Domani alla Casa Matha, con niArt si parla di Christo, l’artista

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Venerdì 27 maggio, alle ore 17, presso la sede di Casa Matha (Ravenna, piazza Andrea Costa 3), lo storico e critico d’arte Paolo Sacchini, docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Brescia “SantaGiulia” e collaboratore della Galleria niArt, illustrerà l’installazione The Floating Piers di Christo e Jeanne-Claude, di prossima realizzazione (18 giugno – 3 luglio) sul Lago d’Iseo (Bs), sulle cui sponde Sacchini è nato e vive.

 

L’ARTISTA

Nato in Bulgaria nel 1935, ma già nel 1957 emigrato oltre la “cortina di ferro” alla ricerca di una piena libertà artistica, Christo è in breve tempo diventato – anche grazie alla fondamentale collaborazione della compagna Jeanne-Claude de Guillebon, scomparsa nel 2009 – uno dei massimi protagonisti dell’arte mondiale, dapprima quale interprete di spicco del cosiddetto “Nouveau Réalisme” e poi soprattutto proponendo una versione personalissima, poetica ed altamente spettacolare della “Land Art”, nella quale vari elementi derivati dalle sue precedenti esperienze neodadaiste (e specialmente i famosi “impacchettamenti”) si coniugano con uno straordinario senso della scenografia e vengono sostenuti da un non meno eccezionale lavoro di organizzazione.

Nel corso degli anni la sua vena creativa di land artist si è esercitata in progetti dedicati ad alcuni dei luoghi, dei musei e dei monumenti più affascinanti del pianeta, dalle Mura Aureliane di Roma a Piazza Duomo a Milano, dal Reichstag di Berlino al Pont Neuf di Parigi, da Central Park a New York alle coste dell’Australia, dalla baia di Key Biscaine in Florida alle coste giapponesi e statunitensi del Pacifico, fino alla Kunsthalle di Berna e all’opera realizzata per Documenta a Kassel. Nel giugno 2016 a questi luoghi celeberrimi si aggiungerà il Lago d’Iseo.

 

The Floating Piers sarà una grande “passerella galleggiante” (lunga, nel complesso, circa 4,5 km e larga 16 m) che per due settimane collegherà la riva bresciana del Lago d’Iseo con due delle tre isole che esso ospita (Montisola – la più grande isola lacustre d’Europa – e la piccola Isola di San Paolo). Derivata da un progetto elaborato all’inizio degli anni Settanta (e già proposto senza fortuna in Argentina e in Giappone), l’opera si inserisce all’interno della lunga serie di spettacolari installazioni di dimensioni paesistiche che la coppia di artisti ha inaugurato negli anni Sessanta. In virtù delle sue peculiarità, peraltro, l’opera non si esaurisce nella sola dimensione estetica (che è comunque, ovviamente, primaria), ma di fatto coinvolge un orizzonte organizzativo e logistico che è altrettanto importante e caratterizzante.

 

IL CRITICO

Paolo Sacchini è uno storico e critico d’arte, attualmente docente di Storia dell’Arte Contemporanea, Storia della Decorazione e Didattica dei Linguaggi Artistici all’Accademia di Belle Arti di Brescia “SantaGiulia”, presso la quale è anche Coordinatore del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte. Laureato in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università di Parma (2006), ha poi conseguito – nel medesimo ateneo – il dottorato di ricerca in Storia dell’Arte e dello Spettacolo (2012), dal quale è derivata la monografia Regina Bracchi. Dagli esordi al Secondo Futurismo (2013).

Dal 2014 è membro del Comitato Scientifico della Collezione Paolo VI arte contemporanea di Concesio, che raccoglie le oltre 7000 opere – a firma di artisti di primissimo piano – collezionate da Papa Montini. Dal 2016 collabora con lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, per il quale cura con alcuni colleghi il progetto interuniversitario volto allo studio e alla valorizzazione del materiale d’archivio di Aldo Carpi, importante protagonista dell’arte italiana del Novecento e per molti anni Direttore dell’Accademia di Brera.

 

Ha curato e organizzato mostre, presentato artisti contemporanei e tenuto conferenze in varie sedi, occupandosi in particolare di tematiche collegate al Futurismo e alla scultura del Novecento; collabora abitualmente con la rivista internazionale «Mosaïque Magazine» e con numerose realtà culturali italiane.

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