Al via il Festival Transmissions, dedicato alle più interessanti frontiere della musica globale

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Transmissions è il festival di Bronson Produzioni dedicato alle più interessanti frontiere della musica globale, che raduna ogni anno a Ravenna nel mese di novembre il meglio della ricerca in ambito sonoro da tutto il mondo.
Nel 2019 Transmissions compie dodici anni e sceglie di rilanciare, ritornando dopo due edizioni firmate Chris Angiolini (ideatore e fondatore dell’Associazione Culturale) alla formula della direzione artistica “esterna”, collaudata con successo in passato grazie a nomi del calibro di Stephen O’Malley (2012), Daniel O’Sullivan (2013), Nico Vascellari (2015), e coinvolgendo per l’occasione in questo ruolo due figure di riferimento della produzione mondiale, già ospiti in passato della manifestazione ravennate: Martin Bisi, guru della scena alternativa e noise newyorkese (fondatore dello storico BC Studio e produttore, tra gli altri, di Sonic Youth, Swans, Unsane, Cop Shoot Cop, il suo ultimo lavoro BC35 è stato prodotto in esclusiva dall’etichetta di Bronson) e Radwan Ghazi Moumneh, sound engineer, produttore e musicista canadese di origini libanesi, anima – insieme al regista Charles-André Coderre – del progetto di culto Jerusalem in My Heart.
Giornata di apertura, giovedì 21 novembre, con White Hills, alfieri del movimento space/psych-rock ispirato alla scena dei club della Big Apple di fine Anni ’70 e primi Anni ’80, lo stesso Martin Bisi in doppia veste live: con l’omonima band, che vede protagonista lo stesso Bisi in una nuova formazione sperimentale insieme a Diego Ferri, Oliver Rivera-Drew e Genevieve Fernworthy, e con BC35 Collective Set, formazione mobile che presenterà i brani dell’omonimo disco inciso per Bronson Recordings in occasione del trentacinquesimo anniversario degli storici studi di Brooklyn.
Poi i Solaris, da Cesena con un’originale miscela di noise rock e stoner che si rifà a Shellac ed Helmet passando per Slint, Melvins e Kyuss, quindi il jazz distopico dei Parlor Walls, guidati da Alyse Lamb, infine l’elettroacustica d’autore del polistrumentista e sperimentatore sonoro australiano Oren Ambarchi (cui il prestigioso magazine britannico d’avanguardia ha dedicato la copertina dell’ultimo numero).

giovedì 21 novembre
White Hills (US) – Ore 00-05
Oren Ambarchi (AU) – Ore 23.10
Martin Bisi [band] (US) – Ore 22.20
Parlor Walls (US) – Ore 21.35
BC35 Collective Set (US) – Ore 21.05
Solaris (IT) – Ore 20.30

White Hills (US) – Curated By Martin Bisi – Le tristi realtà, politiche o meno, che fanno parte del nostro mondo moderno influenzano naturalmente le nostre voci creative. Pervasi dal clima di New York fortemente portato all’avanguardia, al confronto e alla sperimentazione, i White Hills (Dave W. e Ego Sensation) penetrano la smania contemporanea con un sound ipnotico e perseverante. Indiavolati trascinatori di un viaggio cosmico eccitato, fisico e a tratti psichico, sono una delle creature del BC studio di Martin Bisi.

Oren Ambarchi (AU) – Curated by Jerusalem In My Heart – Le opere di Oren Ambarchi sono esitanti e tese, forma-canzone situata nelle fessure tra diverse scuole: elettronica moderna; improvvisazione laminale e minimalismo; introspettivo e pensieroso cantautorato; la semplicità ingannevole e le sospensioni temporali di compositori come Morton Feldman e Alvin Lucier; e la fisicità della musica rock, rallentata e ridotta fino al midollo, astrattalizzata e sostituita dal puro segnale. Il suo ultimo disco “Hubris” ha raccolto un incredibile cast di special guest.

