazzina degli uffici comunali di via Berlinguer: 1° luglio 2022. L’annuncio dell’apertura dei nuovi uffici comunali era già stato dato a più riprese, ma fino ad ora non era ancora accaduto nulla. Invece il 1° luglio pare proprio che il trasloco dei vecchi uffici nella nuova sede cominci.

“Per quanto riguarda l’edificio di pertinenza del Comune, che andrà ad ospitare tutti gli uffici nuovi dell’Urbanistica, dell’Edilizia, dell’Ambiente e del Suap (lo Sportello unico per le attività produttive, ndr), la struttura è stata consegnata. Noi stiamo montando in questi giorni gli arredi. E dai primi di luglio è previsto l’inizio del trasloco dei vari uffici e servizi. Un trasloco che va fatto in modo scaglionato e progressivo anche perché dobbiamo sempre garantire la continuità dei servizi ai cittadini e alle imprese. Tutto va fatto in modo tale da non interrompere il servizio e da non arrecare disagio agli utenti. dichiara Federica Del ConteSe non è il primo luglio, sarà la prima settimana di luglio. Comunque, comincia il trasferimento degli uffici nella nuova struttura ed entro il mese di luglio il trasferimento di tutti gli uffici potrebbe già essere concluso”.

Anche per la palazzina di Via Berlinguer ricordiamo che c’era stata l’interdittiva antimafia che aveva bloccato i lavori della ditta Passarelli di Napoli nel 2020, poi superata perché la Prefettura napoletana aveva nominato un commissario che aveva consentito alla ditta di operare per completare le opere già in via di realizzazione. L’altra palazzina, quella di Arpae, Agenzia Prevenzione Ambiente Energia Emilia-Romagna, in corso d’opera aveva subito modifiche al progetto iniziale (su richiesta della stessa Arpae): perciò il cantiere Arpae è più indietro e non potrà essere terminato prima della fine del 2022. I due cantieri di via Berlinguer – quello del Comune e quello di Arpae – non sono solo slittati nel tempo (iniziati nel 2014 dovevano essere terminati al massimo nel 2018) ma sono anche lievitati per quanto riguarda i costi di realizzazione. Per il Palazzo degli Uffici Comunali il Comune di Ravenna aveva previsto di spendere 8 milioni di euro ma ne spenderà 12,7 (e qualcuno ha calcolato che siamo già oltre questa cifra). Arpae per la sua sede vede lievitare i costi da 10,4 a 19,5 milioni.

IL PONTE DI GRATTACOPPA

Gli intoppi continuano invece per il ponte di Grattacoppa che doveva essere terminato e consegnato per il 25 giugno. Così non sarà.

“A Grattacoppa il cantiere del ponte è più indietro.dice l’Assessora Del ConteAd oggi la scadenza prevista è per il 25 giugno, ma è molto presumibile uno slittamento dei lavori. Noi stiamo lavorando ad una perizia di variante che consentirà di rimodulare i tempi delle lavorazioni e quindi andrà a definire una nuova data per la consegna del ponte. Sappiano bene che quest’anno si è posto il problema determinante dell’approvvigionamento dei materiali. Oggi la fotografia della situazione è questa: avremo un ulteriore slittamento. Non appena avremo la perizia di variante – intorno al 25 giugno – avremo anche indicazioni più precise sui tempi necessari per arrivare al completamento dell’opera. In questo momento, senza la perizia tecnica, non è corretto fornire ancora una data.”

Ma che informazioni possiamo dare ai cittadini di quelle località che subiscono da mesi notevoli disagi e devono fare un giro molto più lungo per collegarsi con la parte sud del territorio e con la città, che cosa si può dire loro? “È vero, purtroppo ci sono molti disagi.dichiara Del ContePosso dire che noi stiamo cercando di fare tutto il possibile per restringere al massimo i tempi di completamento, all’interno delle procedure tecniche dell’appalto. Il nostro impegno è quello di usare tutti gli strumenti a nostra disposizione e di metterci tutta l’energia necessaria, dando la massima priorità al completamento.”

Con la perizia di variante che si andrà a fare per stabilire i nuovi tempi di completamento del ponte, dice l’Assessora, si andranno a definire anche i meccanismi per cui se i nuovi tempi non saranno rispettati, scatteranno delle penali per la ditta esecutrice.

Ex Caserma Alighieri Ravenna

IL PARCO URBANO NELL’EX CASERMA DANTE ALIGHIERI

Anche il nuovo parco urbano nell’ex caserma Dante Alighieri in pieno centro sta subendo qualche intoppo. Inizialmente doveva essere pronto per la fine dell’estate 2021. Poi si è resa necessaria un’opera di bonifica non prevista. Opera che doveva essere completata proprio in queste settimane, ma che richiede più tempo del previsto.

