L’attivista colombiana Kelly Echeverry Alzate alla Casa delle Donne di Ravenna

Parlerà del conflitto armato in corso da decenni nel suo Paese e degli effetti drammatici sulla vita in particolare delle donne

Sabato 8 febbraio alle 17 la Casa delle Donne di Ravenna diventa internazionale e accoglie Kelly Echeverry Alzate, attivista colombiana in tour in Italia per la presentazione del libro La verità delle donne. Vittime del conflitto armato in Colombia, pubblicato dalla Ruta Pacifica de las Mujeres Colombia, tradotto in italiano dalle Donne in Nero.

Patricia Tough, delle Donne in Nero di Bologna, accompagna e traduce le parole di Kelly.

Il conflitto armato interno in Colombia dura da cinquant’anni ma è poco conosciuto e difficile da raccontare per via della pluralità degli attori armati coinvolti. Guerra di bassa intensità, guerra sporca; al di là delle definizioni un’unica certezza: la violenza diffusa e continua è scaricata sulla popolazione civile soprattutto sulle donne che hanno subito brutalità, sparizioni, esecuzioni, abbandono forzato delle case, violenze sessuali, prostituzione forzata, schiavitù domestica.

Il controllo dei corpi delle donne, già largamente attuato in tempo di pace, viene inasprito nel contesto del conflitto armato e della militarizzazione della società.

Fin dal 1996 in Colombia è attiva la La Ruta Pacifica de las Mujeres una rete femminista che raccoglie più di 300 gruppi e associazioni di donne accomunate dalla lotta contro discriminazioni e violenze. Le donne della Ruta rivendicano verità e giustizia affinché la società non accetti la violenza come pratica normale, inevitabile. Chiedono che cessi l’impunità e il silenzio sui crimini commessi. Per questo hanno istituito la Commissione Verità e Memoria e hanno raccolto oltre mille testimonianze di donne vittime del conflitto armato e pubblicato un dossier, seguito poi da un rapporto sintetico, tradotto dalle Donne in Nero italiane.

Il coraggio delle donne colombiane che raccontano la loro verità costruisce memoria collettiva, trasforma le vittime in protagoniste per il cambiamento della realtà e mette in discussione i rapporti di dominio imposti dal patriarcato. Loro dicono “Senza la voce delle donne la verità non è completa”.

Kelly, attiva in tutto il percorso della realizzazione del dossier, parlerà di questa importante esperienza di soggettività politica.

Con questa iniziativa le Donne in Nero intendono dare voce alla necessità di creare nuovi paradigmi del diritto, orientati a un approccio femminista alla giustizia che sia riparativa, transizionale e di genere.