Fiamme Gialle sequestrano patrimonio a imprenditore accusato di collusioni con la camorra. Scattano sigilli della Guardia di Finanza anche a Ravenna

L’imprenditore Passarelli è attualmente ai domiciliari in seguito al sequestro di un vasto patrimonio mobiliare ed immobiliare ad opera della Guardia di Finanza. A riportare la notizia Ansa Emilia-Romagna, specificando che il valore del patrimonio sequestrato è di oltre 290 milioni di euro. Il 65enne Passarelli è stato accusato di avere riciclato ingenti somme di denaro per contro di diversi clan camorristici campani (clan “Puca”, clan “Di Lauro”, clan degli “Scissionisti”, clan “Mallardo”, clan “Verde” e clan “Perfetto”) diventando, secondo gli inquirenti, un vero e proprio catalizzatore degli interessi criminali in vari settori commerciali, primo fra tutti quello degli investimenti immobiliari. Tra le province di Napoli, Benevento, Caserta, Bologna, Ravenna, Latina e Sassari le Fiamme Gialle hanno messo i sigilli a 12 società, 37 rapporti finanziari, 16 autoveicoli e 639 immobili e terreni. 

Ansa E-R chiarisce infine che dalle indagini è emersa una sistematica attività di sottrazione all’imposizione tributaria di ingentissime somme di denaro poi reinvestite in operazioni commerciali ed edilizie. Ciononostante sia l’imprenditore, sia la sua famiglia, non avrebbero dichiarato l’esistenza di alcun reddito tra il 1993 e il 2021 a dispetto dell’imponente disponibilità finanziaria, delle partecipazioni societarie e del vastissimo patrimonio immobiliare riscontrato nella loro disponibilità. Il provvedimento di sequestro è stato emesso dalla Sezione per l’Applicazione delle Misure di Prevenzione del Tribunale di Napoli su proposta della Procura partenopea.

In un primo tempo, per un caso di omonimia, avevamo messo questo episodio in relazione con la Passarelli SpA, che risulta invece estranea ai fatti sopra menzionati.