La stagione teatrale dell’Alighieri si apre con “Orfeo ed Euridice” di Gluck

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venerdì 12 gennaio 2007

Dopo il successo del Don Pasquale diretto da Riccardo Muti, la stagione d’opera del Teatro Alighieri si apre stasera alle 20,30 e domenica alle 15,30 con un’altra nuova produzione di altrettanto prestigio. Si tratta di un nuovo allestimento dell’ Orfeo ed Euridice di Gluck affidato al regista Graham Vick, certamente uno dei registi più interessanti nel panorama mondiale, la cui firma compare nei cartelloni dei più importanti teatri d’opera a livello internazionale.

Per la prima volta nella sua lunga esperienza teatrale Graham Vick si accosta a Gluck e affronta quello che è uno dei massimi capolavori di tutta la storia dell’opera. È certamente motivo di orgoglio per il nostro teatro tenere a battesimo un progetto di tale rilievo che vede la luce dopo tre anni dal suo concepimento con il coinvolgimento di altri quattro teatri di tradizione (Ferrara, Reggio Emilia, Modena e Pisa) che hanno accettato di coprodurlo.

Con l’Orfeo continua anche l’esperienza dei laboratori con giovani artisti che caratterizza da tempo le produzioni dell’Alighieri. In questo caso tutto lo staff artistico che da oltre un mese sta lavorando sotto la guida di Graham Vick è costituito da giovani appositamente selezionati, dai tre cantanti protagonisti al loro vero debutto, il controtenore Razek-François Bitar che interpreterà il ruolo di Orfeo, Marta Vandoni Iorio che sarà Euridice e Roberta Frameglia che vestirà i panni di Amore, ai 24 coristi che costituiscono l’ensemble “Voci Barocche”, formazione nata per questa produzione e affidata alla direzione della ravennate Elena Sartori, all’Orchestra Barocca di Bolzano “Harmonices Mundi”, ensemble specializzato nell’esecuzione del repertorio antico con strumenti d’epoca che per la prima volta affronterà il repertorio d’opera sotto la guida del suo direttore Claudio Astronio.
Un ruolo centrale nell’Orfeo di Gluck è costituito dalle danze per le quali ci si è avvalsi dell’esperienza del coreografo Ron Howell, da tempo stretto collaboratore di Vick, e per le quali sono stati selezionati 10 danzatori attraverso numerose audizioni così come avvenuto per il coro.
Le eleganti scene e i costumi sono di Tim Northam, il disegno luci di Giuseppe di Iorio.

La vicenda riprende nelle sue linee essenziali il mito di Orfeo che scende negli Inferi per riportare sulla terra l’amata Euridice. Dopo i riti funebri per la morte di Euridice, Orfeo decide di recarsi nel regno dei morti in cerca della sposa sospinto da Amore, il quale annuncia che Giove ha permesso a Orfeo di compiere il proprio viaggio a patto che questi non si volti a guardare Euridice fino al ritorno sulla Terra. Giunto negli Inferi, Orfeo placa col proprio canto gli spiriti infernali e giunge quindi nei Campi Elisi dove, secondo la tradizione, le anime dei giusti dimoravano dopo la morte. Qui giunge anche Euridice che Orfeo conduce via senza guardarla. Il giovane, però, cede alle domande incalzanti della sposa e si volta a guardarla. Euridice muore una seconda volta. A differenza del mito dove Orfeo perde definitivamente Euridice e viene a sua volta dilaniato da un gruppo di Baccanti, la prassi dell’epoca e il contesto celebrativo della commissione impongono un lieto fine ed Euridice viene restituita di nuovo viva al suo sposo.

Un’opera di musica altissima, ricca di profondi significati che affondano le loro radici nel mito e sono all’origine della nostra civiltà, temi e significati congeniali a Vick che li ripercorre in modo intenso, attuale e poetico conducendo lo spettatore a una esperienza sempre viva e mai banale.

Per informazioni: biglietteria del Teatro Alighieri tel. 0544 249244 – www.teatroalighieri.org

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