Quale didattica per i dialetti romagnoli? Oggi il primo incontro alla Biblioteca Oriani

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Si apre oggi alle ore 17 alla Sala Spadolini della Biblioteca Oriani il ciclo di incontri pubblici “Quale didattica per i dialetti romagnoli?” promosso dall’Associazione Istituto Friedrich Schürr. Si comincia con Giovanni Nadiani e Marcello Savini con un intervento dal titolo “Ragionamento parenetico dei tempi nuovi ai popoli della Romagna afflitti dai luoghi comuni”.

I due autori ci invitano a riflettere sul senso di appartenenza a una terra dai confini labili, sul riconoscimento comune in una lingua, declinata al singolare, “dialetto romagnolo”, ma dalle varianti estremamente differenziate, sull’utilità o meno di impiegare il concetto di “identità”, anch’esso limitatamente declinato al singolare, spesso con l’intento di escludere qualcosa e di precludere la comprensione dell’altro-da-sé. Il Ragionamento di Nadiani e Savini dunque è stato scelto come base di partenza per avviare una riflessione su come tentare di preservare la diversità linguistica sgombrando il campo dalle mistificazioni identitarie che spesso incrostano ogni iniziativa in cui si parli di dialetti romagnoli.

Interrottasi la trasmissione familiare, è importante chiedersi quali siano gli strumenti disponibili e gli obiettivi che è ragionevole porsi in ambito didattico e valutare se non ci rimane che stimolare le competenze passive di lettura e comprensione, oppure se, magari attraverso l’uso dei media, non sia possibile riportare i dialetti allo status di lingue effettivamente impegnate per parlare del mondo contemporaneo.
Gli incontri successivi intendono mettere a confronto esperienze di valorizzazione di dialetti e lingue minori condotte in Emilia-Romagna e sul territorio italiano.

Mercoledì 15 ottobre (Sala Spadolini della Biblioteca Oriani ore 17) Nevio Spadoni ed Elisabetta Agostini, con una relazione dal titolo Un bisinì d’porbia. Alla scoperta del dialetto romagnolo con il poeta Nevio Spadoni, raccontano le attività svolte con le classi quinte della Scuola primaria Mordani nell’anno scolastico 2013/2014; mentre venerdì 24 (Sala Nullo Baldini della Provincia di Ravenna, ore 17) Gabriele Iannàccaro e Vittorio Dell’Aquila allargano la riflessione sul piano metodologico, con uno sguardo che comprende le attività realizzate in aree diverse del territorio italiano, con un intervento intitolato Le imprese sconosciute. Sull’insegnamento a scuola del dialetto e delle lingue minori. Si torna alle esperienze condotte vicino a noi martedì 28 ottobre (Sala Spadolini della Biblioteca Oriani, ore 17) con Luigi Dadina e Roberto Magnani del Teatro delle Albe che riflettono sulle potenzialità espressive dei dialetti con l’intervento dal titolo La tutta splendida. I dialetti come lingua di scena.
Due contesti particolari nei quali è stato possibile avviare un circolo virtuoso sono l’oggetto di interesse degli ultimi incontri: venerdì 7 novembre Giuliana Portas interviene su Esperienze a confronto. Il Catalano di Alghero: quadro normativo e didattica (Sala Spadolini della Biblioteca Oriani, ore 17), mentre le attività didattiche svolte a Bologna e il contributo innovativo del sito www.bulgnais.com sono oggetto della relazione di Stefano Rovinetti Brazzi su Insegnare il dialetto a Bologna e in provincia: alcune esperienze  in programma mercoledì 12 novembre (Sala Spadolini della Biblioteca Oriani, ore 17).
Gli incontri sono organizzati in collaborazione con il Centro per il dialetto romagnolo della Fondazione Casa di Oriani e con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

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