Sabato 13 maggio l’inaugurazione dell’atelier moda di MR BETO a Ravenna, lo spazio creativo dell’eclettico e fantasioso Roberto Milano fotogallery

Il suo atelier moda MR BETO lo ha già aperto il 4 aprile in Via Girolamo Rossi 26A a Ravenna, a metà strada fra il Bar Fargo e la Chiesa di San Giovanni Battista o della Cipolla. Sabato 13 maggio, invece, farà l’inaugurazione ufficiale di questo nuovo spazio fashion di 110 mq, arredato secondo il suo stile molto personale, eclettico e fantasioso, nel cuore di Ravenna. Un’inaugurazione che andrà avanti dalle 16 alle 21 di sabato, durante la quale Roberto Milano – in arte MR BETO appunto – vuole incontrare i clienti per mostrare le sue creazioni e regalare loro uno dei suoi larghi e ispirati sorrisi. E per i visitatori ci sarà anche un piccolo omaggio.

Roberto Milano è un tipo solare, sempre allegro, entusiasta del suo lavoro. Ha una parlata simpatica, in cui la erre moscia s’impasta con un italiano imbastardito dall’inglese. Il suo sorriso è contagioso. Questo entusiasmo lo trasmette all’atelier che ha allestito mettendoci dentro tutto se stesso: uno spazio moda molto diverso dai soliti negozi di abbigliamento, ipermoderni, freddi, spesso indistinti uno dall’altro. Senz’anima, insomma.

Mr Beto apre a Ravenna in via Girolamo Rossi 26A, uno spazio moda dal sapore inglese, con la creatività e l’estrosità del ravennate Roberto Milano

Qui l’anima c’è. Intanto perché Roberto Milano, 52 anni appena compiuti – è nato a Ponte Nuovo, nell’aprile del 1971 – non vende moda, ma la crea. E poi perché confessa: “Questo spazio parla di me. Mi piace creare, osare, mischiare. Mi piace l’originalità e anche la bizzarria. L’importante è sentirsi bene con se stessi. Così mi sento io. Così voglio che si sentano i miei clienti. Non vendo solo un capo di abbigliamento creato da me, con un tessuto scelto da me: vendo un mood, uno stato d’animo e di benessere per il cliente in questo spazio, fra cose belle, provando e indossando vestiti che lo fanno sentire bene.”

Roberto Milano è un autodidatta, eclettico e coraggioso, che si è trasferito giovanissimo in Inghilterra, poi è tornato in Italia – un cervello di ritorno? – coltivando varie passioni e vocazioni creative, infine trovando quella che più ha sentito sua: disegna e produce vestiti, e non solo, in maniera rigorosamente artigianale ed estremamente accurata, da dieci anni. A Milano, nel cuore della moda italiana.

Sul suo sito web si legge: “Amo osservare come la gente si veste. Sono curioso di vedere e capire come si veste il mondo. Il mio più grande piacere è esprimere me stesso con la creatività e attraverso l’abbigliamento. Ho trascorso tredici anni a Londra dove ho conosciuto persone che mi hanno aiutato a percorrere la mia strada, e in questo sono stato fortunato. Poi ho speso undici anni della mia vita a Casoli, un piccolo incantevole borgo in Garfagnana, dove ho accolto persone che volevano trascorrere brani di relax e di tempo molto piacevole al Settimo Cielo (il suo agriturismo, ndr). Ma dopo avere lasciato Londra la mia spinta creativa era ancora troppo viva e aveva bisogno di uscire dal buen retiro sulle montagne di Lucca. Nel 2015 arrivo a Milano dove quella voglia aumenta, grazie agli stimoli che arrivano della rutilante capitale della moda. Così inizia la mia nuova avventura, MR BETO Limited Edition.”

Come sappiamo MR BETO – la sua griffe – deriva da una simpatica storpiatura, quella del nipotino che non riusciva a pronunciare correttamente il suo nome Roberto. E i suoi nipotini – ne ha parecchi – lo hanno ispirato anche nella nuova linea di vestiti per bimbi, con deliziose tutine, splendidi completini e vestiti da principessa sempre con quel tocco di originalità che rende speciali anche le sue creazioni per i più piccoli.

