Transmissions IX prosegue domani al Bronson, sul palco Mykki Blanco, icona gay

Domani, alle ore 21, in Via Cella a Madonna dell'Albero la seconda giornata del festival curato da Bruno Dorella

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La seconda giornata del festival Transmissions, sabato 26 novembre al Bronson, propone un’altra lista di nomi senza punti deboli, con il fenomeno rap del momento, Mykki Blanco, che presenta per la prima volta in Italia il nuovissimo album “Mykki”, prodotto da Woodkid e Jeremiah Meece.

 

Mykki Blanco è tra i soggetti preferiti dal fotografo Terry Richardson, si è già esibito al fianco di star come Bjork, Grimes, Kanye West e FKA Twigs ed è adorato da Azealia Banks, che definisce la sua musica “il futuro”.

 

Un progetto davvero inedito e inusuale è poi Azdora, nato da un’idea dell’artista visivo, musicista e direttore di scena svedese Markus Öhrn, che con il coinvolgimento di Stefania “?Alos” Pedretti degli OvO ha dato vita a un complesso black metal noise di mature signore di Santarcangelo. Altro artista fortemente voluto dal curatore di Transmissions IX, lo svizzero Feldermelder (al secolo Manuel Oberholzer) si presenta per un set elettronico insieme a un video-artist, per creare quello che Dorella definisce «un impatto visivo pazzesco, come da tempo non si vedeva» e per rivelarsi forse la sorpresa del festival.

 

Ancora rap in questa serata con il ravennate Moder, tra i fondatori della posse Il Lato Oscuro della Costa ma da anni impegnatissimo sul fronte solista e come organizzatore dell’Under Festival.

 

MIKKY BLANCO

Dopo “Gay Dog Food” (!K7, 2015), il 16 settembre è uscito in tutto il mondo il nuovo album “Mykki” (!K7/Audioglobe), prodotto da Woodkid e Jeremiah Meece e presentato per la prima volta dal vivo in Italia durante il tour che tocca anche Transmissions IX. Artista singolare, che ha lasciato un marchio indelebile sul panorama pop internazionale con una serie di belle uscite e mixtape, Mykki Blanco presenta dunque il suo album di debutto, “Mykki”, che lo mostra al tempo stesso spavaldo e accessibile. «Ho capito che come artista avrei dovuto concentrarmi su me stesso e sul mio lavoro. Discutere con persone online mi distraeva. Ho sempre avuto problemi con i media che hanno cercato di etichettarmi, chi come drag queen, chi come travestito, chi come rapper omosessuale, transessuale o pop star sieropositiva, ma la maggior parte delle persone ha bisogno di queste etichette e i miei veri fan sanno chi sono e di cosa sono capace».

La cornice di riferimento di Mykki Blanco è sia archivistica che futuristica: una miriade di riferimenti culturali, aneddoti spirituali, etichette di design, marchi di cosmetici, gergo hippie, un po’ di Fendi e un po’ di Snapchat, tutto ciò che riflette perfettamente il creativo ambiente digitale in cui viviamo. Icona gay, fotomodello e attivista politico, Mykki Blanco è tra i soggetti preferiti dal fotografo Terry Richardson, si è già esibito al fianco di star come Bjork, Grimes, Kanye West e FKA twigs ed è adorato da Azealia Banks, che definisce la sua musica “il futuro”.

 

FELDERMELDER

Le influenze dell’artista svizzero Feldermelder (al secolo Manuel Oberholzer) vanno dalle strutture decomposte dei pionieri dell’elettronica, alla classica, al jazz alla musica analogica dalla passata, presente e futura “arte perduta del saper tenere un segreto”. Il nuovo live “Erratic” è una reazione fulminea, una dimostrazione di semplicità resa un complesso e multidimensionale pattern di incertezza, un approccio collaborativo per rendere visibile ciò che è nascosto. E come dice il curatore di Transmissions IX, Bruno Dorella, «l’impatto visivo del live di Feldermelder è pazzesco, non vedevo uno spettacolo simile da tanto tempo. Ho lottato tantissimo per averlo al festival e sono convinto che sarà una grande sorpresa per tutti».

