Il volto di Dante ricostruito in 3D

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giovedì 11 gennaio 2007

Dante Alighieri, Sommo Poeta dal profilo “forte” e dai tratti decisi. Ora, invece, sempre Sommo, ma meno arcigno e meno “vendicatore” di quello che eravamo abituati a conoscere, anche in base alla descrizione letteraria del Boccaccio ed alla mano artistica di Raffaello.

Un volto diverso, spiega all’Agi il professor Giorgio Grupponi, l’antropologo della Facoltà di Conservazione dei Beni culturali dell’Università di Bologna, sede di Ravenna che, partendo dal materiale raccolto negli anni ’20 dall’antropologo bolognese Fabio Grassetto, e dal modello del cranio di Dante conservato nel Muso antropologico di Bologna, è arrivato – con l’aiuto di due colleghi della facoltà di ingegneria di Forlì, Francesca De Crescenzio e Massimiliano Fantini – a proporre una nuova fisionomia di Dante.

Il risultato di questo lavoro era stato reso noto a settembre nel corso di un convegno a Ravenna ed ora viene riproposto in occasione della realizzazione di un documentario. Il “nuovo” mento di Dante è certamente pronunciato; il naso è grosso e storto, ma non eccessivamente aquilino come credevamo. “Del resto – spiega il prof. Gruppioni – l’iconografia risale tutta ai primi ritratti, compreso quello letterario del Boccaccio, poi vi sono delle variazioni sul tema. E le variazioni dipendono da ciò che l’artista voleva rappresentare più in termini di spiritualità e di sentimento, che non di forme esteriori”.

Il lavoro di Gruppioni e dei suoi colleghi ingegneri del Laboratorio di Realtà virtuali della Facoltà di Forlì prosegue, continuando a operare sul volto ricostruito in 3D, lavorando sul virtuale attraverso software che consentono di mostrare Dante in condizioni diverse: ad esempio, “quanto fosse stato grasso o magro”. “È chiaro – aggiunge il professor Grupponi – che il volto che abbiamo ricostruito è una condizione intermedia, un modello possibile, in un range che va da una condizione di spessori molli maggiori a una condizione di magrezza e di aspetto più macilento”.

Il gruppo sta ora lavorando alla elaborazione e al perfezionamento di una tecnologia virtuale che consenta di ricostruire un volto direttamente al computer e non attraverso, per esempio, la mano di uno scultore. E così, magari in tempi brevi, sarà possibile ricostruire i volti di tanti altri personaggi da offrire alla valutazione di studiosi e appassionati, ma anche del grande pubblico, magari attraverso la tv.

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