Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi di Marco Martinelli debutta al Biografilm Festival di Bologna

Per l’occasione Ravenna Teatro organizza una navetta Ravenna-Bologna-Ravenna con partenza alle ore 17.15 dal Teatro Rasi

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Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi, film scritto e diretto da Marco Martinelli, prodotto da Ravenna Teatro-Teatro delle Albe, è stato selezionato dal Biografilm Festival. International Celebration of Lives di Bologna (www.biografilm.it), dove sabato 17 giugno avrà la sua premiere mondiale al Biografilm Hera Theatre-Cinema Arlecchino (via Lame 59, ore 20.30). Per l’occasione Ravenna Teatro organizza una navetta Ravenna-Bologna-Ravenna con partenza alle 17.15 dal Teatro Rasi.

Tratto dall’omonimo spettacolo teatrale del Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, Centro di produzione, scritto e diretto da Marco Martinelli (quattro volte premio Ubu per la drammaturgia e la regia), interpretato da Ermanna Montanari (premio Eleonora Duse 2013, tre Premi Ubu come Miglior attrice italiana), il film Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi non ne è la sola trasposizione cinematografica, ma ne ridisegna i confini, in un originale e contemporaneo immaginario visivo che caratterizza questo lungometraggio come un film d’arte che sa arrivare al vasto pubblico parlando di giustizia e bellezza.

Per realizzare il film sulla vita del Premio Nobel per la Pace nel 1991 Aung San Suu Kyi – attualmente Consigliere di Stato della Birmania e Ministro degli Affari Esteri –, che ha trascorso oltre vent’anni agli arresti domiciliari per essersi opposta alla dura dittatura del suo paese, il regista Marco Martinelli e le Albe si sono affidati a un cast e a una squadra tecnica eccezionali, a partire dalla pluripremiata protagonista Ermanna Montanari, che è qui affiancata da uno dei grandi interpreti del teatro italiano, Elio De Capitani, dal giovane Roberto Magnani delle Albe (Premio Lo Straniero) e da un volto molto noto di cinema e teatro, quello di Sonia Bergamasco (Premio Eleonora Duse 2014).

Sontuoso poi il lavoro svolto dal direttore della fotografia Pasquale Mari (fondatore di Teatri Uniti, collaboratore di Mario Martone, Toni Servillo, Alessandro Gassmann, Luigi Lo Cascio, ma anche di Claudio Abbado e Riccardo Muti), che con lo scenografo Edoardo Sanchi (tra i più apprezzati soprattutto nell’ambito delle produzioni di opera lirica), il compositore romagnolo Luigi Ceccarelli (tra i fondatori del Gruppo Edison di Roma e storico collaboratore del Teatro delle Albe) e il supervisore del montaggio Jacopo Quadri (che ha montato oltre sessanta film presentati nei più importanti festival internazionali) ha dato vita a un affiatato team di rara qualità.

Il film partecipa al festival nella sezione Biografilm Art, che va alla ricerca dei percorsi che portano alla nascita delle grandi opere e manifestazioni artistiche. I film presentati in tale sezione concorrono ad un premio specifico del pubblico: Audience Award | Biografilm Art 2017.

SOGGETTO
Sei bambine ci narrano un pezzo di storia contemporanea, nel racconto-evocazione della “vita agli arresti” di Aung San Suu Kyi leader del movimento per la democrazia in Birmania e Premio Nobel per la pace 1991. Un racconto-evocazione che prende vita all’interno di un magazzino per poi condurci in una spirale di luoghi dal sapore surreale e immaginifico che vede alternarsi alla presenza delle bambine, quella fondamentale di Aung San Suu Kyi, dei generali Birmani, dei Nat fantasmi evocati e di molti altri protagonisti della storia.

GENESI DEL FILM – INTENZIONI DI REGIA
«Debuttare al cinema a sessant’anni – racconta Marco Martinelli – è emozionante, soprattutto dopo oltre trent’anni di teatro, in cui il progetto di un film è stato tante volte accarezzato e sfiorato, attraverso soggetti rimasti nel cassetto, collaborazioni a sceneggiature, trattamenti pubblicati. Quando si debutta a sessant’anni, si ha negli occhi la storia del cinema, quella di cui ti sei nutrito fin da quando eri ventenne, da Dziga Vertov a Kaurismaki, passando per Fellini e Pasolini: un cinema d’arte e poesia che per decenni ha nutrito il mio teatro d’arte. Le mie drammaturgie hanno sempre guardato al cinema raccontando di mitologie del presente”.

“Tale visione non poteva non incontrare Aung San Suu Kyi, e la sua “rivoluzione spirituale” – aggiunge -. Così è nata l’idea dello spettacolo Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi, che ha debuttato nel dicembre 2014. Dopo il debutto dello spettacolo teatrale, forse è proprio quella drammaturgia visiva che a un certo punto si è imposta, ha richiesto il cinema. Che una visione desse vita a un’altra. Ho scritto e riscritto per trasformare la drammaturgia teatrale in sceneggiatura cinematografica. In un immaginario ispirato ad autori come Derek Jarman o Sergej Iosifovič Paradžanov per la loro visionarietà e ritualità.»

Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi si staglia nel panorama cinematografico per la sua originalità e ne fa un film che riesce a coniugare con grande equilibrio, narrazione e visionarietà.

un film di Marco Martinelli
Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi
Ermanna Montanari, Elio De Capitani e l’amichevole partecipazione di Sonia Bergamasco, Roberto Magnani, Vincenzo Nemolato e Christian Giroso nella parte dei “Moustache Brothers” e per la prima volta sullo schermo le giovani attrici Ippolita Ginevra Santandrea, Sara Briccolani, Alessandra Brusi, Catalina Burioli, Olimpia Isola, Benedetta Velotti. Direttore della fotografia Pasquale Mari scenografia Edoardo Sanchi montaggio Natalie Cristiani supervisione al montaggio Jacopo Quadri musiche Luigi Ceccarelli sound design Maurizio Argentieri

una produzione Teatro delle Albe – Ravenna Teatro e StartCinema
distribuito da RUNNING TV

Film riconosciuto di interesse culturale dal Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione generale Cinema
con il sostegno della Regione Emilia Romagna – Film Commission
con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – Unipol Gruppo Finanziario S.p.A., CMC – Cooperativa Muratori e Cementisti con il patrocinio di Amnesty International Italia e dell’Associazione per l’Amicizia Italia Birmania Giuseppe Malpeli

INFORMAZIONI E NAVETTA
In occasione dell’anteprima mondiale del film, Ravenna Teatro organizza una NAVETTA RAVENNA – BOLOGNA – RAVENNA con partenza alle ore 17.15 dal Teatro Rasi, via di Roma, 39
Costo navetta: 10 € da versare al momento della prenotazione (la navetta partirà solo al raggiungimento di 50 posti).
Costo del biglietto del cinema: 8 € intero, 6 € ridotto (soci Coop)
Prenotazione obbligatoria presso Ravenna Teatro 0544 36239, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17.

IL TRAILER:

https://www.youtube.com/watch?v=YCZo3jsKy6E&feature=youtu.be

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