Alla Villa Romana ed al cimitero di Russi due eventi in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio

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Il 29 agosto 2019 sono state presentate nella sala Ravaglia del centro polivalente di Russi due nuove iniziative che saranno proposte dalla locale Pro Loco nelle Giornate Europee del Patrimonio sabato 21 e domenica 22 settembre.

Per l’occasione erano presenti il vice sindaco di Russi Anna Grazia Bagnoli, il presidente della Pro Loco Riccardo Morfino e le due socie volontarie Jenny  Cavallo e Matilde Samorè che cureranno le iniziative e le relative visite durante le giornate del patrimonio.

“La Villa Romana rivive” è il primo dei due progetti: le stanze si animano e, a fianco degli splendidi mosaici del I-II secolo d.C., compariranno personaggi illustri dell’antichità come Catone, Seneca e Petronio.

Nella zona rustica sarà possibile assistere al dibattito tra Catone e Seneca riguardo al comportamento da tenere nei confronti degli schiavi mentre, nell’elegante triclinium, avverrà la conoscenza di Petronio con la possibilità di ascoltare alcuni celebri passi del suo romanzo il “Satyricon”.

Un’ idea nuova per vivacizzare le tradizionali visite guidate, rendendole non solo più scorrevoli e facili da seguire per i più giovani, ma anche un’occasione per conoscere uno spaccato della produzione letteraria di tre grandi uomini dell’antichità.

A curare il progetto sono stati i volontari della Pro Loco, le prof. Maria Grazia Montanari e Jenny Cavallo con la cooperazione degli allievi dell’”Accademia degli effimeri” che proporranno letture recitate tratte dai citati classici latini.

Il progetto previsto al Cimitero Monumentale di Russi potrà contare su una serie di inaugurazioni con visite e percorsi tematici all’insegna dell’arte e della storia, locale e non solo. Lo scopo è quello di far conoscere il cimitero al di fuori della sua funzione abituale, rivalutandolo e mettendone in risalto il valore artistico e culturale. La maggior parte delle tombe di famiglia, nell’ala vecchia, sono infatti riccamente affrescate e, tramite colori vivaci e una ricca simbologia, costituiscono una preziosa testimonianza dell’arte funeraria del XIX secolo.

Pavoni, sfingi, conchiglie, mazzi di papaveri, gigli, corone di quercia e alloro: sono solo alcuni dei soggetti pittorici che incontrerete. Protagonisti di un’arte fortemente allegorica e che risente di molteplici influssi: dalla cultura classica, all’arte egizia e del Vicino Oriente, alla tradizione giudaico-cristiana. Testimonianze di un’epoca che vede nella morte non un gelido abbraccio, ma piuttosto un’eterna quiete, un porto sicuro, e nel contempo un’occasione per celebrare le opere e i meriti del defunto. A testimonianza di ciò sono gli affreschi sulle volte: dietro ogni simbolo si cela un sincero messaggio di speranza, resurrezione e fiducia nella persistenza di un dialogo, come un ponte, tra vivi e morti.

Oltre ad approfondire la simbologia funeraria, durante la visita al Cimitero monumentale, avrete inoltre modo di conoscere la vita di Luigi Carlo Farini, Alfredo Baccarini ed altre importanti figure del Risorgimento, nel corso di un itinerario che vuole rimarcare i meriti e le gesta di uomini che hanno fatto la storia, non solo di Russi ma dell’Italia intera.

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