RavennaMosaico 2019, un primo bilancio: oltre 150.000 visitatori nei 52 luoghi delle mostre e numeri in crescita

L’Assessorato alla cultura del Comune di Ravenna ha presentato un primo lusinghiero bilancio di RavennaMosaico 2019, la VI Biennale di Mosaico Contemporaneo che si è tenuta dal 6 ottobre al 24 novembre 2019 a Ravenna, promossa e organizzata dal Comune di Ravenna, con il coordinamento del MAR Museo d’Arte della città e grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, di Edison, di Marcegaglia e della Regione Emilia-Romagna. I risultati sono stati presentati dall’Assessore Elsa Signorino e dal Direttore del MAR Maurizio Tarantino.

RavennaMosaico ha coinvolto i luoghi più suggestivi della città, ben 52 siti, tra cui monumenti Unesco, musei, istituzioni pubbliche, scuole, spazi privati e gallerie d’arte hanno ospitato mostre, installazioni, site specific, e conferenze, hanno ricordato Signorino e Tarantino. L’intera città per circa due mesi è stata protagonista della scena del mosaico contemporaneo attirando artisti e studiosi provenienti da ogni parte del mondo in rappresentanza di ben 22 nazioni differenti. Più di 170 artisti coinvolti (di cui 45 artisti stranieri) in ben oltre 40 progetti espositivi, 14 conferenze e convegni. La Biennale ha riservato appuntamenti anche a migliaia di bambini con il Brick Festival, tante attività e i laboratori del MAR e di TAMO e con l’Associazione Dis- ORDINE con il progetto Una Carampana per la Scuola Primaria Garibaldi.

Riccardo Zangelmi - Forever Young

I NUMERI

17.000 sono le presenze alle mostre del MAR, quelle di Chuck Close, di Riccardo Zangelmi e di Niki de Saint Phalle (che peraltro non sono ancora terminate e proseguono fino al 12 gennaio), 10.000 quelle di Palazzo Rasponi, 13.000 ai Chiostri francescani. Oltre a queste presenze (con biglietteria specifica) è stato stimato un pubblico – non quantificabile in modo esclusivo ma insistente sui luoghi delle mostre o istallazioni – di circa 150.000 tra visitatori e fruitori (al netto dei dati relativi ai siti della Curia non ancora pervenuti) che, durante la Biennale, ha potuto ammirare le mostre e le installazioni presenti nei luoghi d’arte e di cultura coinvolti: siti Unesco, Biblioteca Classense, il Museo Nazionale, il Museo Arcivescovile, la Domus dei Tappeti di Pietra, il Museo Classis con l’unica mostra di mosaico antico Tessere di mare. Dal mosaico antico alla copia moderna (anche questa ancora in corso), scuole e istituti di formazione. Si tratta di numeri in crescita rispetto all’edizione 2017.

“Questa VI edizione di RavennaMosaico ha registrato molte conferme, tra cui non si può non menzionare la collaborazione tra le istituzioni e le fondazioni comunali, gli enti dello Stato e della Chiesa, le associazioni e i privati, con l’apporto fondamentale delle istituzioni formative della città, Accademia di Belle Arti e Liceo artistico in primo luogo, ma si è contraddistinta anche per alcune novità. – hanno detto Signorino e Tarantino –  Una comunicazione anticipata fin dalla primavera (approfittando della risonanza data dalle grandi mostre di fotografia del MAR), potenziata ed estesa, oltre che a tutta la Regione, anche a Perugia, San Marino, Venezia e Milano. Inoltre dal 21 settembre al 21 ottobre 2019, il Red City Bus di Bologna, autobus che porta i turisti alla scoperta dei segreti del capoluogo emiliano, è stato personalizzato con l’immagine coordinata della Biennale e sabato 21 settembre un grande evento promozionale ha coinvolto in un flash mob Piazza Maggiore e il centro storico di Bologna. L’attività promozionale è stata correlata a una campagna sulle principali testate nazionali e locali e sul web.”

L’interesse della stampa per la Biennale (escludendo gli articoli dedicati specificamente alle mostre del MAR) si è manifestato con oltre 180 articoli e segnalazioni tra testate nazionali e locali, come ad esempio Il Giornale dell’Arte, La Repubblica Album Viaggi, La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, e oltre 200 uscite sul web da Donna Moderna a Cose di Casa, IO Donna. Tra i servizi radiotelevisivi è senz’altro da segnalare quello dedicato alla Biennale dal canale franco-tedesco ARTE. Anche sui social, oltre ai molti post fatti da tutti i soggetti che hanno partecipato, il MAR ha prodotto in totale tra Facebook, Instagram e Twitter circa 200 post nell’arco di 46 giorni di apertura della Biennale con decine di migliaia di visualizzazioni.

Altra importante novità ha riguardato il Catalogo generale della Biennale, che grazie alla collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, per la prima volta è stato presentato in occasione dell’inaugurazione il 5 di ottobre. Essendo anche una guida degli eventi ha riscosso un notevole successo di vendite e ha permesso al pubblico, insieme alla ormai classica cartina, di fruire in modo più approfondito le mostre e gli eventi.

Tra le novità della VI Biennale non si può dimenticare l’attenzione prestata alle opere pubbliche contemporanee a mosaico, con il restauro e la nuova illuminazione della fontana di Marco Bravura Ardea purpurea, in Piazza della Resistenza, e la collocazione permanente del mosaico Il Filo e le Ali. Il Giardino del labirinto: un percorso di consapevolezza a cura dell’Associazione Culturale Dis-ORDINE nel giardino di fronte al carcere.

Labirinto in Mosaico di fronte al Carcere di Ravenna

Molto importante soprattutto l’avvio dei complessi restauri del Parco della Pace (con la collaborazione fra Comune, Università, RavennAntica, Liceo Artistico, Accademia di Belle Arti, AIMC) che – lo ha annunciato l’Assessore Signorino – partiranno in febbraio 2020 per concludersi entro la Biennale del Mosaico del 2021. Sul Parco della Pace fra l’altro una studentessa universitaria si è rivolta ad AIMC Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei per condurre lo studio per la sua tesi di laurea.

Alcune delle mostre realizzate in occasione di RavennaMosaico potranno essere vistate oltre la data di conclusione della Biennale: le mostre del MAR Chuck Close. Mosaics, curata da Daniele Torcellini e Riccardo Zangelmi Forever Young, curata da Davide Caroli, e l’installazione Vanitas curata da Giorgia Salerno dell’opera Tete de Mort I di Niki de Saint Phalle proseguono fino al 12 gennaio. La mostra curata da Giuseppe Sassatelli Tessere di mare. Dal mosaico antico alla copia moderna presso il Museo Classis Ravenna prosegue fino al 6 gennaio 2020. Al Castello Estense e a Torre Abate di Mesola continua Felice Nittolo Terre d’Acqua curata da Maria Rita Bentini fino al 12 gennaio. Presso Caffè Corte Cavour La Magia del MUSAico Vivente di Silvia Colizzi è visitabile fino al 31 dicembre.

Chuck Close