Ravenna per due giorni provincia capitale d’Italia, con l’Assemblea dell’UPI presieduta da Michele de Pascale. Attesi molti ministri, sindaci, presidenti

Michele de Pascale sulla grande Romagna: "Io penso ci siano tanti modi per avere più Romagna, una Romagna più forte. Per questo ho proposto un tavolo di lavoro, per studiare le cose per bene, perché abbiamo troppi cattivi esempi di riforme frettolose"

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Mercoledì 13 e giovedì 14 luglio Ravenna diventa la Provincia d’Italia. La nostra città, infatti, il 13 e 14 luglio ospiterà l’Assemblea delle Province d’Italia, con la presenza di delegati da tutta Italia, Presidenti di Provincia, Sindaci, consiglieri, che si riuniranno al Teatro Alighieri per fare il punto sulle questioni all’ordine del giorno, dal PNRR alle riforme istituzionali al ruolo e alle funzioni attribuite alle Province.

“Province, Italia: visioni e sfide per disegnare la nuova agenda politica della provincia italiana” è il titolo dell’Assemblea, che sarà aperta dall’intervento del Presidente dell’UPI Michele de Pascale mercoledì 13 luglio a partire dalle 16. Scuola, infrastrutture, politiche per la famiglia,  riforme istituzionali e stato della finanza delle Province e dei Comuni: questi i temi principali che saranno affrontati, sempre considerando le scelte strategiche da adottare per rispondere ad uno degli obiettivi prioritari del PNRR, cioè la riduzione dei divari territoriali.

Un calendario fitto di incontri, che vedrà ospiti della politica nazionale e regionale: molti sono infatti i rappresentati del Governo che hanno già confermato la presenza: dal Ministro per le infrastrutture Enrico Giovannini al Ministro della PA Renato Brunetta alla Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, dal Ministro per la scuola Patrizio Bianchi alla Ministra per la famiglia Elena Bonetti alla Ministra per il Sud Mara Carfagna alla Viceministra per l’economia Laura Castelli e al Sottosegretario all’Interno Ivan Scalfarotto.

A concludere lavori, poi, ci sarà un incontro aperto ai cittadini, nel quale insieme al Vicedirettore del Sole 24 Ore, Roberto Bernabò, la Ministra degli Affari regionali Maria Stella Gelmini e il Ministro per il Lavoro Andrea Orlando discuteranno insieme al Presidente dell’UPI e Sindaco di Ravenna Michele de Pascale della nuova agenda politica della provincia italiana.

Attesi inoltre messaggi delle alte cariche dello Stato, a partire dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

I saluti istituzionali, poi, saranno riservati alle autorità regionali, con l’intervento del Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e del Sindaco di Ferrara, Alan Fabbri in rappresentanza di ANCI Emilia-Romagna.

“Dopo due anni di blocco a causa della pandemia – sottolinea il Presidente di UPI Michele de Pascale – questa assemblea sarà l’occasione per cercare di individuare, grazie al contributo che nascerà dal confronto tra diversi livelli istituzionali, strategie e percorsi per contribuire a dare nuovo slancio alle politiche di sviluppo e di ripresa del Paese, partendo dai territori. Abbiamo molti nodi da affrontare nel prossimo futuro, dall’attuazione del PNRR alle sfide che ci attendono in tema di energia, di ambiente, di costruzione di una PA sempre più efficiente e al servizio di cittadini e comunità, di una scuola accogliente e moderna. L’obiettivo prioritario resta la garanzia per tutti i cittadini di avere pari accesso a diritti e servizi, sia che si viva in una grande metropoli, sia che si abiti il territorio variegato e complesso della provincia italiana.”

Michele de Pascale presentando l’evento oggi nel Palazzo di Piazza Caduti ha sottolineato che è la prima Assemblea dell’UPI dopo molti anni e dopo la mezza riforma del Governo Renzi che non è mai stata portata a termine. A questo proposito de Pascale ha spiegato che “oggi la Provincia è un ente largamente sottovalutato, mentre negli ultimi anni c’è stato un costante incremento degli investimenti delle Province italiane. Lo Stato per 7-8 anni ha dimenticato le Province e ha dimenticato anche gli investimenti nelle strade provinciali e nelle scuole superiori che sono di competenza provinciale. Solo con il Governo Gentiloni le Province sono state rifinanziate e la svolta positiva è avvenuta con i due Governi Conte, poi confermata da Draghi. Oggi le Province ricevono finanziamenti adeguati che sono tutti finalizzati agli investimenti nei due settori fondamentali delle strade e delle scuole. Oggi la Provincia è un ente di coordinamento del sistema dei Comuni, la cui funzione però va precisata e stabilizzata, superando la logica emergenziale.”

