Alcol a minorenni e furti, polizia chiude nota discoteca della provincia di Ravenna

Il Questore di Ravenna Giusi Stellino ha disposto la sospensione della licenza della discoteca Onyx Club di Russi, con la conseguente chiusura temporanea del locale. Il provvedimento, originato da una segnalazione del Comando Provinciale Carabinieri di Ravenna e adottato in seguito ad una articolata attività istruttoria esperita dalla Divisione di Polizia Amministrativa della Questura, è stato eseguito nei confronti del titolare dell’esercizio nella giornata di oggi 3 febbraio.

I motivi della chiusura risiedono nella tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, venuta meno più volte, tanto da indurre il Questore di Ravenna ad applicare l’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Infatti, in più occasioni all’interno dell’esercizio si sono verificati gravi episodi, anche riconducibili all’abuso di bevande alcoliche somministrate all’interno del locale a minori di 18 anni, nonché furti, che hanno costituito serio motivo di allarme sociale.

Pertanto, valutata la grave situazione venutasi a creare, tale da mettere in pericolo l’Ordine Pubblico e la sicurezza dei cittadini, il Questore ha decretato la sospensione della licenza della discoteca. Il locale resterà chiuso per dieci giorni.

La comunicazione della Questura non aveva reso noto il nome del locale. Ma sono stati gli stessi gestori del locale a rendere pubblico sulla pagina Facebook dell’Onyx che il locale oggetto del provvedimento era proprio il loro. Ovviamente a Facebook hanno affidato anche la loro autodifesa. Eccola.

“Siamo molto delusi e allo stesso tempo confusi. – scrivono in un post in serata – Oggi, in data 03 febbraio 2023, abbiamo ricevuto la notizia che non potremo più svolgere la nostra attività per i prossimi 10 giorni. I giornali non riportano il nome della discoteca, tranquilli, lo faremo noi, perché non abbiamo nulla da nascondere, anzi… siamo arrabbiati, riteniamo INgiusto questo procedimento, ai limiti dell’accanimento. Sono anni che veniamo ingiustamente perseguitati da questi tipi di situazioni, non eque. Abbiamo affrontato processi, a nostre spese, e puntualmente li abbiamo vinti. Da sempre preveniamo la violenza, i disordini, il disagio giovanile, l’abuso di alcool e facilitiamo il sano divertimento. Pertanto chiariremo la situazione nelle sedi opportune, ottenendo giustizia come in passato.”

L’Onyx contesta l’applicazione dell’articolo 100 del TULPS il quale riporta che “la sospensione della licenza può intervenire in caso di tumulti o gravi disordini, oppure qualora il locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o, comunque, se il comportamento costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini.”

“Che strana coincidenza, ricevere questo provvedimento proprio il giorno antecedente a un evento. Inutile dire come gli investimenti di migliaia di euro in comunicazione andranno persi e l’evento sarà rimandato. Ma non è questo a darci fastidio. Quello che non accettiamo è l’essere etichettati come criminali. Abbiamo analizzato il documento che riporta le motivazioni della chiusura, in sintesi una somma di otto episodi “gravi” accaduti in un arco di ben 13 mesi. – riporta il post Facebook – Il locale ONYX Club ha svolto negli ultimi 13 mesi ben 21 eventi ospitando complessivamente oltre 20mila persone e rispettando puntualmente le normative anti-Covid. Vi riportiamo alcune delle nostre “gravi” colpe: “Un uomo segnala al 112 la presenza di una ragazza PALESEMENTE ubriaca, fuori la discoteca. La ragazza all’arrivo dei soccorsi si è allontanata.” Ma scusate, non era palesemente ubriaca? “Un ragazzo ha chiesto l’intervento del 112 poiché gli era stato precluso l’ingresso per motivi razziali, e la situazione si è normalizzata con l’arrivo della pattuglia dei carabinieri”. Ma scusate, ad un evento con mille clienti saranno entrati almeno un centinaio di stranieri. Se un solo ragazzo viene lasciato fuori potrà mai essere razzismo? Non credete che sia per motivi di sicurezza interna? In quanto soggetto ritenuto pericoloso. Guarda caso con l’arrivo delle forze dell’ordine il ragazzo non si è più lamentato (questo episodio era finito anche sulle cronache dei giornali, ndr) “Un genitore ha sporto denuncia poiché il figlio minorenne ha subito il furto di un paio di auricolari”. Premesso che non sappiamo a cosa servano degli auricolari dentro a una discoteca, purtroppo in una serata frequentata da mille clienti è possibile che una persona faccia un errore e commetta un furto, purtroppo questa persona non ha scritto “ladro” in fronte e quindi è impossibile bloccare a monte questi gesti. Purtroppo, i furti avvengono anche nei supermercati, o alle fiere. Non esistono contromisure. E in tutte le discoteche i furti accadono, ecco perché i nostri nonni ci consigliano sempre di uscire con lo stretto necessario.”