“Qui va aperto un ragionamento su cosa significa un’opera di bonifica in un’area di rigenerazione urbana in pieno centro storico. La necessità di bonifica spesso si presenta in aree come quelle della Darsena, che in passato erano utilizzate per finalità di carattere artigianale, industriale, produttivo, quindi con usi diversi rispetto alle finalità residenziali. La bonifica in centro pone altri problemi, diciamo che è più complessa. Creare un parco urbano nel cuore della città, la parte più densamente costruita, è un intervento molto ampio e delicato.dice Federica Del ConteRicordiamo che abbiamo demolito e destrutturato 15.000 metri quadrati di superfici con caserme, piazzali, officine. Abbiamo rimosso su tutta l’area 50 cm di terreno, piazzali, fondazioni, andando poi a smaltire in discarica tutto il materiale che era stato asportato. Ciò nonostante sono emerse delle cisterne che non risultavano, che non sembra fossero state segnalate agli uffici. Quindi l’opera di bonifica e messa in sicurezza dell’area è stata giocoforza ampliata rispetto alle previsioni iniziali. È diventata più complessa. Oggi è in corso ancora la caratterizzazione delle aree che porterà alla bonifica totale di quest’area. Sono procedure che richiedono tempo per le analisi e per le successive valutazioni dei risultati. Pochi giorni fa c’è stata la conferenza dei servizi sulla bonifica dell’area e sta andando avanti la caratterizzazione: io immagino possa durare ancora qualche mese, per cui entro l’estate noi non arriveremo a consegnare il parco finito. Penso che tutta questa fase sarà ultimata per l’autunno”.

Insomma la bonifica è più complicata del previsto e il parco non sarà completato e fruito dai cittadini prima della primavera del 2023. Anche perché se in autunno si completa la bonifica, poi ci saranno i tempi tecnici necessari per la piantumazione degli alberi, per l’allestimento delle aree verdi e dei percorsi, oltre che per l’illuminazione. L’inverno è una stagione buona per completare tutto questo lavoro ma non lo è per vedere “verdeggiare il verde” e quindi per la fruizione del parco. Aspetteremo la primavera.

Progetto Rocca Brancaleone: l'Arce

LA RIQUALIFICAZIONE DELLA ROCCA BRANCALEONE

Infine abbiamo chiesto all’Assessora Federica Del conte se è tramontato definitivamente il progetto di copertura nella ristrutturazione della Rocca Brancaleone, che fra l’altro tanto aveva fatto discutere (e molti avevano storto il naso).

“Noi oggi stiamo lavorando per ultimare i diversi stralci di riqualificazione della Rocca, per restituirle la piena funzionalità. È in corso il restauro di tutto il paramento murario esterno. Poi interveniamo all’esterno con il progetto di riqualificazione di quello spazio che oggi è utilizzato impropriamente come parcheggio e che diventerà invece un’area funzionale e di servizio per gli spettacoli e gli allestimenti. Non deve essere né sembrare un semplice parcheggio: l’area verrà attrezzata con materiali che s’inseriscono dal punto di vista paesaggistico in modo armonico nel contesto.conclude Federica Del ConteInfine, andremo a riqualificare l’interno dell’Arce, per la rifunzionalizzazione dello spazio dedicato agli spettacoli. Poi vedremo. Diciamo che l’ipotesi della copertura per ora è rimandata. Anche perché in questi ultimi anni è cambiato il mondo per il costo dei materiali e degli interventi e quindi dobbiamo anche fare un po’ i conti con la disponibilità delle nostre risorse e di quelle che riceviamo dallo Stato. Non ci precludiamo nulla, ma per ora abbiamo altre priorità.”

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Commenti

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  1. Scritto da Alex

    Fate un pò come Vi pare, tanto fate sempre come Vi pare. E avete sempre un scusa per tutto, sempre pronta. Vale sempre per Voi il famoso detto del Marchese del Grillo ” ….. e noi cittadini non siamo un ca..o” !!!!!!

  2. Scritto da (San) Michele

    E intanto giusto stamattina è crollato l’intradosso di parte dei solaio di copertura della piscina comunale: nello specifico, la zona antistante la testata della vasca da 25 metri.
    Per puro caso nessuno dei tanti presenti si è fatto male, ma il segnale è quantomeno sinistro.
    Specie perché, ad occhio e croce, il rischio è che la chiusura dell’impianto, attualmente prevista per il 31 ottobre, possa essere addirittura anticipata per fare fronte a questo ennesimo dissesto dovuto alla scarsa (inesistente?) manutenzione.

  3. Scritto da cromwell

    Sembra fantascienza, ma ci toccherà rimpiangere Fagnani!

  4. Scritto da Marco74

    Rimpiangere Fagnani proprio no!!!
    Comunque l’assessora poteva dire le opere compiute con successo nei termini nei costi ecc….
    A si dimenticavo non ci sarebbe stato nulla da dire….