Atto vandalico alla targa dedicata al calciatore antifascista faentino Bruno Neri, a Torino
Il 10 luglio targa e foto saranno ripristinate su iniziativa delle sezioni Anpi torinesi
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A pochi giorni dall’anniversario della morte di Bruno Neri, calciatore – partigiano faentino, morto in un conflitto a fuoco con le truppe nazifasciste, il 10 luglio 1944 nei pressi dell’eremo di Gamogna, un atto vandalico di chiara matrice fascista è stato perpetrato alla targa a lui dedicata in piazza San Gabriele da Gorizia a Torino, posta sul toret (fontanella distributrice di acqua pubblica tipicamente torinese e a forma di testa da toro). La piazza si trova a metà strada fra lo stadio Filadelfia e lo Stadio Comunale ora Grande Torino, campi di calcio che videro Neri protagonista con la maglia granata nei fine anni trenta.
“Dalla targa è stato asportato il logo dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) e danneggiata la foto del giocatore nato a Faenza il 12 ottobre 1910 e divenuto famoso oltre che per le sue prestazioni sportive fra Fiorentina, Lucchese e Torino, per non aver effettuato l’obbligatorio saluto fascista, nella partita inaugurale dello Stadio Comunale ora Franchi di Firenze; gesto immortalato e visibile nella fotografia che inquadra l’intera compagine gigliata” spiegano dall’ANPI.
Bruno Neri giocò nel ruolo di mediano nel Torino fra il 1937 ed il 1940 del direttore tecnico-allenatore Erbstein Egri, perito nella tragedia di Superga del 4 maggio 1949.
Vesti’ la maglia azzurra della nazionale italiana in tre occasioni sotto la guida di Vittorio Pozzo; una delle maglie indossate è esposta al Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata presso Villa Claretta nel comune di Grugliasco.
Negli anni del suo soggiorno torinese, frequentò i luoghi della cultura incontrando fra gli altri Dino Campana, Eugenio Montale, Cesare Pavese e numerosi antifascisti.
Al termine della sua carriera ritornò a Faenza per ricoprire il ruolo di allenatore – giocatore nella locale compagine ma allo stesso tempo affiancando il nascente movimento antifascista.
Scoperto si aggrego’ ai partigiani del Battaglione Ravenna con il nome di ” Berni” ed il grado di vicecomandante. Il 10 luglio 1944 insieme al comandante Vittorio Bellenghi nome di battaglia “Nico” ex giocatore di basket, si imbatterono in un drappello tedesco mentre erano in perlustrazione. Nel conseguente conflitto a fuoco entrambi rimasero uccisi.
A ricordalo oltre alla lapide sul luogo della morte, una targa è posta nella casa natale di corso Garibaldi 22 a Faenza. Sono dedicati alla sua figura vari impianti sportivi, tornei di calcio, associazioni, spettacoli teatrali,musicali e libri.
Il 10 luglio 2022 alle 11,00 presso il toret di piazza San Gabriele da Gorizia – Torino, su iniziativa delle locali sezioni Anpi Leo Lanfranco e Nicola Grosa con l’adesione di varie entità fra cui le Circoscrizioni 8 San Salvario-Nizza-Lingotto-Filadelfia e 2 Santa Rita-Mirafiori Nord-Mirafiori Sud, si svolgerà una cerimonia in suo ricordo che prevede fra l’altro il ripristino della targa e della sua foto.