Alla Classense nuova sala per la biblioteca di Luigi Rava

Inaugurazione stamattina alle 11

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Un patrimonio di ventiseimila volumi e opuscoli, un ricco epistolario privato e le carte di studio e di lavoro dell’insigne studioso ravennate, donato dai suoi eredi nel 1939.

Dopo varie vicende e collocazioni, questa biblioteca trova finalmente una sede definitiva grazie a un impegnativo lavoro di catalogazione e al restauro di nuovi spazi, ad essa dedicati all’interno del complesso Classense, realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.

La cerimonia inaugurale inizierà alle ore 11 nella Sala Muratori con i saluti del Sindaco Fabrizio Matteucci e di Livia Zaccagnini, Presidente dell’Istituzione Biblioteca Classense.
Sono previsti, a seguire, gli interventi di Claudia Giuliani, Direttrice dell’Istituzione, di Antonio Patuelli, Presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna e dell’Associazione Bancaria Italiana, e di Luigi Lotti, storico e Professore Emerito dell’Università di Firenze.

Luigi Rava (Ravenna 1860 – Roma 1938) fu insigne studioso, giurista, uomo di Stato e banchiere. Insegnò filosofia del diritto e scienze dell’amministrazione presso le Università di Bologna, Siena e Pavia. Ad appena 31 anni fu eletto Deputato al Parlamento, rimanendo in carica dal 1891 al 1919. Negli anni ricoprì numerosi incarichi di rilievo: fu Ministro dell’agricoltura, industria e commercio (1903-05), della pubblica istruzione (1906-09), e delle finanze (1914). Dal 1914 al 1919 gli fu affidata la Vicepresidenza della Camera dei Deputati. Diventò in seguito Consigliere di Stato (1915-30) e Sindaco di Roma (1920-21). Nel 1920 entrò a far parte del Senato.

 

Numerose sono le sue pubblicazioni di carattere storico, economico e letterario. Fu padre delle prime leggi di tutela dell’ambiente e dei beni culturali in Italia, riservando una particolare attenzione alla salvaguardia della pineta ravennate, patrimonio al contempo ambientale e culturale. Dal 1892 al 1918 fu Vicepresidente della Cassa di Risparmio di Ravenna, diventandone Presidente nel 1919.

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