Alle Scuderie del Quirinale la Grande Ravenna con Guidarello e i gioielli della “storia patria”

Protagoniste della nuova mostra le opere del MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna: nel “Museo dell’Universo” e la nascita del museo pubblico in mostra nel bicentenario della restituzione dei capolavori migrati al Louvre

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Apre al pubblico sabato 17 dicembre una grande mostra alle Scuderie del Quirinale, ideata da Carolina Brook, Valter Curzi e Claudio Parisi Presicce realizzata in stretta collaborazione con i Musei Capitolini e i Musei Vaticani, che ripercorre le tappe di una vicenda storica e di un processo culturale che determinò per la prima volta il concetto di patrimonio artistico nazionale, inteso come strumento principe di educazione del cittadino e, insieme, perno di una possibile identità europea.

In un’ ottica di ampia collaborazione tra realtà museali, il Comune di Ravenna, Assessorato alla Cultura e Museo d’Arte della città hanno aderito al progetto con la concessione di un prestito straordinario che nelle sale dedicate alle “storia patria” approfondisce il tema della tutela e del salvataggio del patrimonio stesso.

La città di Ravenna con le opere del Museo d’Arte della città è rappresentata, nella sala VIII, da un nucleo di quattro opere, in partenza oggi, mercoledì 7 dicembre con un trasporto eccezionale con guardia armata. Una tribuna porta in trionfo Guidarello (non più concesso in prestito dagli anni ‘30 del secolo scorso), il monumento sepolcrale commissionato dagli eredi Rasponi Dal Sale a Tullio Lombardo che il vicelegato Lavinio de’ Medici Spada volle (1827) per dotare la nascente Accademia di Belle Arti (1829) di una raccolta esemplare.

Negli stessi spazi la tavola di Nicolò Rondinelli, la Madonna con il Bambino in trono fra i santi Tommaso d’Aquino, Maria Maddalena, Caterina d’Alessandria e Giovanni Battista, con i sontuosi smalti riportati per l’occasione a nuova leggibilità, grazie ai restauri finanziati dalle Scuderie stesse in occasione della mostra, e le due tavolette con l’Annunciazione di Taddeo di Bartolo, un tempo tesoro del Museo di Classe. Si tratta di un nucleo di straordinario pregio, oggi conservato presso il Museo d’Arte della Città, intorno al quale si organizza la nascita del patrimonio ravennate attraverso quell’istituto di quale fu l’Accademia di Belle Arti, con funzione formativa e di tutela. Arte e “storia patria”, dunque, come fondamenti su cui incardinare il patrimonio etico del cittadino.

Il prestito, assolutamente straordinario, è stato possibile grazie anche alla concomitanza del riconoscimento di un contributo regionale (Piani Museali 2016 – L.R. 18/2000) per il progetto di riallestimento della Galleria Guidarello della collezione antica del Mar. Con la partenza delle opere da Ravenna a breve prenderà  avvio anche il cantiere per il riallestimento con la chiusura di una parte delle collezioni che verranno restituite a nuova leggibilità nel corso del 2017.

 

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