E ancora: “All’esterno del locale, viene effettuato un controllo con cani antidroga e vengono rinvenuti tra i cespugli nei pressi delle file di ingresso 3 spinelli a carico di ignoti”. Anche qui precisiamo: i ragazzi in fila dovevano ancora entrare, quindi il buttafuori doveva ancora fare i controlli. Se un ragazzo è fuori in fila e ha uno spinello in tasca, e non è ancora giunto all’ingresso, non è ancora dentro al locale, non ha ancora subito i nostri RIGIDI CONTROLLI. Se tu vai lì con i cani antidroga lui butterà lo spinello nei cespugli e fine… Ci sarebbero altri tre/quattro episodi davvero ambigui ma non vogliamo annoiarvi, e soprattutto non vogliamo passare per superficiali. Sicuramente si tratta di episodi da attenzionare, però occorre anche capire che non siamo una residenza per anziani, siamo una discoteca. Tra l’altro l’unica discoteca a investire in artisti di calibro nazionale (alcuni di coloro che hanno calcato i nostri palchi si esibiranno a Sanremo fra pochi giorni) per mantenere elevato il livello culturale in zona; l’unica discoteca che organizza una domenica per i giovanissimi completamente priva di alcool; l’unica discoteca che investe centinaia di euro in personale extra addetto a sequestrare alcoolici presso gli spazi esterni e non di nostra competenza.”

“Non vogliamo risultare arroganti ma ci sentiamo innocenti, perché noi svogliamo il nostro lavoro con professionalità ogni giorno, perché ci sentiamo la grossa responsabilità di far divertire le persone in sicurezza. Volete sapere cosa accadrà? In seguito a questi 10 giorni di chiusura continueremo a svolgere il nostro lavoro nello STESSO IDENTICO MODO. E forse fra un anno (nonostante abbiamo evitato risse, rispettato regole, aiutato ragazzi) si sommeranno altri episodi simili e riceveremo altri 10 giorni di chiusura. Tutto questo per farvi capire che la verità non è nei titoli di giornali (rispettiamo il lavoro dei giornalisti) ma occorre precisare che la verità si trova in profondità, bisogna informarsi e analizzare le situazioni…”

Fin qui l’autodifesa dell’Onyx Club che ci sembrava giusto pubblicare nelle sue linee essenziali.

 

Commenti

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  1. Scritto da Anna

    Le motivazioni della chiusura sono pesanti, e pensate che con solo 10 giorni di fermo del locale il gestore capisca gli errori che fa e il danno che crea alla comunità e a quelli che lavorano in maniera onesta nel settore ? Secondo il mio parere servono delle regole e provvedimenti più efficaci per contrastare tutti questi illeciti

  2. Scritto da Mauri

    Ma perchè non viene mai scritto il nome, in questo caso del locale : tanto prima o poi si viene a sapere

  3. Scritto da Direttore

    Perchè la Questura non ha fornito il nome e noi non siamo in grado di stabilire quale sia la discoteca in questione senza ulteriori indicazioni. LA REDAZIONE

  4. Scritto da Franco

    Perchè non dite quale discoteca?

  5. Scritto da Carlo

    Dai per piacere, ci sono sempre stati questi problemi nelle discoteche, per quanto si possa controllare tutto e tutti ci sarà sempre il cretino di turno o l ubriaco di turno che crea problemi, purtroppo il mondo è pieno di imbecilli, o ci si chiude in casa oppure gli imprevisti esistono, come sono sempre esistiti, io credo solo che in una città come Ravenna che come tutti sappiamo è una città che per quello che riguarda i giovani è “morta” ci si voglia accanire su quelle poche attività che ancora provano a fare qualcosa… Ravenna è e vuole essere una città per anziani, e chiunque prova a fare qualcosa di diverso viene tartassato…

  6. Scritto da Eugenio

    Il nome della discoteca appare all’inizio dell’articolo,o sono io che ho letto male?

  7. Scritto da GR

    Mauri e altri, guardate che il nome del locale è scritto bello grande… Detto questo in una società piena di ragazzini imbecilli microdelinquenti, qualsiasi locale o attività è a rischio chiusura per svariati motivi, la situazione è ovunque fuori da ogni controllo, ma scusate,ci stupiamo di qualche spinello trovato al di fuori del locale? Non appoggio e non giustifico, ma non può sempre rimetterci chi cerca di fare il suo lavoro gestendo il proprio locale tra mille ostacoli!