Al Teatro Alighieri danza e sorrisi con Les Ballets Trockadero de Monte Carlo

La compagnia è formata da soli uomini che mettono in scena il balletto classico tradizionale, presentandolo in parodia ed en travesti

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Domenica 21 febbraio (ore 15.30) la stagione di danza del Teatro Alighieri di Ravenna offre un momento d’incontro tra arte e comicità affidato alla spettacolarità de Les Ballets Trockadero de Monte Carlo, la famosa compagnia che affronta con nonchalance i più impervi titoli del repertorio ottocentesco, neoclassico e moderno, mettendo alla berlina, con spirito leggero e irriverente, la seriosità del balletto classico e le manie dei suoi divi.

Torna a Ravenna dopo sei anni la storica compagnia americana en travesti nata nei circoli underground newyorkesi nel 1974 da un gruppo di appassionati di danza decisi a mettere in scena, per divertimento, il balletto classico tradizionale, presentandolo in parodia ed en travesti. Composta da soli uomini, i Trocks – come sono affettuosamente chiamati – calcano da quarant’anni le scene di tutto il mondo in tutù e scarpette da punta, parodiando vezzi e manie del balletto classico.

Oggi la Compagnia è sempre e comunque formata da ballerini professionisti che si esibiscono nell’intera gamma del repertorio di balletto e di danza moderna, nel pieno rispetto delle regole canoniche del balletto classico tradizionale. L’aspetto comico nei loro spettacoli viene raggiunto esagerando le manie e gli incidenti ed esasperando le caratteristiche tipiche della danza seria. Vedere degli uomini danzare in tutti i ruoli possibili – con i loro corpi pesanti che delicatamente si bilanciano sulle punte come cigni, silfidi, spiritelli acquatici, romantiche principesse, angosciate donne Vittoriane, ecc. – valorizza lo spirito della danza come forma d’arte, deliziando e divertendo i più colti ma anche il pubblico meno preparato. Con il passare degli anni i Trockadero sono diventati non soltanto un gruppo di danzatori maschi che fa il verso a tic e vezzi delle grandi ballerine, ma ormai fanno cultura e sono un punto di riferimento per ballettomani e coreografi tanto che, come ogni compagnia che si rispetti, hanno brani creati appositamente per loro. La destabilizzazione che provoca questa loro scelta di rompere gli schemi della tecnica, dei costumi, dei gesti, e dei ruoli che la danza accademica distingue nettamente tra l’uomo e la donna, genera ilarità ma anche una importante considerazione. Con questa distruzione dei codici i Trocks intendono minare il mito che la danza e la letteratura romantica dell’Ottocento ha creato intorno alla figura della ballerina. Una scelta dissacrante che non intende assolutamente prendere in giro le donne, ma solamente le ballerine che essi incarnano! Non intendono essere scambiati per donne, non c’è la rivelazione finale, come spesso capita negli spettacoli dei travestiti: sin dall’inizio i Trocks non nascondono le caratteristiche del proprio sesso. Il volto pesantemente truccato va a braccetto con toraci virtuosamente villosi. E i tic di cui si prendono gioco sono i tic della ballerina, non della donna.

I Trocks tornano all’Alighieri con un programma che presenta alcuni dei loro cavalli di battaglia, a partire dal secondo atto de Il Lago dei cigni, il celebre “atto bianco” di Lev Ivanov con le ballerine in candidi tutù, che si trasforma – nell’interpretazione dei Trocks – in una fantasmagoria assolutamente esilarante. In programma anche il Pas de deux a sorpresa e il loro noto Pas de Six da Esmeralda, un’altra divertente rivisitazione del balletto di Petipa ispirato all’opera di Victor Hugo Nôtre Dame de Paris. In questa scena del secondo atto del balletto il cuore infranto Esmeralda rimpiange l’amato ufficiale, assente, mentre viene consolata dal suo amico Pierre Grengoire e dalle sue amiche zingare. La chiusura è affidata invece ad una rivisitazione del Don Chisciotte di Petipa – Gorsky, su musica di Minkus, in cui già dalla trama si comprende lo spirito dei Trocks. L’azione si svolge all’esterno della locanda di Lorenza, madre di Kitri, la ragazza più bella del villaggio, follemente innamorata di Basilio, un barbiere squattrinato con l’occhio languido e un debole per i drink forti.

In scena anche il Marchese Cristobal Iglesias Habsburgo de Azuza y Cycamonga, un ricco nobiluomo, alla ricerca disperata di una giovane e bella moglie, nonché fate, zingare, cameriere e Amore che sistema tutte le cose. Assenti Don Chisciotte e Sancho Panza: “per questioni economiche, questi due ruoli sono stati eliminati.  Se si vuole, si può immaginare l’aristocratico vagabondo e il suo fedele compagno, Sancho Panza, vagare senza meta e andare a finire sulla strada di ognuno, che nella maggior parte delle versioni è tutto ciò che fanno, del resto” spiegano i Trocks. Titoli perfetti e accattivanti per parodiare la grandeur d’antan del balletto classico e soprattutto vezzi e manie delle sue “prime ballerine assolute”, i cui nomi russi spiritosamente storpiati riecheggiano nei soprannomi d’arte dei Trockadero.

Info e prevendite 0544 249244 – www.teatroalighieri.org – Biglietti: da 8 a 28 euro – Speciale giovani: 5 euro per gli under 14 accompagnati da un adulto – Sconto 50 % sulle tariffe ridotte per i ragazzi dai 14 ai 18 anni e studenti universitari

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