Pro Loco di Faenza a sostegno del patrimonio cittadino: tre restauri finanziati dall’associazione

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Pro Loco Faenza presenta i risultati dei restauri ad opere d’arte locali, restauri finanziati con i proventi delle visite guidate del sabato pomeriggio e con quelli dell’asta benefica tenuta nel giugno 2018 a seguito del Concorso di Pittura “Biennale Città di Faenza”. A quest’ultimo parteciparono ben 39 artisti che donarono le loro opere ed è quindi grazie a loro che si è resa possibile l’asta.

Con l’assenso della Soprintendenza e degli altri organi competenti, Pro Loco è intervenuta su ben tre opere, sempre con restauri conservativi e sempre con l’apporto della restauratrice accreditata Silvia Morigi. I beni restaurati sono: lo stemma del vescovo Giuseppe Battaglia nella chiesa dei Caduti; una pittura murale di metà Ottocento posta sulla facciata di una casa del centro storico; un quadro a tempera di Romolo Liverani, databile attorno a metà Ottocento, conservato in Pinacoteca Comunale.

Il primo, che aveva perduto ormai l’intera pellicola pittorica, è importante per l’iconografia, costituita da un magnifico emblema con la figura intera della Vergine e con tre melagrane, emblema che in questo caso possiede un ulteriore valore affettivo e istituzionale visto l’impegno profuso dallo stesso Vescovo Battaglia durante il Secondo Conflitto mondiale, impegno che gli valse la Medaglia d’argento al valor civile.

Il secondo intervento riguarda un assoluto unicum per Faenza, cioè una sorta di avviso pubblicitario sugli spettacoli del Masini, realizzato però con pittura a stencil su muro anziché su manifesto. Questi due restauri verranno inaugurati sabato 28 settembre alle ore 15, a partire dalla Chiesa di San Bartolomeo (dei Caduti), in Corso Matteotti-angolo Via Scaletta.

Il terzo invece, che si concluderà entro fine novembre, comporta il risanamento dell’intero supporto cartaceo nonché l’integrazione delle lacune pittoriche dovute alle cadute di colore. Quest’ultimo lavoro sta particolarmente a cuore alla Pro Loco, in quanto il soggetto raffigurato è il Voltone della Molinella, dove l’associazione ha oggi la propria sede.

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