Teatro Musica 2020. La rassegna di operette, commedie musicali e musical di Capit Ravenna

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È stata presentata nei giorni scorsi la 34^ edizione della rassegna Teatro Musica – operette, commedie musicali e musical – organizzata da Capit Ravenna in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna. La rassegna propone a partire da gennaio al Teatro Alighieri di Ravenna, cinque rappresentazioni.

Il primo appuntamento è per mercoledì 15 gennaio con la replica, a grande richiesta, del concerto-spettacolo Commedia?… che sia Musicale!: lo spettacolo prodotto da Capit Ravenna, con la regia di Alessandro Braga, che ha esordito felicemente lo scorso anno. Un intelligente e dovuto omaggio alla commedia musicale di Garinei e Giovannini, attraverso la rivisitazione di alcune delle loro indimenticabili opere. In questa impresa sono coinvolti cinquanta artisti fra cantanti, attori, coristi e ballerini, appartenenti a diverse realtà come la School of Theater di Bologna e le ravennati Ensemble Mosaici Sonori, Chorus Fantasy, Tersicore ArteDanza nonché gli attori del Laboratorio Italiano Piccolo Teatro Città di Ravenna.

Il secondo appuntamento, in programma per sabato 22 febbraio sarà animato da una quarantina di ballerini, acrobati, mimi e clown nello spettacolo Senza Fili portato in scena dalla Compagnia Teatrale “Ragazzi del lago”. Un evento irrinunciabile di danza e mimo a firma del geniale Carlo Tedeschi con le coreografie dell’indimenticato Carmelo Anastasi, storico personaggio del teatro leggero nonché collaboratore di Garinei e Giovannini ed autore delle coreografie di produzioni RaiTv quali Canzonissima e Studio Uno. Un viaggio fantastico di due burattini “liberati dai fili” che attraversano Russia Ungheria, Arabia, Grecia, Francia Spagna e Italia per offrire un tripudio di scenografie, costumi, danze folcloristiche e numeri circensi. Un’opera che nelle venticinque repliche riminesi dell’estate scorsa ha affascinato un pubblico di ogni età compresi bambini e ragazzi.

Il programma prosegue con due operette, entrambe musicate da Johann Strauss, che sanno ancora stupire per la varietà dei temi e per la spettacolarità. Il 19 marzo sarà la volta di Una notte a Venezia prodotta dalla compagnia “Teatro Musica Novecento” con la regia di Alessandro Brachetti. Un’opera che ci restituisce l’immagine dell’Italia “vista con gli occhi di un viennese” ove si narrano le prodezze amorose del Duca di Urbino, di nobildonne e di popolane, che approfittano dei mascheramenti carnevaleschi al fine di vivere piccole trasgressioni.

Il 24 marzo sarà sul palcoscenico la collaudatissima compagnia “In Scena” di Corrado Abbati con Il Pipistrello in una coproduzione con la Fondazione Teatro A. Ponchielli di Cremona. Un nuovo spettacolo curato dallo stesso Abbati nel quale si coniugano il fasto dell’allestimento con la bravura di giovani ed entusiasti interpreti. Un’occasione unica per riscoprire questo capolavoro di Strauss le cui famose melodie, oltre ad aver dato vita al modello dell’operetta-valzer, ne hanno fatto uno dei capolavori del teatro musicale mondiale.

La stagione 2020 si concluderà nel mese di novembre (in data da destinarsi) con la rappresentazione in anteprima assoluta (fuori abbonamento) di una nuova produzione di  Capit Ravenna quale contributo alle celebrazioni del VII° centenario della morte di Dante Alighieri. Autore dall’opera, dal titolo Ignavi, è il  poeta e scrittore Nevio Spadoni che propone un messaggio culturale e civico di pregnante attualità, attraverso una sapiente contaminazione di lingua italiana e dialetto ravennate.

Lo stesso autore dichiara che la scelta di questo lavoro teatrale è stata accuratamente meditata. Dante colloca gli ignavi nell’antinferno perché vissero “senza infamia e senza lode”, quindi non meritevoli di Paradiso e rifiutati persino dall’inferno. La figura sia pur controversa, di Celestino V, “colui che fece per viltà il gran rifiuto” è emblematica per tutti coloro, anche nella realtà odierna, che rifuggono dalle responsabilità. Molti – o troppi – presi nel vortice della paura, trascinano una esistenza vuota e senza senso, seguendo la corrente delle mode e del “si dice”. Si tratta di quella massa anonima di conformisti e di vittime del consumismo più sfrenato, indifferenti alla gestione della vita pubblica, chiusi nel proprio egoismo e tornaconto.

L’universalità di Dante Poeta è data anche dalla validità, dopo settecento anni del suo messaggio: un monito civile e morale per scuotere le coscienze dei popoli. Infine l’uso del dialetto, accanto alla lingua italiana, vuole marcare l’importanza che ha avuto per Dante l’essere gradito ospite della nostra Ravenna e l’impiego che lui fece del volgare.

La rassegna è organizzata da Capit Ravenna in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna e la Banca di Credito Cooperativo ravennate, forlivese e imolese.

Per tutti gli spettacoli il sipario è alle ore 21.00. Gli abbonamenti ai quattro spettacoli ed i biglietti in prevendita per singola rappresentazione possono essere acquistati a partire dal 2 gennaio presso la biglietteria del teatro Alighieri tutti i giorni feriali dalle 10,00 alle 13,00 ed il giovedì pomeriggio dalle 16,00 alle 18,00 o presso le agenzie e filiali della Cassa di Risparmio, gli uffici IAT di Ravenna e Cervia o on-line sul sito www.teatroalighieri.org. Agevolazioni sui prezzi sono previste per over 65 e under 26 anni, per i soci Capit, per gli abbonati alla lirica e per dipendenti e soci di aziende ed associazioni convenzionate il cui elenco è depositato presso la biglietteria del teatro.

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