ItineRA, a spasso tra le opere ferite di Ravenna Città d’Arte

Sabato alle 15 da Santa Maria in Porto parte la terza edizione di ItineRA, la festa del cammino consapevole che quest’anno sviluppa il tema “Arte e Cammino”.

Trail Romagna accanto all’Università di Bologna e altri soggetti pubblici e privati entra in campo per segnalare l’urgenza di interventi su una parte del patrimonio culturale che costituisce la densità e la ricchezza di un territorio con la proposta di un viaggio nell’arte ferita, aprendo le porte a spazi, oggetti e fatti spesso sconosciuti a coloro che parteciperanno a questa avventura destinata a costruire un baluardo di senso con lo scopo di conservare i valori pubblici per le generazioni future.

Il percorso di quest’anno ha come tema “Cercar Maria per Ravenna”. Guidati da Massimiliano Casavecchia, Giovanni Gardini, Giovanni Fanti, Emanuela Fiori, Franco Gabici e altri, seguiremo un filo di Arianna a partire da Santa Maria in Porto, le cui sofferenze sono ormai di dominio pubblico. Una basilica, un santuario dove è costudita l’immagine della Madonna Greca, patrona della nostra città. Costruita su progetto di Bernardino Tavella venne consacrata nel 1606. Nel 1794 fu ultimata la facciata su disegno di Camillo Morigia. Sotto il presbiterio è presente una cripta, sconosciuta ai più, che per l’occasione sarà possibile visitare.

Da li ci sposteremo a Santa Maria del Suffragio costruita per volere della Confraternita della Beata Vergine dei Suffragi e terminata nel 1728. Il progetto venne affidato all’architetto Francesco Fontana, figlio del più famoso Carlo. La facciata, in pietra d’Istria, è dominata, nella parte alta da un timpano stretto da due volute; tra queste è contenuto un mistero.

Sara poi la volta della Torre Civica dove incontreremo il mito di “Cercar Maria per Ravenna”, tutti sanno quello che vuol dire e tutti ne danno una versione diversa. La storia del “cercar Mariola” o “Maria” per Ravenna, è un modo di dire popolare risalente al Medioevo, il cui significato è relativo ai tempi, ma il significato più usuale è quello di girovagare per cercare cosa che non si può trovare. Ma per l’occasione Maria uscirà dalla nicchia ricavata nella Torre civica e sarà lei a trovare i “camminatori” ravennati.

Dalla Mariola a Santa Maria Maggiore edificata dal Vescovo Ecclesio attorno agli anni 525 – 532,  è stata completamente ricostruita nel 1671 in stile barocco su disegno di Pietro Grossi. Il campanile di forma cilindrica risale al IX-X secolo. La chiesa conserva nelle lapidi incastonate nei muri e nelle lastre degli elementi presenti nell’aula, la storia di una comunità, scritta nella pietra e nell’acciaio a futura memoria. Qui si ritroveranno le sepolture di Ecclesio e quella dell’architetto ravennate Camillo Morigia (1743-1795).

Lasciata la chiesa di Ecclesio si passerà al Museo Nazionale dove eccezionalmente verranno aperti i depositi per fare riemergere un dipinto sconosciuto che rappresenta una processione della Madonna Greca.

Il percorso terminerà a Santa Maria del Torrione una piccola chiesa venne costruita verso il 1728 sulle mura di della Ravenna, sopra  una distrutta “Torre Zancana”, a difendere la città  dagli assalti del male, con le armi della fede. Fin dalla nascita della chiesa, all’interno venne messa l’immagine della “Madonna del Sudore” dipinta su una tavoletta di pino non più tardi del XV secolo e molto venerata dai ravennati.

L’iniziativa promuove la raccolta di fondi per l’Associazione Santa Maria in Porto Onlus
(Erogazione liberale detraibile dalla dichiarazione di redditi), dati sul sito www.trailromagna.eu