Martin Bisi [Band] (US) – Curated By Martin Bisi – Il lungo viaggio di Martin Bisi come produttore a New York – nel suo BC studio fondato nel 1981 insieme a Bill Laswell e con l’aiuto di Brian Eno – può essere rivissuto nelle note della sua band, che ha assunto molte forme a livello internazionale. Accompagnato da Diego Ferri, Oliver Rivera Drew e Genevieve Fernworthy, Mr. Bisi ci farà ascoltare il suo nuovo “Solstice” (Bronson Recordings) creando paesaggi sonori che si intrecciano dentro e fuori le canzoni per lo più politiche, un caleidoscopio psicologico e sonoro della sua esperienza nell’America urbana.

Parlor Walls (US) – Curated By Martin Bisi – I Parlor Walls sono un duo formatosi a New York nel 2013, a cavallo della linea fra post-rock e avanguardia, e qualcos’altro. La chitarra di Alyse Lamb emette un chiaro e inconfondibile inno, mentre batteria e synth, entrambi forniti da Chris Mulligan, spingono riff industriali e danzerecci. Il loro debutto “Opposites” (2017), è stato descritto da Pitchfork come “il modo migliore di dare una nuova definizione al termine pesante […] con un’urgenza sia convincente che sofisticata”.

BC35 Collective sets – Curated By Martin Bisi – Martin Bisi – Genevieve Fernworthy (Tidal Channel) – Kent Heine, Richard Hutchins e Mark C. (Live Skull). A New York, a partire dal 2014, alla premiere di Sound & Chaos, il documentario sul suo studio di registrazione, Martin Bisi ha organizzato spettacoli speciali in cui suona spontaneamente con musicisti che sono stati significativi nella storia in corso di BC Studio. Questa nuova tradizione ècontinuata con le registrazioni di 35 anni che sono diventati gli album “BC35”. La prima e la seconda serata di Transmissions, Bisi farà diversi set collettivi con membri delle band di New York che ha invitato per il festival. Il suono dei set sarà una sorpresa per tutti, compresi i partecipanti.

Solaris – Curated By Martin Bisi – Noise, Rogna e Amaro del Capo since 2015. Il loro stile unisce numerose influenze, dagli Helmet a Toto Cutugno passando per Shellac, Slint e Magic Voice. I Solaris sono composti da Alberto Casadei alla voce e chitarra, Paride Placuzzi alla chitarra, Lorenzo Bartoli al basso e Alan Casali alla batteria. Il loro mantra è: “Il cielo coperto sopra di noi, l’Amaro del Capo dentro di noi”.

Al cartellone ufficiale del festival si affianca quest’anno il palinsesto di Transmissions Off, appuntamenti pomeridiani a ingresso libero che precederanno le serate all’Almagià, in programma tra il MAR – Museo D’Arte della città di Ravenna e il ristorante AKÂMÌ – inserito nel progetto DARSENA pop-up: un’occasione unica per vivere al meglio l’atmosfera del festival e scoprire le meraviglie meno conosciute della città di Ravenna.Meeting point ufficiale del festival sarà quest’anno il Fargo Cafè di Via Girolamo Rossi, l’headquarters di Bronson nel cuore del centro storico della città romagnola.

Proposta della prima giornata:

giovedì 21 novembre
h18:00 – 20:00
@AKÂMÌ Casa&bottega (Darsena Pop Up)
Transmissions Welcome djset
?Alos (OvO)

Sono in vendita sul sito di Bronson Produzioni i Pass e i biglietti singoli per assistere a tutte le performance in programma: con l’acquisto del Pass, in omaggio il merchandising speciale in edizione limitata di Transmissions XII. Per tutti i dettagli e gli aggiornamenti transmissionsfestival.org

Anche questa edizione 2019 di Transmissions Festival è resa possibile dal prezioso contributo di Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura e Regione Emilia-Romagna

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