Porto Corsini, scontro auto-bici: muore ragazzo di 21 anni

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Sembra non arrestarsi il numero di incidenti mortali di questi giorni, dopo quello di ieri a Cervia e dello scorso 6 luglio, che è costato la vita al 23enne Andrea Guiduzzi. Un altro tragico incidente stradale si è verificato nella notte tra lunedì 11 e martedì 12 luglio, intorno alle 02:40, lungo via Baiona all’altezza del civico 251, nella località di Porto Corsini.

Simone Bergamini, 21enne, residente a Imola, è stato travolto da un’auto mentre insieme ad alcuni amici pedalava in bici da Porto Corsini verso la città. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, i quattro giovani dovevano rientrare a Marina di Ravenna. Dopo aver scoperto che il servizio traghetto era già sospeso, avrebbero deciso di percorrere via Baiona fino al ponte mobile e poi tramite via Trieste raggiungere Marina.

Ma mentre percorrevano via Baiona, più o meno all’ingresso dello stabilimento Teodora, il 21enne è stato investito da una Toyota Yaris, guidata da un 24enne, che procedeva verso Ravenna. Lo scontro è stato fatale: inutili i tentativi di rianimare il 21enne da parte dei soccorsi giunti sul posto, con l’auto medicalizzata e l’ambulanza.

 

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Commenti

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  1. Scritto da Paolo79a

    Mettiamo le luci nelle bici… 1 euro salva la vita.

  2. Scritto da Petar

    Infatti a Ravenna sono in pochi a circolare con i fanali nelle bici!!!!

  3. Scritto da Andrea

    Anche delle strade per il verso con la pista ciclabile e l’illuminazione devono salvare la vita, soprattutto se trafficate come questa,può capitare che uno abbia anche le luci,ma non funzionino per diversi motivi (pile scariche, lampadina fulminata…). Vogliamo metterci in testa che solo degli autovelox non sono sufficienti a rendere sicure le strade

  4. Scritto da stanco

    Tremendo! Non ci sono parole!
    Per guidare un’automobile servirebbe anche il porto d’armi oltre alla patente, perché si sa, l’automobile è prima di tutto un’arma.

  5. Scritto da ST

    Cerchiamo di non essere sciacalli, su.
    Appurato che è impossibile illuminare tutte le strade e avere piste ciclabili ovunque, così come imporre alle auto di andare a venti all’ora sempre, anche su strade extraurbane deserte… una luce intermittente nelle bici costa davvero pochi euro.
    Alle tre di notte, su una strada buia, colpevolizzare a priori l’automobilista mi sembra davvero assurdo.

  6. Scritto da PAOLO79A

    PER TUTTI: fatevi un giro al mare, da Marina di Ravenna a Punta Marina. Noterete alla Vostra destra una confortevole pista ciclo/pedonale in terra battuta, liscia da poterla percorrere con i pattini a rotelle… contate i ciclisti che la percorrono e quelli che girano in strada, poi fatevi due calcoli.
    … giustamente diranno che il ciclista con 5.000 € di bici e kit maglia rosa non può andare nella ciclo/pedonale perchè dovendo convivere con i pedoni, la media del giro sarà più alta… meglio quindi stare in strada… poi tanto la colpa è della macchina…

  7. Scritto da kyra

    poverino, così giovane…una perdita irreparabile per i genitori. RIP

  8. Scritto da Andrea

    Evidentemente chi parla della pista ciclabile da Punta a Marina (che comunque non c’entra assolutamente niente con questa vicenda visto che si tratta della via baiona) definendola “liscia da poterla percorrere con i pattini a rotelle…”scrive senza cognizione di causa. Io la percorro quotidianamente per andare a lavorare (da Ravenna per dare il mio piccolo contributo alla riduzione dell’inquinamento) e posso garantire che ci sono parecchi scalini(zona abitata di via delle Americhe)e pericolose deformità(zona bar turismo per esempio)provare per credere! Inoltre,da Ravenna a Marina devo allungarla di oltre un chilometro passando da punta o devo tagliare da via dell’idrovora,priva di ciclabile con le auto che sfrecciano a tutto gas…