“I Salesiani a Ravenna”, nuova mostra al Private banking della Cassa in piazza del Popolo

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La Cassa di Risparmio di Ravenna S.p.A. ospita presso le proprie vetrine del “Private Banking” (ex Negozio Bubani) di Piazza del Popolo n.30, fino al 2 febbraio prossimo, una particolare ed esclusiva mostra su “I Salesiani a Ravenna”.

Vengono ripercorse, anche con proiezione di video e foto, le importanti iniziative svolte dai Salesiani a Ravenna attraverso le storiche immagini di celebrazioni, attività didattiche e mestieri, attività sportive, alla presenza di personaggi noti come il Cardinale Ersilio Tonini, gli Arcivescovi succedutisi nel tempo, Benigno Zaccagnini, ma anche di gente comune partecipe e attiva.

Per interessamento dell’arcivescovo Pasquale Morganti, che fu discepolo prediletto di don Giovanni Bosco, i Salesiani giunsero a Ravenna il 28 dicembre del 1907 e si stabilirono in un edificio presso la basilica di Sant’Apollinare Nuovo messo gratuitamente a disposizione dalla contessa Adelaide Argelli Brandolini, come ricorda una lapide nella galleria Baccarini. L’Istituto salesiano, venne, quindi, chiamato “Istituto Sant’Apollinare”.

“La prima comunità – come ricorda Franco Gàbici – giunse a Ravenna di notte. Con alla testa il primo direttore don Giovanbattista Ferrando, iniziò la sua missione fra i giovani poveri della città immediatamente aprendo scuole professionali (tipografia, legatoria, calzoleria, falegnameria…) che subito si imposero all’attenzione della città”. Il 28 febbraio 1913 venne fondata la “Società Ex Allievi Istituto Sant’Apollinare Ravenna”. L’8 dicembre 1930 aprì l’Oratorio, che ben presto diventerà un importante polo di aggregazione per i giovani ravennati. Dopo una breve parentesi di don Antonio Bertolini, l’Oratorio fu affidato a don Carlo Sala, un santo sacerdote al quale è stata dedicata una via.

I Salesiani erano famosi anche per le loro bande musicali e la casa di Ravenna non fece di certo eccezione. Molto attiva anche l’attività sportiva, con la squadra di calcio dei “Diavoli gialli”, serbatoio di talenti. Facevano parte di questa squadra Elio Angelini, che dalla squadra del Ravenna passò all’Udinese e quindi alla “mitica” Juventus di Giampiero Boniperti nel campionato 1953-54, Tino Valli e Giorgio Giorgioni, che vestirono la casacca del Milan.

In teatro molto conosciuto il trio comico composto da Giuliano Gondoni, Giovanni Miserocchi e Giovanni Pizzigati. Fanno parte della storia dei Salesiani alcune figure mitiche, come Dante De Maria, il c.d. “gigante buono”, grande maestro della legatoria.
Dopo avere insistito inutilmente per ottenere Sant’Apollinare, dal 1949 ai Salesiani fu affidata la parrocchia di Santa Maria in Porto, che hanno gestito fino al 1991 quando si trasferirono nella zona di via dei Poggi. Dalla prima sede provvisoria di via Metauro i Salesiani si sono poi trasferiti in via Bacchiglione e finalmente hanno trovato la sede definitiva in via Antica Milizia, dove ora l’Opera Salesiana sta scrivendo un nuovo capitolo della sua centenaria storia, attraverso anche un efficiente e organizzato oratorio, fiore all’occhiello per le numerose attività sociali e di supporto allo studio e alla sana pratica sportiva dei più giovani.

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