 

AZDORA powered by STEFANIA ?ALOS PEDRETTI

In dialetto romagnolo la parola “Azdora” significa “colei che governa”, insomma, la padrona di casa. Essendo la persona responsabile per la gestione della casa, ricopre un ruolo femminile centrale, un ruolo di grande autorità, e per garantire che l’equilibrio dell’economia nazionale sia conservato a lei non è mai permesso di essere assente o avere sentimenti distruttivi. Nei primi mesi del 2015 l’artista visivo, musicista e direttore di scena svedese Markus Öhrn ha deciso di saperne di più sull’azdora e ha scoperto in lei un potenziale di liberazione da uno status quo culturale. Lavorando con un gruppo di donne della zona di Santarcangelo e con il membro della band OvO Stefania “?Alos” Pedretti, ha creato, in onore di sua nonna, un processo di trasformazione a metà strada tra il rituale e la performance che disinnesca e sovverte l’immagine dell’azdora.

“Azdora” è divenuto allora un rituale bizzarro, in cui il black metal eseguito con alcune mature signore si scontra con un sottofondo noise. Il gruppo è rimasto insieme e ha continuato un processo d’iniziazione che nel 2016 a portato alla realizzazione del disco in vinile “DAI”, di un concerto in un luogo segreto di Santarcangelo (evento unico per il festival del 2016) e in agosto alla partecipazione alla Biennale di Wiesbaden, in Germania. Per la prima volta nel circuito musicale, Azdora presenta a Transmissions un concerto di black noise metal insieme alla musicista e performer ?Alos.

 

?Alos dal 2006 al 2011 è vissuta e ha lavorato a Berlino, ora vive a Ravenna. Dal 1998 è membro di OVO e Allun. Ha suonato in più di mille concerti (ha pubblicato quattro album come ?Alos e sette come OvO) in Italia, Europa, Stati Uniti, Canada, Russia, Cina, Vietnam, Messico e Israele. Nel 2015 inizia la collaborazione con Markus Öhrn nel progetto Azdora. ?Alos è una musicista e performer sperimentale, e a partire dal 2003 unisce queste discipline per creare spettacoli/performance in cui la musica live è un elemento fondamentale. Il suo lavoro supera il confine tra arti performative, integrando sperimentale musica, performance, improvvisazione e video-arte e fa partecipare attivamente il pubblico allo spettacolo attraverso la stimolazione dei sei sensi. Per ?Alos la figura femminile è la base di ogni azione performativa e il suo ruolo sia nella storia che nella società contemporanea è criticamente indagato.

 

MODER

Moder – alias di Lanfranco Vicari – nasce a Ravenna nel 1983. Dai primi anni novanta segue l’hip hop italiano e dal 2000 inizia a rappare. Nel 2003 insieme ad altri tre rapper e a un dj fonda la posse Il lato oscuro della costa, che fino al 2010 produrrà due album. Nel frattempo la carriera solista di Moder cresce e arrivano alcuni album molto apprezzati da critica e pubblico. Nel 2011 Moder mette in piedi Under Festival, rassegna dedicata ai rapper underground italiani, la cui ultima edizione si è svolta al Bronson di Ravenna. E proprio in questo periodo, il rapper inizia la sua collaborazione con il Teatro delle Albe, partecipando a due spettacoli e, in particolare con “Il volo. Ballata dei picchettini”, gira i palchi di mezza Italia. Nel frattempo entra nel roster dell’etichetta hip hop indipendente Glory Hole Records. Per il nuovo album decide di coinvolgere molti musicisti, tra cui Francesco Giampaoli dei Sacri Cuori. Il disco si intitola “Otto dicembre”.

 

TUTTE LE INFO: http://transmissionsfestival.org/  Bronson Produzioni – Info: 333 2097141 www.bronsonproduzioni.com info@bronsonproduzioni.com 

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