La storia della femminista giapponese Noe Ito e il folk celtico dei Morrigan’s Wake al Mama’s di Ravenna

Doppio appuntamento al Mama’s Club di Ravenna con un altro evento della rassegna Una società per relazioni e un concerto di musica celtica.

Si parte venerdì 22 novembre alle 21.30 con la presentazione di “Noe Ito, vita e morte di un’anarchica giapponese”, libro di Francisco Soriano (Mimesis Edizione). Dialoga con l’autore la professoressa Rossella Renzi, introduce la serata Domenico Gavella.

IL LIBRO

Settembre 1923. Nella regione del Kanto, Giappone, un terremoto di magnitudo 7,9 devasta Tokyo, Yokohama e altre prefetture limitrofe ad alta densità di popolazione, uccidendo tra le 100.000 e le 142.000 persone. Nel caos che fa seguito al tragico evento, uno squadrone della polizia militare arresta e uccide due personaggi di primo piano del panorama intellettuale giapponese la scrittrice femminista Noe Ito e l’anarchico Sakae Osugi. Questo saggio ripercorre, attraverso le figure di Ito e Osugi, tutta l’esperienza del movimento anarco-femminista nel Giappone della prima metà del Novecento, con particolare attenzione al contributo della rivista al femminile “Seito”, negli anni in cui il Paese conosce un progresso industriale senza precedenti.

L’AUTORE

Francisco Soriano nasce a Caracas nel 1965. Attualmente vive a Ravenna e svolge la sua attività di docente. È stato insegnante e dirigente scolastico per diversi anni nella Scuola Italiana di Teheran “Pietro Della Valle”, occupandosi di inclusione e didattica dell’italiano a stranieri e pubblicando numerosi saggi storici e raccolte di poesie tradotte in persiano e pubblicate da diverse case editrici: Dove il sogno diventa pietra, Vita e morte di Mirza Reza Kermani, Nuova antologia poetica di Zahiroddoleh, Dalla Terra al Cielo. Tusi e la setta degli Assassini di Alamut.

Ha coordinato laboratori di poesia e traduzioni in lingua persiana e ha organizzato mostre di pittori e fotografi contemporanei di livello internazionale, serate dedicate alla poesia italiana e persiana con attrici e attori protagonisti del cinema internazionale. Ha scritto diversi articoli di letteratura sulla rivista “Argo” e ha pubblicato: Fra Metope e Calicanti (2013), La morte violenta di Isabella Morra (2017) e Haiku Ravegnani (2018). Grazie al suo amore per il Vicino Oriente, oltre a essere vissuto per molti anni in Iran, ha visitato il Libano, la Giordania, la Siria, l’Armenia, l’Azerbaijan e la Turchia.

Rossella Renzi vive a Conselice (Ra), insegna nella Scuola Primaria. In poesia ha pubblicato: I giorni dell’acqua (L’arcolaio 2009), Il seme del giorno (L’arcolaio 2015), Dare il nome alle cose (Minerva 2018). Nel 2018 per la collana Gialla Saggi di pordeonelegge esce l’E-Book Dire fare sbocciare. Laboratori di poesia a scuola. È redattrice di «Poesia del nostro tempo» e della rivista letteraria «Argo» (www.argonline.it). Ha curato i volumi L’Italia a pezzi.

Sabato 23 novembre alle 21.30 si prosegue poi con il concerto dei Morrigan’s Wake e il loro folk celtico.
Davide Castiglia: violino; Tiziana Ferretti: voce e bodhran; Francois Gobbi: basso; Maurizio Lumini: fisarmonica; Barbara Mortarini: flauto dolce (contralto, soprano), tin e lowwhistles; Massimo Pirini: chitarra acustica, voce.

Il 2019 scandisce il 38° anno di attività del gruppo ravennate che può a ben diritto considerarsi tra i gruppi pionieri e più longevi nell’ambito della musica celtica in Italia. Il repertorio si è via via spostato, nell’arco di questi anni, dalla musica bretone a quella irlandese, passando attraverso  incursioni nella musica popolare padana per poi approdare in modo più convinto alla musica scozzese. Oggi il concerto è un’alternanza di danze (jigs, reels, polkas..), di ballate  e di slow  airs  arrangiate ora in maniera tradizionale ora dando sfogo a licenze compositive che comunque rimangono ancorate  agli schemi della musica tradizionale dell’area celtica del nord-Europa.

Morrigan’s Wake ha all’attivo sei album, una sorta di viaggio musicale che, partito dalla pianura Padana, approda in Scozia e in Irlanda per poi attraversare l’Atlantico e giungere in America, per poi tornare in Europa.

Con la pubblicazione di Mirrors, il gruppo  celebra  oltre trenta anni di musica, rivissuti con una raccolta che propone alcuni dei brani  più conosciuti della tradizione irlandese e scozzese. In occasione del centenario dell’insurrezione di Pasqua del 1916 Morrigan’s Wake si cimenta in un  nuovo progetto, “BloodyMonday”, che a seconda delle situazioni può coinvolgere anche altri musicisti (arpa celtica, cornamusa irlandese, percussioni), un gruppo di danza, materiale audiovisivo e letture a tema. Dalla prima rappresentazione di questo spettacolo nasce l’ultimo album, per la prima volta live, BloodyMonday.