Faenza, le donazioni non vincolate arrivate dopo gli eventi di maggio saranno ridistribuite agli alluvionati

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Le donazioni dei benefattori arrivate al Comune di Faenza dopo gli eventi alluvionali verranno ridistribuite a favore della popolazione alluvionata. È la decisione di Palazzo Manfredi presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa durante la quale sono state ufficializzate le modalità di distribuzione di quanto raccolto grazie alla solidarietà di tanti cittadini di tutta Italia ed indirizzati al Comune di Faenza attraverso i canali di pagamento elettronico Satispay e i bonifici bancari. La somma raccolta, non condizionata per specifiche finalità, è al momento di 750mila euro.

Beneficiari di questo fondo potranno essere tutti i cittadini che hanno presentato domanda di Contributo di immediato sostegno, il CIS, (ai sensi dell’OCDPC 999/23), all’istruttoria risultata regolare, e che dichiarano di avere sostenuto spese superiori a 5.000 euro. Potranno richiedere il sostegno anche tutti gli affittuari che avevano diritto a presentare domanda di CIS ma che erano impossibilitati a farlo o la domanda è stata respinta, perché era già presentata dal proprietario dell’immobile in locazione danneggiato; gli affittuari non avranno l’obbligo di dichiarare di avere sostenuto spese superiori a 5.000 euro, per i costi già ammissibili per il contributo di immediato sostegno. Infine potranno chiedere il contributo tutti i cittadini che hanno presentato domanda di Contributo di autonoma sistemazione (CAS), risultata all’istruttoria regolare e che dichiarano di non essere ancora rientrati nella propria abitazione principale alla data del 31 agosto 2023.

In caso di percettori di CIS: i richiedenti dovranno dichiarare di impegnarsi a presentare, al momento della domanda di saldo del contributo di immediato sostegno, l’autodichiarazione delle spese giustificative per un importo complessivo superiore a 5.000 euro o in alternativa, presentare una perizia contenente i danni subiti (secondo lo schema tipo di cui all’art. 2 dell’OCDPC 999/23) entro i termini che saranno definiti da una disposizione successive sul tema. A ogni nucleo familiare sarà riconosciuto un solo contributo per ciascuna unità immobiliare. I contributi verranno attribuiti a chi è in possesso di un’attestazione ISEE, ordinario o corrente, in corso di validità non superiore ad euro 24.000 euro.

Il contributo erogato in unica tranche è in base, in base al valore ISEE, sono stabiliti due tetti massimi di contributo, suddivisi in fascia A e B:

  • Fascia A: ISEE da euro 0,00 a euro 15.000: contributo fino a un massimo di euro 2.000 euro;
  • Fascia C: ISEE da euro 15.000,01 a euro 24.000: contributo fino a massimo di euro 1.000.

Nell’ottica della massima semplificazione a favore dei cittadini, dovranno presentare apposita domanda/dichiarazione (dal 1 ottobre al 15 novembre 2023), tramite un Google Form (on line) che verrà messo a disposizione prossimamente, solo gli affittuari che avevano diritto a presentare domanda di CIS ma che erano impossibilitati a farlo o a chi la domanda era stata respinta, perché era già presentata dal proprietario dell’immobile in locazione danneggiato. Per tutte le altre casistiche gli uffici URF acquisiranno l’ISEE nella banca dati INPS; si chiede quindi ai cittadini di provvedere a dotarsene.

Dichiarazioni

Massimo Isola, sindaco di Faenza: «La scelta fatta, arriva dopo un lavoro di confronto costruttivo con le parti sindacali e una comunicazione preferenziale con i Comitati spontanei dei cittadini alluvionati. Il tema più importante era dato dall’individuazione del metodo attraverso il quale devolvere le donazioni fatte al Comune di Faenza da singoli cittadini di tutta Italia, circa 820mila euro, e non destinate, dagli stessi donatori per interventi pubblici. Una parte di questa, 70mila euro, è stata destinata alla Camera di Commercio di Ravenna e Ferrara per contribuire al fondo al quale concorre anche l’Unione della Bassa Romagna, in favore delle imprese danneggiate dalle alluvioni mentre i 750mila euro rimanenti abbiamo deciso di ridistribuirli ai faentini alluvionati. Seguendo le indicazioni del generale Figliolo “distribuire a chi ha maggior bisogno” abbiamo scelto di avvalerci dello strumento dell’Isee, al momento unico indicatore oggettivo che permette di distinguere chi possa avere maggior bisogno. La soglia entro la quale verranno erogati i contributi del Comune è di 24mila euro di Reddito Isee, divisa in due scaglioni: inferiore ai 15mila euro e questi potranno ricevere fino a 2mila euro di contributo e per chi ha un Reddito Isee tra i 15mila e i 24mil; questi nuclei familiari potranno ricevere fino a mille euro. La cifra varierà in base al numero di richiedenti fino all’esaurimento del plafond di 750mila euro. Ovviamente ci auguriamo che le donazioni possano continuare ad arrivare così da poi poterle nuovamente destinare ai nostri concittadini. Vorrei infine concludere sottolineando che agli 820mila euro si devono sommare le donazioni fatte dall’associazionismo diffuso e da privati per interventi pubblici mirati, come ad esempio plessi scolastici danneggiati, centri per disabili, palestre o altro ancora. Su questo tema a breve daremo conto delle risorse ricevute e per cosa verranno impiegate».

Davide Agresti, assessore con delega al welfare del Comune di Faenza: «Seguendo il principio di ‘Ente in uscita’, e quindi nell’ottica di agevolare il più possibile le famiglie già pesantemente provate dalle alluvioni e impegnate con la burocrazia per richiedere i fondi governativi, abbiamo deciso che, per questo contributo, non sarà necessario compilare alcun modello né tantomeno sottoscrivere richieste al Comune. Saremo noi, ente locale, attraverso la collaborazione con l’Inps, a individuare le famiglie che rientrano nelle fasce Isee che potranno ottenere il contributo inviandolo direttamente sui conti correnti delle famiglie. Per arrivare a fare questa operazione abbiamo preso il tempo necessario, individuando uno strumento affidabile e che non impattasse sulla popolazione, evitando che il cittadino venisse a bussare alla nostra porta. Al contrario sarà il Comune ad agire per la popolazione. In definitiva, chi ha presentato una domanda di Cis per la richiesta di contributo per danni superiore ai 5mila euro e a cui il Cis non riesce a dare una risposta totale e a quelle persone che hanno presentato una domanda di Cas e sono ancora fuori dalla propria abitazione erogheremo direttamente il contributo. Questo verrà fatto non appena saranno ultimate le istruttorie per i Cis. Un lavoro di istruttoria per il contributo straordinario del Comune che vorremmo fare entro la metà di novembre contando quindi di poter liquidare entro la fine del mese di novembre.

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