Eccidio di Ponte dei Martiri, de Pascale: “Importante tramandare ai giovani ideali di libertà e democrazia”

Oggi ricorre l’anniversario dell’eccidio di Ponte dei Martiri. Queste le parole del sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, nel ricordare l’eccidio.

“Il 25 agosto, 78° anniversario dell’eccidio di Ponte dei Martiri, ricorderemo i dodici partigiani e partigiane vittime di una delle violenze più atroci inflitte alla nostra comunità dalla barbarie fascista. L’obiettivo più importante di iniziative come questa è quello di tramandare alle giovani generazioni gli ideali di libertà e democrazia degli uomini e delle donne – spesso di giovanissima età – che vissero la Resistenza e sacrificarono la loro vita per la liberazione della nostra città e dell’Italia”.

“Per questo ogni anno i ragazzi e le ragazze di Ravenna vengono direttamente coinvolti e quest’anno, in memoria dell’eccidio del Ponte degli Allocchi, l’associazione Officina della Musica, con la collaborazione dei giovani protagonisti del progetto “Lavori in Comune”, darà vita ad una performance musicale e teatrale. La cerimonia al ponte dei Martiri sarà preceduta, domani, alle 17.30 in piazza Garibaldi, dalla deposizione di corone alla lapide dedicata a don Giovanni Minzoni, ucciso il 23 agosto 1923 da due squadristi. Successivamente il corteo si recherà in piazza Caduti per la Libertà, dove, nell’atrio della scuola media Guido Novello, verrà reso omaggio ai busti in bronzo di Mario Pasi, Primo Sarti e Agamennone Vecchi, insigniti della Medaglia d’Oro al Valore Militare. Alle 18 appuntamento al Ponte dei Martiri. L’intera cerimonia di commemorazione sarà accompagnata dall’esibizione della Banda musicale cittadina” conclude il sindaco.

Il ravennate Mario Pasi, medico, militare e partigiano, fu impiccato al Bosco delle Castagne, sulle colline sopra Belluno, il 10 marzo 1945, quale rappresaglia per l’uccisione di tre soldati tedeschi; Primo Sarti, anche lui ravennate, tenente di vascello, fu ucciso il 10 aprile 1944, nel mar Tirreno, a bordo del Mas 505, durante un ammutinamento di marinai fascisti. Agamennone Vecchi, nato a Cremona, capitano del 2° battaglione del 28° reggimento di fanteria di stanza a Ravenna, fu ucciso il 16 agosto 1916 sul Podgora (Gorizia).