Ravenna Festival. “Harmograph”, la performance di Matteo Scaioli incanta il pubblico

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Venerdì 7 giugno, a partire dalle 21, è andata in scena al refettorio del Museo nazionale di Ravenna la prima delle tre serate di “Harmograph”, che fa parte della rassegna “Le 100 Percussioni” di Ravenna Festival e che vede il musicista romagnolo Matteo Scaioli impegnato in concerti tributo a tre compositori che lo hanno influenzato significativamente: Igor Stravinskij, Egisto Macchi e Giusto Pio. La prima serata, dedicata al monumentale compositore russo, ha riscosso un grande successo di pubblico, con l’artista autore di una performance formidabile e dal forte timbro avanguardista.

Lo spettacolo, suddiviso in ‘capitoli’ molto differenti tra loro sia dal punto di vista delle vibrazioni, delle energie, dei suoni, delle atmosfere e delle scelte stilistiche percussive espresse, sprigionate ed evocate da Matteo, ha visto l’impiego degli originali quanto particolari macchinari realizzati da Scaioli e dal collaboratore Gil. Pa: l’Harmograph, l’OZ/01 e il Matrix hanno assunto infatti il ruolo di protagoniste all’interno di uno spettacolo in grado di catturare completamente l’ascoltatore facendogli percorrere un viaggio all’interno del proprio io e della propria anima, uscendone colpito ma, al contempo, rinfrancato. Al termine della performance, il numeroso pubblico ha tributato l’artista con scroscianti applausi mentre, il nostro, passava a sentiti ringraziamenti cercando di farsi forza dopo un’esecuzione visivamente probante dal punto di vista mentale e fisico.

Questa sera, sempre al refettorio del museo nazionale di Ravenna, “Harmograph” continuerà con la serata di tributo ad Egisto Macchi. Ricordiamo che, nella sala adiacente, è possibile acquistare il disco di “Harmograph” uscito per la Soave.

Alessandro Bucci

 

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