Roberto Milano ha iniziato con un piccolo atelier in Via Paolo Frisi a Milano, in zona Porta Venezia, poi si è trasferito in Viale Abruzzi 16 non troppo lontano dal Quadrilatero della Moda. Ma un po’ defilato. È un luogo intimo “in cui posso prendermi cura dei miei clienti” precisa. Fa pochi capi, a volte capi unici. Usa tessuti e materiali che va a scovare nei luoghi più impensati. E poi realizza i suoi pezzi con un mix virtuoso fra il modello che ha disegnato e il tessuto che ha trovato. Con tanta cura. E spesso quel tocco di originalità che rispecchia molto la sua personalità. 

La ricerca dei tessuti, accurata, appassionata, quasi maniacale è proprio il suo punto di partenza. In base a ciò che scova poi disegna, crea, confeziona. La sua originalità parte proprio dai materiali che usa, tessuti particolari, ricercati, dal sapore vintage e perfino antichi. Nel suo spazio trovi il velluto e il damasco e tanta seta, che lui adora. Non ha colori di riferimento, nel suo atelier c’è tutta la tavolozza del pittore, dal cremisi all’indaco, dal viola al nero, dal verde al giallo e poi tanti motivi floreali e decori con il suo logo.

Per due stagioni estive nel 2020 e di nuovo nel 2022, nella sua marcia di avvicinamento a casa, MR BETO ha aperto un temporary shop in pieno centro a Cervia, prima in Corso Mazzini poi in Piazza Garibaldi. Un mese fa l’approdo a Ravenna: il ritorno alle origini. Nello spazio di via Girolamo Rossi a Ravenna siete accolti da pareti di fiori e un’infinità di oggetti d’arredo. Oltre ai suoi capi, naturalmente. Non si può chiamare negozio di abbigliamento. Non trovate il classico prêt-à-porter con varie griffe che potete trovare ovunque. È piuttosto uno spazio creativo, con il mondo di MR BETO.

Lui aveva già raccontato: “Sono debitore all’Inghilterra in fatto di stile. Sono partito dalla carta da parati e ho fatto una ricerca molto accurata, finalmente sono riuscito a trovare un posto dove avevano delle cose meravigliose e ho scelto questa carta a motivi floreali di Missoni. Poi ho abbinato i colori alla carta da parati: quindi ho ripreso il viola e il grigio blu, due colori forti, che normalmente non useresti da soli, però così abbinati rendono lo spazio molto piacevole e accogliente. Introduce alla mia creatività. Qui dentro tutto parla veramente di me, c’è la mia storia, ci sono i dischi e c’è la console, di quando facevo il dj per divertirmi, non era una vera e propria professione, ma mi piaceva molto. E per me la musica resta importante: anche nel negozio di Ravenna.”

Da MR BETO scoprite un mondo di stoffe e fantasia, sorprendente. “Più che uno stile il mio è un mood. La mia è una ricerca continua a partire dai disegni che ho in testa e dai tessuti di cui mi innamoro. Amo esprimermi attraverso i miei vestiti e voglio condividere quest’amore con i miei clienti. La mia etichetta è creativa, divertente, originale, anche stravagante, ma alla fine molto wearable, cioè assolutamente indossabile. E mi piace vestire soprattutto le donne, perché sono più versatili degli uomini in fatto di forme e colori, sono più disponibili anche a osare e a sposare l’originalità e la fantasia per sentirsi bene con se stesse.”

Fra le novità del nuovo spazio di via Girolamo Rossi a Ravenna ci sono molti complementi d’arredo, cuscini, copriletto, tovaglie, perfino poltrone che lui ha rivestito con tessuti originali e gran gusto. “C’è un signore che conosco, che per passione trova e restaura mobili e oggetti d’arredo. Ogni tanto ci troviamo e restauriamo poltrone e sedie e cose del genere, nel minimo dettaglio, senza cancellare la storia e il vissuto del manufatto, rivestendolo a nuovo e usando logicamente i miei tessuti” dice.

In vista ci sono altre novità: “Sto collaborando con un disegnatore a Milano per fare delle cose nuove su Ravenna, stiamo creando nuovi disegni sulla Ravenna dei monumenti. E in più sto lavorando con un artista per riprendere e declinare Dante alla mia maniera, con ironia, per sdrammatizzare, con un tocco di comicità. Un ritratto caricaturale da mettere sulle maglie e da accompagnare con le frasi più iconiche del poeta. Mi piace giocare un po’ con Dante.”

Roberto Milano MR BETO è tornato a casa e di sé dice: “Sono un inglese romagnolo. Mi sento metà inglese e metà romagnolo. A Milano ho il mio negozio e sto benissimo. Non posso stare senza Milano. Ma in Romagna, a Ravenna, ci sono le mie radici e qui mi sento in famiglia.”