Festival delle Culture 2017: gran finale all’Almagià con la Eyo’nlé Brass Band

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Giornata conclusiva domenica 11 giugno per il Festival delle Culture: alle 23 sul palco delle Artificerie Almagià si esibisce la Eyo’nlé Brass Band, otto musicisti, con voci, percussioni e ottoni fondata negli anni Novanta dai fratelli Ahouandjinou. Eyo’nle (che significa “rallegriamoci” in lingua yoruba) è una delle poche fanfare africane famose a livello internazionale, che propone una contaminazione fra l’Afrobeat yorouba, l’Highlife ghanese e la musica Vodou tipica della tradizione del Benin.

 

All’Almagià gli spettacoli iniziano alle 19 con “Invasione 1897”, una performance di teatro-danza per raccontare la storia della Nigeria, dalla colonizzazione inglese ai giorni nostri. In scena le comunità nigeriane Igbo, Afesan, Ika ed Edo. Alle 20 è in programma “Una balera ucraina”: tutti in pista con i ritmi e le danze della tradizione popolare ucraina. Conducono le danze le donne dell’Associazione Malva.

 

Alle 21, nello spazio dibattiti Dock 61 / Tabeerna tocca a “Le scarpe dei caporali”, un monologo del collettivo Mamadou di Bolzano. Lo spettacolo nasce da un’inchiesta di Matteo Checchi, collaboratore di Melting Pot Europa, e Valentina Benvenuti, fotoreporter del Collettivo Mamadou: a seguire un’intervista al collettivo Mamadou a cura del Gruppo dello Zuccherificio.

 

Sul palco dell’Almagià, alle 21 vengono premiati i due piatti più graditi del Festival (Master Chef il terzo mondo) e alle 22 si esibirà JackguitarManzoni insieme ad un coro di giovani richiedenti asilo e rifugiati che proporranno un repertorio di canzoni di Bob Marley.

 

Dopo il rito collettivo dell’abbattimento di un muro alle 22,30 in via dell’Almagià, sul palco delle Artificerie alle 23 salirà appunto la Eyo’nlé Brass Band.

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