In buona sostanza le Province chiedono maggiore riconoscimento e maggiore stabilità sul piano istituzionale. Sul tema della grande Romagna, della Provincia Romagna o Area Vasta Romagna o Città Romagna di cui si sta discutendo molto in questi mesi, de Pascale ha precisato: “Qualcuno ha proposto la Romagna Città Metropolitana, ma a mio parere in Italia ci sono già 14 Città Metropolitane e sono troppe. Ci sono poi Province come quella di Brescia o come quella di Salerno che da sole hanno più abitanti di tutta la Romagna. Noi diciamo che sarebbe opportuno attribuire alle Province le stesse funzioni delle Città Metropolitane. Questo accrescimento di ruolo e funzioni potrebbe anche favorire un accorpamento delle Province. Ma sull’architettura istituzionale occorre cautela, bisogna fare le cose con calma e valutando bene gli effetti. Per rimanere alla Romagna, se si fa un’unica Provincia che va da Alfonsine a Cattolica poi sappiamo che c’è un unico Prefetto, un’unica Questura e un unico Comando dei Carabinieri e così via. Io penso ci siano tanti modi per avere più Romagna, una Romagna più forte. Per questo ho proposto un tavolo di lavoro, per studiare le cose per bene, perché abbiamo troppi cattivi esempi di riforme frettolose.”

Infine, sempre a proposito di Romagna abbiamo chiesto a Michele de Pascale un parere sul fatto che pare riaperta la strada dell’accorpamento delle Camere di Commercio fra Ravenna e Ferrara, che lui aveva osteggiato. “La Riforma Calenda è una cattiva riforma, ma il Ministro Giorgetti è voluto andare avanti in maniera irremovibile su quella strada. Per me è un errore. Mi sono battuto come un leone perché questo accorpamento non si facesse, poiché a mio parere non c’era bisogno di alcun accorpamento. In ogni caso, se questa è la scelta, sono sicuro che collaboreremo con la Camera di Commercio di Ravenna e Ferrara e con quella della Romagna e che le due Camere di Commercio poi collaboreranno fra loro.”

SESSIONE I / 13 LUGLIO – ORE 16 – ASSEMBLEA PLENARIA UPI – RAVENNA – TEATRO ALIGHIERI

Ore 16 – Apertura dei lavori dell’Assemblea – Presiede e introduce Silvia Chiassai Martini, Vicepresidente UPI, Presidente della Provincia di Arezzo

Saluti istituzionali di:

  • Castrese de Rosa, Prefetto di Ravenna
  • Giandomenico Tomei, Presidente UPI Emilia-Romagna e Presidente Provincia di Modena
  • Antonio Decaro, Presidente ANCI
  • Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia-Romagna

Ore 17,15 – Relazione del Presidente dell’Upi Michele de Pascale, Presidente e Sindaco di Ravenna

Ore 18,00 – Conclusioni dei lavori della giornata con il Prof. Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione e il Prof. Enrico Giovannini, Ministro delle infrastrutture per la mobilità sostenibile

SESSIONE II / 14 LUGLIO – ORE 9:30 – ASSEMBLEA UPI – RAVENNA – TEATRO ALIGHIERI

Ore 9,30 – Apertura dei lavori dell’Assemblea – Presiede e introduce Stefano Marcon, Vicepresidente Vicario UPI, Presidente della Provincia di Treviso

Coordina i lavori Gianni Trovati, Giornalista Il Sole 24 Ore

Intervento di Massimiliano Fedriga, Presidente Conferenza delle Regioni

Ore 10 – Investire nel futuro: sostenibilità, sicurezza, innovazione. I Piani per le scuole superiori nel PNRR

Intervento del Prof. Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione

Ne discutono Rosaria Succurro, Presidente Provincia Cosenza; Piero Marrese, Presidente Provincia Matera; Antonio Caruso, Presidente Provincia l’Aquila; Emanuele Ramella, Presidente Provincia Biella; Sandro Parcaroli, Presidente Provincia Macerata; Andrea Massari, Presidente Provincia Parma

Ore 11,15 – Come cambiano le Province: le riforme istituzionali e la riorganizzazione della mission

Intervento dell’On. Ivan Scalfarotto, Sottosegretario Ministero dell’Interno

Ne discutono Matteo Ricci, Presidente AliAutonomie; Marco Gabusi, Assessore Regione Piemonte, Coordinatore Commissione Affari istituzionali e generali Conferenza delle Regioni e delle Province autonome; Antonio Pompeo, Presidente Provincia Frosinone; Laura Pernazza, Presidente Provincia Terni; Luca Santambrogio, Presidente Provincia Monza Brianza; Claudio Scajola, Presidente Provincia Imperia

Ore 12,30 – Interventi di Elena Bonetti, Ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità e di Mara Carfagna, Ministra per il Sud e la coesione territoriale.

SESSIONE III / 14 LUGLIO – ORE 14:30 – ASSEMBLEA UPI – RAVENNA – TEATRO ALIGHIERI

Ore 14,30 – Le nuove Province: come stabilizzare istituzioni e bilanci

Interventi di Luciana Lamorgese, Ministra dell’Interno e di Laura Castelli, Viceministro dell’Economia e delle Finanze

Ne discutono Pierluigi Peracchini, Provincia della Spezia; Enrico Bussalino, Presidente Provincia Alessandria; Stefania Proietti, Presidente Provincia Perugia; Stefano Minerva, Presidente Provincia Lecce; Pasquale Gandolfi, Presidente Provincia Bergamo; Michele Strianese, Presidente Provincia Salerno; Gianni Lorenzetti, Presidente Provincia Massa Carrara

Ore 15,30 – Presentazione del libro “Città Italia ”

Coordina l’autore Roberto Bernabò, Vice Direttore Il Sole 24 Ore

Ne discutono On. Maria Stella Gelmini, Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, l’On. Andrea Orlando, Ministro del Lavoro e delle politiche sociali e Michele de Pascale, Presidente UPI

UPI Unione delle Province d’Italia

L’UPI è l’Associazione che rappresenta tutte le Province italiane: 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario cui si aggiungono i 6 liberi consorzi della Sicilia e le 4 Province della Sardegna.  UPI svolge compiti di valorizzazione, promozione, supporto tecnico e politico per le Province e promuove la tutela delle istanze locali presso il Governo e il Parlamento. È parte della Conferenza Unificata e della Conferenza Stato-Città e Autonomie locali, istituite presso il Governo, organismi che hanno funzioni consultive, di coordinamento e di confronto in tutti i casi in cui Regioni, Province e Comuni debbano esprimersi su provvedimenti che hanno impatto sui territori e sulle comunità locali. L’UPI è inoltre interlocutore delle commissioni parlamentari di Camera e Senato attraverso la consultazione, il raccordo e l’espressione di pareri sugli atti che riguardano gli Enti Locali.

I rappresentanti dell’UPI sono parte del Comitato europeo delle regioni – CdR, l’assemblea dei rappresentanti locali e regionali dell’Unione europea attraverso cui Regioni, Province e Comuni partecipano all’interno del quadro istituzionale europeo. L’UPI rappresenta le Province in tutti gli organismi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, dalla Cabina di Regia con il Governo al Tavolo di partenariato con le forze economiche e sociali, ai tavoli tecnici per l’attuazione delle singole missioni.

Il Presidente dell’UPI è Michele de Pascale, Presidente e Sindaco di Ravenna. Il Direttore Generale dell’UPI è Piero Antonelli. L’Unione delle Province d’Italia fu istituita nell’Assemblea che si svolse il 23 e 24 marzo del 1908 nell’aula del consiglio della Provincia di Roma: vi aderirono 57 Province sulle 69 allora esistenti, tra cui Firenze, Genova, Milano, Reggio Emilia, Roma, Torino e Venezia, che ne redassero il primo statuto.

Primo Presidente dell’Associazione fu Giuseppe Cerutti, Presidente della deputazione provinciale di Venezia. Il giorno dopo la chiusura dei lavori una delegazione dell’Upi fu ricevuta dal Primo Ministro Giovanni Giolitti, che la riconobbe ufficialmente e avviò i primi accordi per inserirne una rappresentanza nelle Commissioni di governo chiamate a studiare regolamenti sulle autonomie locali.

Sciolta dal regime fascista, l’associazione continuò ad operare in clandestinità, attraverso la pubblicazione de “La Rivista delle Province”. Nel 1946 fu ricostituita ed ebbe un ruolo determinate negli anni tra il ‘50 e il ’70, nel riaffermare il ruolo delle Province.

IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA DUE GIORNI DI RAVENNA ASSEMBLEA UPI RAVENNA

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Commenti

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  1. Scritto da Maria Cristina

    Ma le province non dovevano essere smantellare??? O ancora una volta della volontà del popolo italiano non importa a nessuno???!!!!!

  2. Scritto da Direttore

    Signora Maria Cristina secondo la riforma Renzi-Boschi le Province dovevano essere smantellate, come dice lei, ma poi il popolo italiano ha bocciato quella riforma nel Referendum del dicembre 2016. Dunque le cose stanno esattamente all’opposto di come ha pensato lei. Il popolo italiano non ha chiesto di cancellare le Province ma ha votato per mantenerle. LA REDAZIONE